del doman non v’è certezza.”
(Lorenzo de’ Medici – Trionfo di Bacco e Arianna)
La Rai torna con la sua ambiziosa coproduzione internazionale dedicata alla famiglia Medici di Firenze. Protagonista è Lorenzo, passato alla storia come il Magnifico. A lui è dedicata la prima sequenza della fiction, che lo vede impegnato in un duello all’ultimo sangue con il suo rivale Jacopo de’ Pazzi, sullo sfondo di una Firenze in rivolta, il 26 aprile 1478.
Chi conosce la storia, o semplicemente chi ha notato che Jacopo è interpretato da Sean Bean, non ha dubbi sull’esito finale del duello. Ben presto però, nella ben consolidata tradizione del racconto a cornice, la narrazione fa un passo indietro e riporta lo spettatore al 1469. Sono così presentati meglio i fratelli de’ Medici: Lorenzo ha preso da nonno Cosimo, sia nell’amore per l’arte e per la filosofia, sia nel sentirsi il peso di futuro capofamiglia sulle spalle, perché papà Piero è di salute cagionevole. Queste future responsabilità di certo non gli impediscono di avere l’amante, Lucrezia Donati, una donna sposata interpretata dalla Cesarona Alessandra Mastronardi (attualmente impegnata anche con L’allieva, altra fiction in onda sulla Rai, tratta dai romanzi di Alessia Gazzola). Giuliano, invece, qui interpretato dall’attore Bradley James (Merlin) è più scanzonato e sanguigno. Bianca, dal canto suo, è innamorata di un figlio della famiglia rivale, nella miglior tradizione di Romeo e Giulietta, mentre per lei si prospetta il matrimonio combinato con un partito più conveniente.
A completare la famiglia, c’è mamma Lucrezia, donna forte, la quale si incarica di trattare col Vaticano e combina per il figlio maggiore un matrimonio vantaggioso con la devota Clarice Orsini. Qui un plauso va all’ufficio casting per la grande somiglianza tra Valentina Bellé e Sarah Parish, chiamate ad interpretare lo stesso personaggio a diverse età.
In generale, la qualità del prodotto è buona. Purtroppo però, la scelta di toni spudoratamente melodrammatici nella rappresentazione delle scene d’amore e di duello, rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio per lo show, quando, ad esempio, il ritmo delle vicende si fa lento e zuccheroso dopo scene più movimentate, col rischio di perdere l’attenzione del pubblico.
avvolto colla chioma arruffata e polverosa
e d’onesto sudor bagnato il volto!”
(Angelo Poliziano – Stanze per la giostra di Giuliano de’ Medici)
Nel secondo episodio, ci sono dei flashback che non confondono per nulla lo spettatore, anzi regalano la gioia di rivedere the one and only Contessina nelle vesti di nonna del piccolo Lorenzo, a cui dà saggi consigli. Valore aggiunto, le scene avvengono davanti all’affresco L’adorazione dei Magi, realizzato da Benozzo Gozzoli e tuttora conservato a palazzo Medici – Riccardi. Gioia negata, invece, quella di vedere il completamento della cupola di Santa Maria del Fiore, massimo centro d’interesse della prima stagione. Essa viene mostrata, semplicemente e rispettando i tempi, già ultimata.
Avviene poi, un po’ in sordina, un incontro molto importante, che certamente verrà sviluppato nelle prossime puntate: quello fra Giuliano e Simonetta Cattaneo Vespucci. I due divennero veri simboli di bellezza e gioventù per l’epoca, ma soprattutto lei fu celebrata dal Poliziano nelle Stanze Per La Giostra Di Giuliano de’ Medici e ritratta dal Botticelli come Venere. Botticelli e Poliziano sono già stati presentati nella fiction come gravitanti intorno alla famiglia Medici, praticamente amici di Lorenzo e Giuliano.
Un altro punto che, si spera, gli sceneggiatori provvederanno a sviluppare è la situazione del popolo fiorentino: vedere la gente messa nei guai da un prestito revocato causa inquietanti rimandi a situazioni del giorno d’oggi (Montepaschi e Banca Etruria, tanto per non allontanarsi troppo geograficamente da Firenze, ma ce ne sono tante altre). Purtroppo però, la produzione sembra aver deciso, come detto sopra, di privilegiare i toni da fotoromanzo e soap. Prova ne sia la mala gestione delle scene in cui Lorenzo, esautorando il padre, impedisce alle truppe dell’alleato Galeazzo Sforza di Milano di entrare in città, mettendo tutto a ferro e fuoco. Si poteva dare alla cosa tutta un’altra tensione.
Infine, una nota non strettamente inerente allo show, ma ad un aspetto che comunque influisce sulla sua fruibilità e sugli ascolti: ottima la scelta di mandare tutto il primo episodio senza interruzioni pubblicitarie, un po’ più frammentato il secondo, con conseguente aumento della difficoltà nel seguire la storia.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Epifania 1×08 | 6.26 milioni – 27.8% share |
Vecchi Rancori 2×01 | 4.16 milioni – 17.6% share |
Un Uomo Solo 2×02 | 4.16 milioni – 17.6% share |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).