Suits 8×04 – Revenue Per Square FootTEMPO DI LETTURA 4 min

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Because if all you want is a yes-man, then what the hell am I doing here? (…) I’m a hell of a goddam lawyer. If you can’t see that, I don’t want to have my name next to yours

L’aggressione a Louis, mostrata ad inizio puntata, poteva evolversi in un processo al giovane aggressore, ma forse sarebbe stato un caso troppo al di sotto degli standard dello studio legale Zane – Specter – Litt. Il drammatico evento si trasforma invece nel catalizzatore di grandi conseguenze.
La decisione di non dire niente in ufficio, di lasciar credere di non essersi presentato ad una riunione importante per stare a casa a provare a concepire un erede con Sheila, sembra a prima vista un po’ infantile. L’orgoglio è una brutta bestia. Sicuramente lo stile con cui Robert dirige lo studio legale è diverso da quello di Jessica, è più duro ed austero, forse anche a causa delle esperienze giovanili dell’uomo. Ad esempio, il nuovo managing partner punisce Louis per non essersi presentato, affidando il caso di un suo affezionato cliente a Samantha e punisce Donna per “insubordinazione”, affidandole le verifiche di efficienza e produttività di cui nel titolo dell’episodio, compito inferiore alla posizione da lei occupata. Mr. Zane, comunque, non sembra una persona con cui, in assoluto, non si possa parlare, nei tempi e nei modi dovuti. Miss Paulsen gestisce la situazione proponendo un numero di alta classe, ma non è una novità. Un plauso invece per come Rick Hoffman, nella scena della crisi in tribunale, riesca a dare decise e credibili venature drammatiche al suo personaggio, solitamente comico.
Per fortuna, in aiuto di Louis arrivano gli alleati su cui si può contare (Gretchen e Harvey) e anche qualcuno di inaspettato, come Samantha. Dopo il primo incontro, avvenuto nella scorsa puntata, si conferma un’ottima interazione fra i due, sta quasi nascendo un’amicizia. Si pregano gli sceneggiatori, anche qui, di astenersi da risvolti amorosi. Una svolta in cui Mr. Litt si mettesse a promozionare Miss Wheeler, preferendola a Katrina, potrebbe invece essere una buona idea. In questa puntata Katrina non si è vista ed il passo della narrazione è subito diventato più sciolto e compatto.
Non per questo, comunque, il lavoro allo studio legale si ferma o cambia stile. Esempio perfetto in questo senso è la parte dedicata ad Alex, il quale riesce a farsi valere non solo mettendo in chiaro i punti davanti ai suoi capi, ma soprattutto dimostrando di sapersi barcamenare egregiamente fra le mille sfumature di grigio del mondo delle fusioni finanziarie ad alto livello. Egli dimostra, come fa fede la citazione sopra, di pensarla come il generale Colin Powell, ex Segretario di Stato Usa: se in una stanza ci sono una persona e il suo yes – man, uno dei due è di troppo. Mr. Williams non dimentica poi il risvolto personale dei rapporti di lavoro e sta pure lui diventando, sempre di più, “uno di famiglia”, come prova il simpaticissimo dialogo con Harvey sulla necessità di discutere, davanti a un buon bicchiere, chi sia meglio come personaggio tra il capitano Kirk di Star Trek e Magnum P.I. Questo serve anche a mantenere viva la tradizione, presente da sempre nello show, delle citazioni cinefile e di cultura pop. I fans possono però stare tranquilli: “fare Mike Ross” rimarrà l’unico e solo sinonimo di “agire col cuore, nel vero interesse della giustizia civile e sociale”. Alex mostra infatti una sana propensione a realizzare dei gran bei soldi, certo restando sempre nell’ambito dell’etica e della legalità.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Non c’è Katrina
  • Rapporto Louis – Samantha
  • Alex pronto a tutto
  • Louis un po’ illogico e infantile in certi passaggi

 

Due sotto trame convergono per dare un piacevole risultato finale: allo studio legale si sta formando una nuova famiglia, con l’integrazione sempre più calda ed efficace di Robert Zane e di Samantha nel cast. D’altronde, per dura legge della vita, essa continua. Questo è bene ed è in linea con lo spirito generale con cui lo show è andato avanti sin dall’inizio. Si spera che prosegua così, o magari migliori. A proposito di famiglia, nel prossimo episodio tornerà in scena il fratello di Harvey, sempre fonte di guai, ma anche di riflessioni.

 

Promises, Promises 8×03 1.16 milioni – 0.2 rating
Revenue Per Square Foot 8×04 1.09 milioni – 0.3 rating

 

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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