Narcos: Mexico 1×09 – 881 Lope De VegaTEMPO DI LETTURA 4 min

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A un solo episodio dal termine Narcos Mexico delude e non poco visto le potenzialità per uno show già lanciato dalla famosissima serie madre. Il problema, come già citato in diverse recensioni, sono i personaggi. Kiki Camarena non risulta essere simpatico nemmeno sotto tortura, con gli altri componenti della DEA sullo sfondo, e nonostante l’impegno di Jamie per trovare il collega questi sicuramente non buca lo schermo. Non va certo meglio per la controparte criminale, dove a un Rafa che è la caricatura di se stesso da diversi episodi, Miguel Félix con la sua compostezza non regala certo grandi emozioni ai fan. L’unico che, parzialmente, si salva è Don Neto, personaggio riuscito meglio degli altri, sicuramente aiutato anche dalla perdita del figlio che ha permesso di evidenziare altri aspetti del boss. Tutti i character principali risultano essere piatti, bidimensionali e terribilmente noiosi, non riuscendo a catturare l’attenzione del pubblico, mentre quelli secondari sono praticamente inesistenti. Ecco quindi che le scene riguardanti la torture subite da Kiki o la chiamata d’addio di Félix a Rafa, visto il problema sopracitato, perdono gran parte del proprio valore. Ed è un peccato, perchè dal punto di vista tecnico la serie è impeccabile, con una regia ottima, una grande cura per i dettagli e delle location sempre accattivanti, ma tutto ciò non basta visto la mediocrità generale che fino ad ora ha accompagnato i nove episodi dello show di Netflix.

You know what I like about the shoulder, Rafa? The pain it causes when you rip it from its socket. Pop it out, pop it in. And if you do it right, it never breaks. Hurts the same every time.Your soul breaks long before your arm will. The American, Rafa. Where is he?”

Il rapimento di Kiki, open cold con cui iniziava la series premiere, mette in moto tutte gli ingranaggi della politica e del narcotraffico, con l’agente Jamie che dopo essersi scontrato con le difficoltà burocratiche, deve fare i conti con la diffusa corruzione all’interno delle forze dell’ordine messicane, con la scena della pista d’atterraggio che in questo caso è veramente emblematica, quasi surreale. Rafa, dopo l’exploit del quarto episodio, ha perso gran parte del suo fascino e viene di nuovo relegato al ruolo di scheggia impazzita che segue l’amore, ma finalmente Miguel Félix, con diversi episodi di ritardo, decide di consegnarlo, tagliando definitivamente una parte della narrazione che era diventata veramente stucchevole. Con la pressione dei media americani e l’arrivo massiccio dei rinforzi della DEA, è ormai guerra aperta ma nonostante torture, raid e scene d’azione violente, la noia regna sovrana, con un pathos inesistente e scelte narrative prevedibili e poco audaci.

In this condition, it won’t be long before his body shuts down. It’s called “traumatic shock state. But so that it doesn’t happen I’m going to give him a shot of adrenaline into the heart. The more times I do it, the more likely he goes into cardiac arrest. It’s time to answer the rest of this man’s questions.”

Ecco quindi che arrivati alla 881 Lope de Vega, indirizzo del covo dove veniva trattenuto Kiki e che dà il titolo all’episodio, magicamente l’agente americano è scomparso, con Felix che in un colpo solo si libera di Rafa e della possibilità che questi possa rivelare l’ubicazione del nascondiglio di Camarena. Il boss del Cartello ancora una volta si dimostra un passo avanti ai propri nemici, tuttavia anche qui narrativamente parlando l’esito del raid era abbastanza prevedibile. Ancora una volta si è persa l’occasione per rimescolare le carte e dar vita a qualcosa di interessante e inaspettato. Queste nove puntate lente e scontate, appesantite da un parco personaggi mal riusciti, rendono la valutazione della serie sicuramente negativa, sperando almeno in un ultimo episodio degno di nota, visto che per ora non ci sono stati episodi memorabili.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ottima realizzazione sotto ogni aspetto tecnico, dalla regia alla scelta delle location
  • Finalmente Felix consegna Rafa
  • La scena della pista d’atterraggio emblematica della protezione di cui godono i narcotrafficanti
  • I personaggi principali risultano bidimensionali e noiosi, non bucano lo schermo
  • I personaggi secondari invece praticamente inesistenti
  • Kiki antipatico anche sotto tortura
  • La parabola discendente di Rafa
  • Soluzioni narrative scontate e banali

 

Una puntata fortemente deludente per Narcos Mexico che fino ad ora è altamente sotto le aspettative. Ci si aspettava molto da questo penultimo episodio, che invece è rimasto sulla falsariga dei precedenti. Nonostante l’ottimo comparto tecnico, i personaggi poco appetibili, la narrazione lenta e scontata e una generale mediocrità condannano l’episodio a una sufficienza striminzita.

 

Just Say No 1×08 ND milioni – ND rating
881 Lope De Vega  1×09 ND milioni – ND rating

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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