Mi accingo a scrivere questa recensione con la consapevolezza che Grey’s Anatomy per me non merita più di essere seguito. Giunti a questo punto questa serie tv non ha più ragione d’esistere. Desidero però fare una premessa che ritengo fondamentale per far capire come un recensore si appresta a recensire un pezzo. Può sembrare, a volte, che un autore scriva determinate cose per antipatia oppure, al contrario, per amore. Eppure non è così, perché l’obiettività è importante ai fini di un’accurata analisi che punta ad essere quanto più oggettiva possibile. Fatta questa premessa mi vengono in mente due citazioni che meglio descrivono il punto a cui è arrivato Grey’s Anatomy:
- c’eravamo tanto amati: eppure diciamocelo, quello che era il buon vecchio Grey’s Anatomy, quello che ci ha fatto innamorare pazzamente, non esiste più. I personaggi che hanno dato consistenza e spessore alla serie sono stati fatti fuori, mentre quelli che sono rimasti hanno perso quelle caratteristiche, intrinseche del personaggio stesso, che li caratterizzavano e li rendevano interessanti, ovviamente ognuno a modo suo.
- parole, parole, parole: sembra di essere arrivati al punto in cui le parole, i copioni, le storie e le trame vengano sprecate solo perché bisogna fare uno show. Onestamente pare che Grey’s Anatomy sia diventato un prodotto commerciale, messo in atto per questioni di marketing più che per amore e per istinto materno di Shonda Rhimes. La creatrice sembra non nutrire più lo stesso affetto verso la creatura che le ha regalato la notorietà e di conseguenza lo show comincia davvero ad accusare stanchezza e pesantezza nel cercare e trovare nuovi stimoli.
Insomma, mi duole dirlo ma con “Take It Back” questa serie tv ha toccato uno dei punti più bassi. Le grosse lacune che in questo momento presenta Grey’s Anatomy sono fondamentalmente legate ai personaggi, ormai privi di caratteristiche interessanti, e le trame ormai banali che sembrano essere la copia in carta carbone di cose già viste e riviste. Oltre a tutto questo c’è da dire che April, praticamente protagonista del cliffhanger della scorsa puntata, come la sua creatrice Shonda, sembra aver fatto una bella scorpacciata di Beautiful, e il risultato è un tira e molla noioso e un personaggio incoerente. Il premio dell’anno al personaggio peggio costruito va proprio a lei. C’è da aggiungere, inoltre, che April non avrebbe ragione di esistere se non in funzione degli altri, perché presa singolarmente varrebbe meno dell’uomo gatto; Avery al contrario era partito molto bene, conquistando il pubblico con i suoi occhioni e grazie alla vicinanza di Lexie. Ahimè April accostata a lui ha fatto sparire tutto quello che di buono poteva esserci in Jackson.
In tutto questo trambusto generale, Miranda da Nazista è passata ad essere Gossip Girl, e Cristina e Meredith ritrovano qualcosa di simile ad un equilibrio. Altra nota negativa riguarda proprio la scrittura delle puntate o comunque delle storyline, troppo spesso ci sono dei buchi nella narrazione che non aiutano a capire come e quando sia successa una cosa, la vera domanda è: sono errori di distrazione o sintomo di poco interesse da parte degli autori?
In tutto questo l’unica nota positiva di “Take It Back” riguarda Alex che nonostante i rancori per i propri trascorsi col padre sceglie di stargli accanto fino alla fine, perché Alex è fatto così, all’apparenza duro ma con un cuore grande dentro.
In conclusione non resta molto da dire riguardo questa puntata che, in un certo qual modo, è lo specchio di questa decima stagione. Manca la freschezza e la verve brillante e ironica che contraddistingueva questo prodotto; purtroppo la legge della tv è dura, quindi se un programma vende lo si porta avanti a discapito della qualità. So di essere stata dura nello scrivere questa recensione ma la domanda che vi pongo è la seguente: è giusto sacrificare la qualità per vendere, oppure a questo punto sarebbe meglio chiudere i battenti? Considerando, inoltre, che l’eventuale prossima stagione subirebbe anche la mancanza di un altro personaggio storico (Sandra Oh) e questa situazione costringerà la ABC e Shonda a cercare nuovi diversivi. La sensazione che trasmette attualmente questa serie tv è che ci sia stato un cambio di rotta legato anche ad una questione prettamente pratica, legato alla volontà di attirare nuovo pubblico. Le storie soap-operistiche fanno pensare che il target a cui si sta puntando sia più giovane ed è sicuramente quello che vale di più ai fini commerciali, magari riusciranno anche a sostituire i fans in perdita ma, vedendo anche solo le ultime due puntate, il risultano non è per nulla entusiasmante.
- Alex è l’unica cosa che si salva in questo marasma di noia e banalità
- I risvolti in stile Soap Opera; Il Beautifil Style può andar bene alla CW ma non sulla ABC e in un medical drama (ovviamente si parla del vecchio Grey’s Anatomy)
- April, e non occorre aggiungere nulla di più
- Jackson sta in buona compagnia della sua amata nello scalino più basso della serie
- Shonda Rhimes perde colpi e comincia a lasciare troppi buchi nella narrazione, vedasi la riappacificazione tra Mer e Cristina, stesso discorso vale per Callie e Arizona
- La perdita totale di quelli che sono sempre stati i capisaldi della serie
- I soliti cliché di cui ultimamente si avvale troppo spesso la Showrunner
- Una serie tv in caduta libera
- Molestie sessuali. Seriously?
Get Up, Stand Up 10×12 | 8.36 milioni – 2.7 rating |
Take It Back 10×13 | 9.31 milioni – 3.0 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.