Narcos: Mexico 1×10 – LeyendaTEMPO DI LETTURA 4 min

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Narcos: Mexico è una serie/stagione ben riuscita. La storia del narcotraffico messicano sicuramente lascerà spazio a molto materiale seriale, quindi lo spettatore assatanato non può che strofinarsi le mani sapendo che molto ancora ci sarà da raccontare. Allo stesso tempo, senza il timore di contraddirsi, si può dire che Narcos: Mexico è una serie, per ora, fiacca, relativamente poco coinvolgente. Effetto voluto? Probabilmente sì.
L’empatia con lo spettatore non è minimamente ricercata, in favore di una forte tendenza al realismo. Felix e Kiki non sono costruiti per piacere, né per essere evocati epicamente da parte dei fan nel prossimo futuro, così come è stato con il “tormentone” Pablo Escobar. Felix Gallardo non è tratteggiato con un’aura leggendaria e maledetta, ma fredda e tormentata, esattamente come Kiki Camarena, ossessionato dalla sua missione, tanto da non ricordarsi di essere un personaggio televisivo. Anche perché a dirla tutta non lo è e solo l’ignoranza storica di spettatori e di un recensore a caso permettono di rendere una sorpresa la scoperta della morte dell’agente della DEA. Si potrebbe quasi storcere il naso per il “freddo” ritrovamento, se non fosse che, conoscendo i fatti, tale freddo ritrovamento è soltanto la conseguenza dell’intensissima chiusura dell’episodio precedente. Comunque, a voler scomodare illustri precedenti, la freddezza con cui gli eventi scorrono ricorda molto il realismo di certe serie HBO (leggi The Wire), dove un lento e monotono scorrere scandiva la successione di travolgenti eventi. Ovviamente Netflix cerca, inevitabilmente, una maggiore spettacolarità, proprio per una questione di DNA creativo.
Verso fine episodio, il personaggio interpretato da Diego Luna si rivela in una sua versione evoluta di boss del narcotraffico. Effettivamente, tutta la stagione aveva messo in sordina l’esaltazione della sua posizione da leader. Solo nel finale, sempre per chi conosce molto relativamente l’argomento trattato, si comprende come tutto quanto sia stato un enorme prequel del vero potere di Gallardo.
Proprio l’arrivo trionfale con elicotteri dell’esercito, la rivalsa contro i suoi ex/neo soci già pronti ad andare avanti senza di lui, l’effettiva metamorfosi del boss, sono momenti che forse smentiscono quanto detto a proposito di una rappresentazione un po’ in sordina, ma che comunque creano un effettivo contrasto con quanto mostrato fino a quel momento. “Leyenda”, oltre alla sequenza descritta, è caratterizzata da momenti di rara intensità. Dal ritrovamento di Kiki, seguito dalle reazioni di colleghi e familiari, fino al confronto tra Felix e il suo inseguitore. L’arresto di Don Neto viaggia in un piccolo confine tra il sopra le righe (soprattutto nei confronti della già troppo citata tendenza a portare la narrazione decisamente sotto le righe) e l’epico (sempre a smentire quanto detto prima: questa recensione inizia a diventare complessa). Ma se ci si pensa, il personaggio stesso è nato come linea comica e come “macchietta”, la maschera che nell’immaginario collettivo è vestita dallo stereotipato narcotrafficante messicano.
L’episodio, così come la stagione, non può non essere considerato positivamente, vista anche l’enorme parentesi aperta su una delle più grandi capitali della droga. Una caratteristica però si è riproposta costantemente all’attenzione degli spettatori: l’eccessiva durata degli episodi. Il season finale non fa ovviamente eccezione, anche se la sua funzione di chiusura potrebbe tranquillamente motivare un’estensione del minutaggio, soprattutto considerando che sono stati elencati diversi momenti di alto livello scenico. Adesso, dopo questa considerazione, si riprenda quella di inizio recensione e dell’audacissimo paragone con The Wire. Si può forse dire che vi sarebbe stata coerenza stilistica nel non rivelare gli ultimi momenti di vita di Camarena e non svelare il coinvolgimento di Gallardo (cosa che sarebbe comunque potuta accadere in futuro, anche solo a parole)? Quell’intera sequenza chiude un cerchio e mostra finalmente il confronto tra due personalità mostrate sempre in parallelo durante la stagione. Ma non spicca forse un po’ troppo l’aspetto romanzato, in questo intenso dialogo finale? Proprio quando l’assenza di una sequenza del genere avrebbe snellito di non poco un finale comunque di buon livello.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Rivelazione sulla natura del narratore nel finale
  • Alcuni momenti intensi
  • Il ritrovamento di Kiki rende straziante il finale del precedente episodio
  • L’arresto di Don Neto
  • Interpretazione di Diego Luna
  • Metamorfosi finale che rende l’intera stagione un prequel a tutti gli effetti
  • Momenti un po’ pacchiani (vedi arresto di Don Neto) che smorzano il realismo della narrazione
  • Durata eccessiva dell’episodio
  • Flashback con l’incontro tra Kiki e Felix forse non necessario

 

Una stagione che si è fatta guardare, un finale che si è fatto guardare, pochi momenti salienti ma anche pochi momenti negativi. Un boss non troppo boss che diventa boss vero alla fine. Forse per una “prima” stagione va anche bene così.

 

881 Lope De Vega 1×09 ND milioni – ND rating
Leyenda 1×10 ND milioni – ND rating

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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