Il Sunday Bloody Sunday l’avevamo chiamato e non possiamo che ritenerci soddisfatti.
Nel 1884 l’estate è finita. “Winter is coming” ad Atlantic City e l’albergo del Commodoro sulla spiaggia non serve più, almeno per questa stagione, così come il lavoro del giovane Nucky. Il quale però non si arrende all’idea e dopo una serie di eventi, finisce per entrare nelle grazie dello sceriffo che lo invita a cena con la sua famiglia, dove il povero Nucky scoppia a piangere alla vista dei rapporti familiari amorevoli e gentili che albergano in essa. Finalmente anche i flashback sugli inizi di Nucky si inseriscono bene nel contesto della puntata. Infatti parallelamente al Nucky bambino che si ritrova sopraffatto alla vista della vita di una famiglia felice che lui non ha mai avuto, il Nucky adulto si trova alle prese con l’arrivo di Margaret, carica non solo del problema “moglie di A.R. vuole i suoi soldi” ma anche di ricordi e sentimenti che riaffiorano, ricordandogli la sua unica occasione di avere una sana famiglia, che ora non ha più. All’inizio il discorso di Margaret, che se ne arriva come niente fosse a chiedere i soldi a Nucky per un pasticcio in cui si è messa nonostante avesse rifiutato l’offerta dallo stesso al momento della rottura, fa un po’ storcere il naso e non solo Nucky avrebbe avuto bisogno di un caffè prima di ascoltarlo. Un riavvicinamento, il loro, atteso ormai anche nella scorsa stagione, non senza timore. Perché il rischio di rovinarlo buttandola sul romantico o, al contrario, sul litigio furibondo c’era tutto. Invece viene affrontato molto bene, calibrando sapientemente e in modo realistico i sentimenti di amore e affetto che li legavano al principio e quelli di freddezza per il distacco degli ultimi anni. Dagli sguardi alle parole gentili e piene di rispetto reciproco (“hai lavorato e cresciuto i bambini da sola”), dalle frecciatine riguardo eventuali storie passate al bacio di Margaret (disinibita dal vino), fino al finale in cui si comprende che nonostante tutto, come scriveva Fitzgerald, “non si può ripetere il passato“. Infatti Nucky non la lascia dormire da lui ma le prenota un albergo, tra gli sguardi un po’ delusi di Margaret e anche degli spettatori. Nucky non è un Gatsby che si lascia rovinare la vita dall’amore per una donna.
Fantasmi dal passato anche in casa Capone, protagonista indiscusso, al solito, dei momenti di aritmia della puntata grazie a Luciano che riconosce in Van Alden, oggi Mueller, l’agente del proibizionismo che lo aveva arrestato a casa di Jimmy. A parte il fatto che era ora che questo problema saltasse fuori, c’è da dire che, anche se non ci si aspettava che Van Alden sarebbe stato così facilmente liquidato a metà stagione, c’era il timore che non sapendo come salvarlo gli autori ricorressero a qualche provvidenziale quanto irrealistico aiuto esterno o peggio, come nel più classico dei film, con l’eroe che si salva per un improvviso atto di bontà del cattivo. Con Al Capone l’unico atto improvviso che ci si può aspettare è un atto di pazzia, come ben sa lo scagnozzo brutalmente ucciso a coltellate in faccia per aver riso nel momento sbagliato. Così, solo in questo caso ché se si fosse trattato di un ben più presente mentalmente Nucky non ci sarebbe stato scampo, appare azzeccata l’idea di Van Alden di giocarsi tutto con la carta del rispetto e dell’orgoglio ferito di Capone. Tanto più che questi era già titubante e indisposto circa l’offerta di Luciano di fare fronte comune, far dimostrare a Capone la lealtà di Van Alden e a noi che questo spasmodico desiderio di rispetto, fama e potere annebbia talmente la mente del boss di Chicago da renderlo vulnerabile e raggirabile, è stata solo una conferma del carattere di entrambi i personaggi. D’altronde si parla dello stesso Capone che si esalta terribilmente per il servizio televisivo/documentario sulla sua ascesa al potere costellata di massacri, tra cui viene nominata la famosa strage di San Valentino (di cui comunque nella realtà venne identificato il mandante in Capone solo molti anni dopo). Tra l’altro c’è da notare il fatto che il filmato è stata una vera chicca per la brillante ricostruzione dei servizi televisivi del tempo per qualità di immagine e audio, tanto da sembrare vero.
“Think about where we come from, think about where we could go.” Se già Capone garantisce palpitazioni, come avevamo predetto l’unione in scena con Luciano, da sempre personaggio dalle grandi potenzialità, e che in questa ultima stagione dovrebbe esplodere in tutta la sua grandezza, non fa che aumentare la trepidazione dello spettatore. Non si sa mai se le parole dette e non dette significhino altro, se un sorriso o una risata sono vere o celino il disprezzo, se i gesti cortesi siano appunto solo cortesia o esprimano reale apprezzamento. Tutto questo è ben rappresentato nelle interazioni tra Luciano e Capone ed in particolare nella telefonata finale di quest’ultimo a Nucky, mostrandoci che si prefigura una guerra tra Luciano-Maranzano e l’asse Nucky-Capone. La storia di questi personaggi comunque è già scritta ma tranquilli, niente spoiler qui. Chi la sa o chi invece proprio non ce la fa ad aspettare e vuole farsi un’idea di cosa accadrà può dare un’occhiata qui. Inciso: Luciano nel tentativo di smascherare Van Alden nomina Jimmy ma Capone dice “Chi?“. Com’è possibile che non se lo ricordi se Jimmy si era rintanato nel suo bordello per un certo periodo ed erano diventati quasi “amici”? Comunque Luciano risponde dicendo “Quello che Nucky Thompson ha ucciso!” fugando gli eventuali dubbi sul fatto che tutti quelli del giro sapessero o no della vera fine che aveva fatto Jimmy. Fine inciso.
La puntata è stata densa di scene e dinamiche ansiogene e tachicardiche e quindi non può che piacevolmente sorprendere il pubblico che aspettava che Boardwalk Empire tornasse in carreggiata. Per di più il finale ci lascia con un gran colpo di scena: la fuoriuscita di Sally. Questo dovrebbe avere ripercussioni sia da un lato sentimentale, che da quello lavorativo, su Nucky. E forse sta a significare che in un ambiente in cui è dura restare a galla anche per gli uomini, essere una donna con le “balls” non basta per essere partner in un giro d’affari illegale in cui sono invischiati politici corrotti, gangster e imprenditori americani e cubani. Gli autori hanno deciso che questa era la fine inevitabile per il suo personaggio e forse è giusto così considerando che si stava muovendo in un paese, Cuba, con una situazione politica molto precaria. Ed infatti unica pecca della sua storyline potrebbe essere il non aver approfondito la parte sui problemi di Cuba in quel frangente per rendere più comprensibile l’inevitabilità delle dinamiche che hanno portato alla sua fuoriuscita. O forse le vicende politiche erano solo un escamotage per darle la fine che comunque gli autori avevano in mente per il suo personaggio. Questo, insieme al rifiuto di partnership di Kennedy, significa che Nucky sarà definitivamente costretto ad abbandonare l’affare con Bacardi?
Lo sapremo solo nelle prossime puntate. Boardwalk Empire è finalmente tornato nel vivo dell’azione e speriamo ci resti per le prossime quattro puntate, con cui Winter e Korder dicono addio ai fan dello show.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
What Jesus Said 5×03 | 2.10 milioni – 0.9 rating |
Cuanto 5×04 | 2.05 milioni – 0.8 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora