Già dall’annuncio dell’uscita di WandaVision una delle impressioni immediate è il coraggio dietro a questo progetto, aumentate poi al rilascio del trailer. Dalla struttura a sitcom, alla scelta di avere come protagonisti due dei personaggi alla quale è stata data poca attenzione nell’universo cinematografico Marvel, fino alla goliardica presa in giro verso i puristi che si lamentano delle differenze tra fumetto e film. Il risultato è una serie brillante e divertente, ma che non prende sottogamba la psicologia dei personaggi ed i colpi di scena.
Abbandonata la struttura che è stata adottata per sette episodi, il rischio di fare un passo indietro e di non avere nulla di nuovo da raccontare era dietro l’angolo. Pericolo scampato perché il duo composto dal regista Matt Shakman (che ha diretto tutte le puntate) e la sceneggiatrice Laura Donney hanno escogitato un altro metodo, altrettanto efficace, per unire gli ultimi tasselli rimasti, in vista della season finale.
TEMPO DI SPIEGAZIONI
Con “Previously On” si prende una pausa dalla linea narrativa orizzontale per fare un passo indietro (di cui c’era bisogno) per rispondere a delle domande lasciate in sospeso già dal pilot. Il motivo per il quale Wanda ha creato l’illusione è chiara, ma come ha fatto? Qual è stata la catena d’eventi che l’ha portata da essere un’eroina a rinchiudere in un’illusione decine di persone, incluso Vision?
Di nuovo, la soluzione adottata è delle migliori ed è Agatha a vestire i panni della spettatrice alla ricerca di risposte.
“You didn’t think you were the only magical girl in town, did you?“
La puntata si apre con un flashback di Agatha e parte delle sue origini. Dopo la sigla a lei dedicata, ora è il turno del logo della Marvel Studios a cambiare, adottando un vibrante color viola (che si è capito essere il colore che rappresenta al meglio Agatha) e una dissolvenza fumosa che introduce una scritta emblematica, logo che, va ricordato, era cambiato anche in “Filmed Before A Live Studio Audience“. Salem/Massachusetts, 1693. Agatha è potente, più potente delle altre streghe, ma meno di Wanda. Il motivo per la quale la strega vuole sapere scavare nella vita di Wanda è lo stesso dello spettatore. Come ha fatto ad incatenare nella sua illusione un’intera città?
Le diverse supposizioni fatte intorno al ruolo di Agatha giungono ad un culmine con una presa di posizione abbastanza diversa dal solito: non si tratta di un classico villain, quanto piuttosto di una persona strega che ha delle domande a cui non riesce rispondere. Una strega chiaramente non buona ma nemmeno necessariamente cattiva e che vede in Wanda una minaccia proprio per il suo sorprendente potere sregolato.
A BABY WITCH OBSESSED WITH SITCOMS
Costringendo Wanda a rivivere i traumi della sua vita, Agatha serve su un piatto d’argento le risposte a delle domande che erano nell’aria già dal trailer.
“At the end of the episode, you realize it was all a bad dream. None of it was real.“
– Prima fra tutte: perché le sitcom?
I piccoli Wanda e Pietro sono cresciuti in Russia durante gli anni della Guerra Fredda (contesto storico delineato da una battuta di Agatha, utile per chiunque non abbia familiarità con la storia russa), in una famiglia amorevole che stride con la guerra che, letteralmente, è possibile vedere affacciandosi dalla finestra. Il padre dei gemelli si guadagnava da vivere vendendo prodotti americani importati illegalmente, come scarpe Nike e cofanetti di vecchie sitcom. Nella valigetta del padre ci sono le principali ispirazioni registiche e narrative dei vecchi episodi e che, in “Previously On”, scandiscono ogni flashback:
- The Dick Van Dike Show (reference del pilot e serie che la famiglia stava vedendo poco prima dell’esplosione),
- Bewitched (serie americana degli anni ’60 che ha come protagonista una strega che decide di appendere la scopa al chiodo dopo aver sposato un comune essere umano, citata più volte),
- La Famiglia Addams,
- I Love Lucy,
- Who’s The Boss
- Malcolm In The Middle (i cui toni sono stati ripresi in “Breaking The Fourth Wall” e che Wanda e Vision vedono assieme poco dopo la morte di Pietro).
– Com’è nato WandaVision?
La storia di Wanda è stata più volte accennata nel mondo Marvel cinematografico, dove la morte di Pietro e di Vision sono parte integrante di alcuni dei film che lo compongono. Ma Scarlet Witch (nominata ufficialmente così per la prima volta proprio in questo episodio) era un personaggio marginale nascosto da Iron Man, Captain America, Hulk e Thor che compongono il quartetto principale. L’illusione in WestView nasce dal dolore per la perdita di Vision, ma i suoi poteri son cresciuti man mano che i traumi della sua vita moltiplicavano. Ecco il punto a cui Agatha voleva arrivare: da dove deriva tutto quel potere.
Rimangono comunque ancora vivide diverse domande nonostante le tantissime risposte ed una a cui lo show dovrà rispondere entro i prossimi 30 minuti è la seguente: Vision è effettivamente vivo? La “magia gialla” fuoriuscita dalla classica “magia rossa” di Wanda potrebbe significare qualcosa di ben definito se si abbina la colorazione alle Infinity Stones.
POST CREDITS
Il finale di puntata bastava per gettare nuove ombre sul finale di stagione, ma la scena tra Wanda e Hayward era un ultimo punto interrogativo. La macabra messa in scena nel farle trovare il corpo di Vision smembrato ed impedire di riprenderlo, altrimenti avrebbe potuto riportare in vita un’arma, strideva con il contesto. Le insinuazioni erano troppo perfette per sembrare una semplice mancanza di empatia. Nella post credits scene, il vero Vision resuscita grazie proprio ad una Wanda inconsapevole di essere stata sfruttata. Il che fa anche sorgere ulteriori dubbi sulla bontà delle intenzioni di Hayward che, in diversi forum, è già stato additato come il vero villain dello show.
Non era facile realizzare un episodio di questa portata, soprattutto dopo gli espedienti narrativi fino ad ora proposti. Le chicche di “Previously On” sono estremamente godibili grazie ad un montaggio che unisce fluidamente tutti i diversi passaggi di location, gli effetti speciali ben eseguiti senza cadere nel fantasy di cattivo gusto e la recitazione delle due protagoniste.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Le carte in tavola lasciano ben sperare per un finale intrigante come il resto della serie.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.