The Blacklist 7×16 – Nyle Hatcher (No. 149)TEMPO DI LETTURA 4 min

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You did well. The hard part’s over. Your cut’s over a hundred thousand dollars, Angela. (…) I promise you, when you get’s what’s coming to you, your life will change forever.

Non è il blacklister più disgustoso, né il più inquietante, né il più pittoresco. A contorsioni mentali sta messo bene, ma Nyle Hatcher rischia di passare alla storia, fra i fans dello show, come titolare di una puntata importante soprattutto per quello che non viene detto.
Si inizia subito: Dembé ha parlato con il suo fidato imam della Task Force. Quindi le persone a conoscenza del segreto sono più delle 41 dell’ultimo conteggio e il loro numero non si può calcolare con precisione.
Meglio ancora: Mr. Hatcher viene scoperto partendo da un vecchio caso, in zona Rehobot Beach, da cui Lizzie era stata esclusa “perché non serviva la sua figura professionale”. Viene quasi naturale pensare ad un’influenza di Red in quella circostanza, per impedire alla ragazza, che lui seguiva da sempre, di scavare troppo a fondo (anche in senso letterale). Si nomina anche Bethesda, sede di un mitico appartamentino, come città compresa nella giurisdizione dell’esperto in identificazione delle vittime di disastri.
La trama di giornata, comunque, viene svolta in modo scorrevole, al netto della difficoltà con cui un pubblico sano di mente può riuscire a seguire i ragionamenti distorti di un pervertito. Nella realtà, di sicuro, l’inseminazione artificiale non è così semplice (viene da dire “per fortuna”), ma questo rientra nella sospensione dell’incredulità necessaria per mettersi a seguire una serie come questa.
Nel disegno generale, però, non si inserisce armonicamente la faccenda dei rifugiati siriani, un po’ perché, nel mondo di The Blacklist, il presidente degli Stati Uniti non è Trump, un po’ perché risulta superflua, quando c’è già tanta carne al fuoco (compresa quella, pregiatissima, proveniente dal Giappone) e ancor di più viene promesso per il seguito.
Il finale dell’episodio, infatti, prepara il prossimo, o addirittura i prossimi appuntamenti. Non si sa quando si rivedrà l’imam, interrogato da Katarina Rostova, di certo Robby Ressler, appena arrivato, sarà protagonista della prossima puntata, intitolata proprio Brothers. Senza numero, come tutti gli episodi più importanti e ricchi di rivelazioni.
Si vedrà dunque cosa emergerà dal vecchio campo giochi frequentato da Donald e dal fratello e forse anche cosa verrà fuori dagli archivi in cui Lizzie è stata invitata a frugare dalla sua investigatrice privata. La detective è ormai al soldo di Red, ma potrebbe comunque avere detto la verità. Molte domande attendono risposta. Quelle sulla vera identità dell’uomo arresosi all’F.B.I. nel 2013 e sul perché di questo gesto dovranno aspettare fino all’ultimo episodio o quasi per giungere a piena luce, ma intanto ce ne sono tante altre, tutte interessantissime. Sarebbero benvenuti, ad esempio, chiarimenti sulla direttiva Townsend e su cosa abbia fatto Katarina Rostova dal 1991 ad oggi. Sempre che la donna impersonata da Laila Robbins non sia una sosia.
Il Concierge del Crimine, intanto, si è sentito male: il rinnovo dello show per un’ulteriore stagione consente di stare ragionevolmente tranquilli sulla sua sorte, ma qualcuno ha ipotizzato possa soffrire di postumi degli interventi chirurgici ai quali si è dovuto sottoporre per diventare Raymond Reddington. Teoria interessante, da non scartare alla leggera.
Altra considerazione: averlo fuori combattimento causa malattia potrebbe essere proprio quell’occasione tanto bramata dall’agente Keen di poter indagare e agire liberamente. Approfittarne potrebbe dare risultati più fruttuosi della malaugurata idea di farlo incarcerare.
 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’importanza del non detto
  • Saper rendere una casa piena di bimbi gioiosi una visione inquietante
  • Impossibile seguire le contorsioni mentali di un pervertito
  • Superflua l’aggiunta dei rifugiati siriani

 

Il tentativo di continuare a toccare temi di scottante attualità, parlando dei rifugiati dopo una puntata dedicata alle armi da fuoco, non è riuscito come avrebbe potuto. Se però si riesce a rendere inquietante, a causa di tutto quanto è stato detto prima, la visione di una casa dove un gruppo di bambini gioca e vive serenamente, vuol dire che la sceneggiatura è ben congegnata. Come si diceva, diversi stuzzicanti accenni preparano il finale di stagione, anche se questo dovrà giungere, forzatamente, in anticipo sul previsto e dei sei episodi previsti in origine ne rimangono soltanto tre. Gli ascolti reggono, quindi il pubblico è pronto a seguire una volta di più i suoi beniamini.
 

Gordon Kemp 7×15 4.82 milioni – 0.6 rating
Nyle Hatcher 7×16 4.81 milioni – 0.6 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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