Pretty Little Liars 4×21 – She’s Come UndoneTEMPO DI LETTURA 4 min

Gli episodi filler sono semplici espedienti utilizzati dagli autori per aumentare la suspence o, banalmente, per prendere tempo quando sono a corto di idee e spalmano un unico concetto/novità in tonnellate di inutili episodi. In una serie di 22/24 episodi, alcuni filler sono tollerati, anzi in una certa misura, sono normali: non è possibile che
ogni episodio sia un concentrato di novità, altrimenti le serie si esaurirebbero dopo 10 puntate. Il problema di questa stagione di Pretty Little Liars è che i filler stanno diventando la norma e non l’eccezione e ciò non fa altro che aggravare la vera pecca della serie: la quasi totale assenza di idee innovative che diano un senso all’infinita attesa che ci separa dalla soluzione del mistero cominciato ormai 4 anni fa.
L’unico lato positivo degli episodi filler è che permettono allo spettatore di fare il punto della situazione e rimettere insieme le varie parti della trama, cosa non facile in Pretty Little Liars dove spuntano nuovi personaggi e nuove sottotrame a destra e a manca che tendono a scomparire molto in fretta per poi magari risaltare fuori a distanza di molto tempo.
Tipico esempio è il caso di Travis: comparso per la prima volta in “Bring Down The Hoe“, si è distinto come il bravo ragazzo che ha salvato il minuscolo e sodo sedere di Ashley Marin, testimoniando a suo favore e permettendo alla madre di Hannah di uscire dal carcere. Dopodichè la sua presenza è stata poco degna di nota, finchè è rimasto vittima della sindrome HannahBaciaTutti: un misterioso virus che spinge la nostra bella Hannah Banana a spiaccicare le sue labbra su qualunque uomo che le parli per più di tre volte di seguito. Ultimo caduto: il detective Hoolbrok, perchè a Rosewood se i poliziotti non hanno una spiccata preferenza per le minorenni non li assumono.
Tra gli altri personaggi quasi dimenticati ricompaiono Toby e Paige, ormai calcificati nel loro ruolo di fidanzati zerbino e costretti inevitabilmente a fare la figura degli idioti. Ho provato davvero pena nel vederli implorare le attenzioni delle rispettive fidanzate, cercando disperatamente di carpire i tanti segreti che gli sono stati tenuti nascosti. Ma, se Toby si limita ad essere inutile, Paige è anche dannosa: incapace di restare nell’angolo, si erge a protettrice di Emily compiendo azioni che la metteranno ancora più in pericolo di quanto sia già.
A proposito di Emily: la nostra bella Liar con gli occhi da cerbiatto, non è mai emersa per particolare intelligenza, ma voglio dire: quale idiota lascerebbe un’intera confezione di pillole in mano ad una drogata??? Infatti, non passa neanche mezza giornata dal ritrovamento del regalino di A, che Spencer cede ancora una volta alle pilloline magiche cadendo nell’ennesima spirale di paranoia e nella disperazione più totale. Del resto, quale stagione di PLL non si è conclusa con una Spencer fuori di testa?
Protagonista incontrastata della puntata è Aria, anzi la furia di Aria. A inizio episodio ci viene mostrata una ragazza distrutta, ma lucida, consapevole di essere stata imbrogliata e usata dal ragazzo che amava e che le ha complicato non poco la vita. Aria è sempre stata una delle più tenerelle del gruppo, una piccola gnometta malvestita, ma carina, sempre disposta a trovare il meglio di tutto e tutti. Non so se è stato questo, o la felpa coi teschi o una mia improvvisa mancanza di sensibilità, ma ho trovato le sue scene di distruzione a casa di Ezra un po’ridicole, con un’ Aria a metà tra un Jigglypuff arrabbiato e Taz, l’iracondo diavolo della Tasmania dei Looney Toons.
Scherzi a parte, a un po’ tutti si è stretto il cuore per la nostra piccola Liars, tradita nel peggiore dei modi e presa in giro sin dal primo istante della sua frequentazione con Ezra, ma quello che mi è veramente dispiaciuto è stato vedere come gli autori hanno voluto portare avanti questa ridicola storia di Ezra reporter, sprecando così l’opportunità di un reale avanzamento della trama. In questo modo la storia di Ezra rischia di diventare quella di un Toby 2, una colpevolezza solo apparente, giustificata da uno scopo non nobile, ma neanche così duramente condannabile. Ancora una volta, Marlene fa la dura, ma non fino in fondo, cercando una soluzione intermedia per non rovinare del tutto il personaggio di Ezra e per allungare ancora un po’ il brodo del mistero sull’identità di A.

VOTO EMMY