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Suits 4×01 – One-Two-Three Go…TEMPO DI LETTURA 5 min

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Per citare il baby boy Mike che inizia a muoversi da solo dopo la dolorosa separazione dal BFF Harvey, gli autori in questo episodio “did their homework“: Harvey is back.

Suits is back, ma soprattutto Harvey. Ci siamo liberati di Scottie e finalmente Specter torna a risplendere come ai vecchi tempi. E no, non è un’involuzione del personaggio, non tutti sono dei noiosi romanticoni come
Mike Ross che usano il “ti amo” come un intercalare. Harvey ci ha provato, ci è passato, tanto che Jessica si confida con lui su come comportarsi con la sua nuova fiamma (“I’ve been there” “I know), ma questa cosa della trasparenza e sincerità a lui proprio non garba. Gli garbano le “riunioni mattutine” e pure a noi (quando riguardano lui, che di Harvey playboy non ne abbiamo mai abbastanza, di Mike e Rachel invece faremmo volentieri a meno).
Qualcosa si inizia a muovere anche nella fastidiosamente serena relazione tra Mike e Rachel. Infatti la new entry Logan Sanders non è solo il cliente di Harvey in competizione con la banca d’investimento di Mike, che ovviamente dà inizio alla guerra tra Batman e Robin, ma è anche ex-affair della nostra inutile assistente legale. Così abbiamo anche scoperto l’identità del famoso uomo sposato che s’era portata a letto, e chissà che la nuova assistente di Mike non giochi un ruolo in tutto questo. Lo so, non è Donna, ma ci prova e già solo con le scene dei funghi e della cravatta di Harvey ha dimostrato più personalità di quanta Rachel ne abbia mostrata in 3 stagioni.
Donna e Jessica, nemmeno a parlarne, si confermano le fantastiche donne forti e risolute di sempre e i loro dialoghi con Harvey impareggiabili: avrei voluto vedere un po’ più di Donna ma mi faccio bastare lo scambio di battute che finisce con un “You were right” di Harvey.
Ancora non so bene cosa pensare, invece, di questo rapporto madre/figlio-mentore/allievo tra Jessica e Harvey che evolve in “giochiamo a chi arriva più tardi in ufficio al mattino perché troppo impegnato a fare sesso?”. Per ora l’alchimia della scena “Are you picturing me naked right now?” “Maybe. Yes.” “Go wash your hands. And don’t spend too much time in that bathroom.” non mi ha disturbato affatto, anzi. We’ll see.
Comunque, se la scorsa stagione abbiamo visto Donna cadere nelle grinfie del falso amico dello studio Stephen, quest’anno sembra sarà Jessica a mischiare amore e lavoro con un’altra new entry: Jeff Malone. Il nuovo compagno di letto di Jessica è anche, guarda caso, un funzionario della Commissione Titoli e Scambi che, nella persona del procuratore generale Eric Woodall (presentatoci nel finale della terza stagione), darà filo da torcere alla Pearson-Specter attaccando i loro clienti. Così gli autori hanno preso con una fava due piccioni: un unico uomo per introdurre il big case della stagione e contemporaneamente approfondire il personaggio di Jessica da un punto di vista sentimentale, finora rimasto abbastanza inesplorato.
Quindi, mentre sono tutti impegnati a fare riunioni mattutine, deve pur esserci qualcuno che lavora in questo studio per portare avanti la carretta, almeno fino a quando Woodall non arriverà a minacciarne le sorti scatenando il consueto spirito d’appartenenza che nemmeno gli italiani ai mondiali di calcio.
Ed ecco Louis e Katrina che, per usare metafore da high school americane, sono i due secchioni nerd e tutor di biologia che fanno i compiti a casa per cheerleaders e quarterback ed a cui nessuno della scuola rivolge la parola finché non rischia la bocciatura. Sempre sul ciglio del burrone rischiando di ricadere nel ruolo di macchiette comiche si salvano solo per lo scambio di battute da Game of Thrones “Louis, winter is coming.” “I know and I am a night’s watcher“. Da migliorare.
Louis non fa in tempo a fare qualcosa di epico tipo salvare la pelle a tutti, (vedi finale della terza stagione in cui convince Harold a non parlare con Woodall per salvare Harvey e Mike) che subito dopo torna a strisciare nell’ombra di Harvey il quale ogni due per tre gli dice che sono amici per poi ignorarlo o denigrarlo.
Speriamo che in questa stagione, complice il big case economico-bancario, suo ambito di expertise, riesca ad emergere una volta per tutte come protagonista dell’azione e non come contorno comico.
In definitiva, questa stagione si apre con una buona puntata ben strutturata tra tutti i personaggi e con spunti che fanno ben sperare per una stagione migliore della terza (o almeno della prima parte, confusionaria e un po’ noiosa) ed un ritorno ai gloriosi inizi. Quindi è il caso di dire “One-Two-Three Go…”.

PRO:

  • Harvey è tornato
  • Tempesta in arrivo per Mike e Rachel
CONTRO:
  • Louis ignorato e relegato ai margini degli eventi
  • Poco spazio a Donna anche se lei se lo fa bastare
All’alba della quarta stagione, sebbene abbia attraversato alti e bassi,
Suits si conferma una serie interessante, coinvolgente e divertente e le
premesse per un’ottima stagione da legal drama ci sono tutte: c’è il
drama delle imminenti complicazioni dei rapporti sentimentali e d’amicizia che apparentemente in questa stagione, più che nelle
precedenti, si intrecceranno con l’aspetto legal e c’è, appunto, il
legal rappresentato dal grande caso orizzontale che presumibilmente
terrà occupati i nostri avvocati per buona parte della stagione. Se si
riuscirà a sviluppare trame e personaggi senza scadere nel ridicolo o
nelle ripetizioni di dinamiche già viste, sarà un piacere mettere voti
sempre più alti.

No Way Out 3×16 2.4 milioni – 0.7 rating
One-Two-Three Go… 4×01 2.5 milioni – 0.7 rating

VOTO EMMY

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