“And I don’t want to- role play tonight. I just want to be Sheila Sasz and Louis Litt.“
Il titolo di questa quattordicesima puntata richiama una mossa dell’hockey su ghiaccio: significa scegliere di sostituire il portiere con un attaccante in più, lasciando la porta vuota, aumentando insomma il rischio per tentare di aumentare il guadagno.
Prima di arrivare a capire perché tale titolo sia stato scelto, lo spettatore ha modo di godersi un episodio dove Louis Litt giganteggia, impersonato da un Rick Hoffman nella sua forma migliore, al livello delle litigate col socio inglese per la gatta Mikado. Accanto a questo piatto forte, non manca un delizioso contorno di alcuni degli ingredienti grazie ai quali lo show si è conquistato fin qui l’affetto dei suoi fans.
Primo fra gli elementi di cui sopra è il ritorno di Batman e Robin, cioè del tandem Harvey – Mike, dopo diverse puntate di nuovo insieme. Il dinamico duo è impegnato con lo scottante caso di una giudice che rischia di venire radiata dall’albo a causa di un errore commesso una dozzina di anni prima. Forse questo dovrebbe far riflettere Mr. Specter sul suo comportamento nei confronti di Donna. Intanto, il suo giovane amico e collega gli confessa di shippare Darvey, in un momento di simpatico imbarazzo. Proprio la mancanza di Mike nella prossima stagione costituisce una delle perplessità maggiori sul futuro della serie, data l’importanza fondamentale del rapporto fra i due avvocati, legatissimi sin dalla prima puntata.
Altro gradito ritorno è quello del duo Katrina – Rachel, impegnato a togliere dai guai l’amica Donna, ingannata dal viscido padrone di casa, o meglio del palazzo in cui la Specter Litt ha i suoi uffici. A questo proposito, dispiace vedere come la di solito sagace Miss Paulsen si faccia qui imbambolare dal primo uomo mediamente giovane e attraente che le rivolge la parola. Si capiscono lo stress e la tristezza per la situazione in cui lei si trova, ma certi comportamenti da ingenua fanciulla risultano un po’ fuori luogo, anche davanti alle piacevoli fattezze di David Alpay. L’acume femminile torna a galla nella soluzione della vicenda: non per niente, Suits è stato definito uno degli ultimi esempi di “blue sky show”, genere in estinzione, ovvero di storia dove i personaggi sono tutti più o meno delle brave persone, senza problemi gravissimi e tutto, alla fine, si risolve per il meglio.
Come si diceva, però, grande protagonista della puntata è Louis, deciso a non fermarsi davanti a nulla, se non proprio per riconquistare Sheila, almeno per rattoppare il suo orgoglio ferito. I suoi fronteggiamenti con Xander sono epici e, alla fine, si dimostra sempre lui il maestro, in aula e nella vita. Valore aggiunto, egli raggiunge la sua meta senza barare dal punto di vista professionale né tradire la parola data alla sua amata, dimostrandosi molto superiore al comportamento di lei, non certo da gentildonna. Perché insomma, andare a raccontare tutto sull’amante al futuro sposo è di poco inferiore, come livello di squallore, allo scrivere libri tipo “Sono stato l’amante di Lady Diana” o “Tutti i segreti di Lady Diana raccontati dal suo maggiordomo”.
Nelle ultime scene, per fortuna, è proprio Sheila ad alzare il rischio, in prospettiva di un grande guadagno, accettando non solo di rompere il fidanzamento per mettersi con Louis, ma anche di avere dei figli, se ne venissero. Viene così spianato il principale ostacolo ad una felice convivenza fra i due, per la felicità di molti spettatori.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Inevitable 7×13 | 0.95 milioni – 0.2 rating |
Pulling The Goalie 7×14 | 0.99 milioni – 0.2 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).