“I haven’t lost a case before and I’m not about to start now.”
Dopo mesi di attesa Suits ritorna e lo fa con il botto. La miccia che era stata accesa durante lo scorso summer finale si concretizza in questa undicesima puntata, portandosi dietro strascichi che, ovviamente, caratterizzeranno quel che resta della seconda parte di stagione. Un ritorno in grande stile quindi quello di Suits che lo fa riconsegnando finalmente l’attenzione a quegli elementi storici dello show che si erano un po’ persi durante la prima parte di stagione, facendone sentire prepotentemente la mancanza.
Il tema principale di “Blowback” ruota sicuramente intorno all’arresto di Mike, una scelta di storyline che ha stupito tutti e che, paradossalmente, sembra essere stata vincente. Paradossalmente perché il famoso segreto di Ross è sempre stato croce e delizia dello show venendo riproposto svariate volte nel corso delle stagioni, spesso anche come “tappabuchi”. Ciò che rende grandiosa la scelta di procedere per questa strada questa volta è il suo effettivo sviluppo, un affrontare una situazione che, nel bene o nel male, segnerà un punto definitivo di svolta per lo show, dal quale difficilmente si potrà tornare indietro.
Dopo averci girato intorno per intere stagioni dunque, incredibilmente l’arresto di Mike si pone come nuova linfa per lo show, che ultimamente si era un po’ adagiato su una sorta di ripetitività cronica senza mai ingranare la marcia, riproponendo riapparizioni di vecchie glorie che alla fin fine non regalavano nessuna nuova storia e che, come la minaccia di Mike nei confronti del duo Hardman/Soloff in questo episodio potrebbe lasciar intendere, potrebbero anche benissimo essere messe momentaneamente da parte per concentrarsi su situazioni attualmente più pressanti. L’arresto di Mike a questo punto della serie, con una sesta stagione già annunciata, apre alla possibilità di nuovi futuri scenari, mentre ci lascia adesso alle prese con dinamiche interessanti per tutti i personaggi principali: oltre alla lotta personale di Harvey e Mike, sarà interessante la reazione di Jessica per reggere all’ennesimo attacco che potrebbe distruggere il suo studio, senza tralasciare come tutta la situazione influirà sulla relazione tra Mike e Rachel.
Proprio per quanto riguarda Rachel, in questo episodio, bisogna scindere due lati di una stessa medaglia: se da una parte la scelta avventata di chiamare in azione il padre sia risultata alla fine soddisfacente da un punto di vista della trama, in quanto la figura arrabbiata di Robert Zane, oltre che del tutto realistica, ha portato ad apprezzabili scene cariche di tensione in sala interrogatori, meno piacevole è risultato il battibecco riguardante il matrimonio. È indubbio che la situazione attuale provocherà problemi alle future (forse non più così prossime?) nozze e del tutto comprensibile, questa volta, sono le preoccupazioni di Rachel, ciò non toglie che del litigio riguardo l’accordo offerto a Mike se ne sarebbe fatto volentieri a meno.
“Blowback” riporta in auge situazioni, personaggi e relazioni cardine ed il cambiamento è subito percepito, reso ancor più profondo e stimolante dall’aria di incertezza e tensione che adesso grava sulle teste dei protagonisti; dopo dieci puntate caratterizzate da problemi e attacchi di panico, che pur hanno permesso di approfondire un nuovo lato del personaggio, ritorna in tutto il suo splendore Harvey Specter. L’avvocato badass che tutti conoscono torna subito in cattedra per proteggere “his guy”, iniziando una lotta che già si preannuncia ricca di attacchi con il procuratore Anita Gibbs, nuovo tosto personaggio, razionalmente dalla parte della ragione, ma che per i membri della Pearson Specter Litt, e di conseguenza di tutti i fan del telefilm, si pone ovviamente come villain della situazione.
Ma il ritorno di Harvey non è il solo elemento storico che ha reso ancora più piacevole questo episodio: si era sentita fortemente la mancanza anche del rapporto tra Mike ed Harvey e del loro lavorare fianco a fianco, opportunità che sembra essere tornata grazie a questo caso che ora li coinvolge personalmente, con l’aggiunta di segni di lealtà reciproca sottolineati più volte che sono sempre un piacere da guardare. Tra i ritorni caratteristici della serie poi, ultimo, ma assolutamente non per importanza, è la ricomposizione del team Harvey-Donna, una dinamica di cui non si può fare a meno e che fortunatamente si ricongiunge proprio nel momento di maggior bisogno, grazie nientemeno che a Louis che non solo in un gesto altruistico permette ai “Darvey” di riunirsi (almeno sul lavoro per ora) ma pur non volendo immischiarsi personalmente nell’arresto di Mike, attraverso Donna sembra mandare a lui ed Harvey il messaggio di essere comunque parte della squadra.
Alla Pearson Specter Litt dunque, nei restanti episodi della stagione ci si prepara a reggere un nuovo attacco su tutti i fronti non dimenticando però la domanda più importante che per ora è ancora senza una risposta: Who sold Mike out?
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Faith 5×10 | 2.33 milioni – 0.6 rating |
Blowback 5×11 | 1.74 milioni – 0.5 rating |
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.