
Ma non ci sono solo differenze tra i due universi. Anche dall’altra parte dello specchio Paul Stamets è impegnato nel progetto del motore a spore, o meglio lo era prima di finire in coma come la sua controparte. Sfruttando proprio la rete miceliale gli autori riescono a far incontrare i due Stamets, un incontro che altrimenti sarebbe stato impossibile da realizzare. Anche in questo caso, come già successo con Tyler-Voq, si tratta di un incontro importante per la narrazione, che permette allo Stamets della Discovery di uscire dal proprio sonno, non prima di un ultimo stucchevole saluto a Hugh Culber, che non si sa come né perché vaga anche lui nella rete miceliale pur non avendo niente a che fare con le spore. Se è vero che la prima coppia gay di Star Trek meritava un addio come si deve, è altrettanto vero che far spuntare il fantasma del medico nella rete miceliale senza la minima spiegazione o logica non è la soluzione migliore. Si rischia anzi, con trovate di questo genere, di rendere ancora più indigesto ai fan duri e puri un elemento dell’ambientazione che è stato percepito fin da subito come troppo fantasy, troppo poco adatto a una saga classificabile nella hard sci-fi.
Va sicuramente meglio con l’incontro tra Michael e la Georgiou imperatrice, ruolo quest’ultimo che permette a Michelle Yeoh di dare prova della propria bravura a interpretare un personaggio così diverso, e nel contempo così simile, da quello interpretato nei primi due episodi. L’imperatrice è spietata eppure a suo modo onorevole, è legata a Michael tanto se non di più della sua controparte dell’altro universo (al punto da averla adottata come propria figlia) eppure non mostra la minima compassione quando ne ordina l’esecuzione per aver complottato contro di lei, e anche quando decide di risparmiarla lo fa più per calcolo politico ed interesse personale che per affetto. Sarà interessante vedere quale tipo di rapporto si svilupperà tra le due nei prossimi episodi, ammesso che Lorca non riesca a mettere subito in pratica il proprio piano di ucciderla e toglierle il trono.
Infine, qualche parola su ciò che succede a Tyler-Voq. Dopo il colpo di scena dello scorso episodio era inevitabile che si scatenasse un conflitto tra le due personalità che convivono nel corpo del Klingon-umano; purtroppo, invece di farle convivere ancora un po’, si decide di sopprimere il Klingon in favore dell’umano, o almeno questo è ciò che farebbe credere l’urlo di dolore che L’Rell lancia dopo il suo intervento in infermeria e che è lo stesso emesso dalla sua gente durante un funerale. Forse Tyler e Voq hanno ancora molto da dire, ma se il conflitto tra queste due coscienze fosse stato risolto così sbrigativamente si tratterebbe decisamente di uno spreco di potenziale non da poco.
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The Wolf Within 1×11 | ND milioni – ND rating |
Vaulting Ambition 1×12 | ND milioni – ND rating |