“So let me ask you something: how’s everybody doing tonight, huh? Good, well, fuck you! Just trying to make you feel at home.” (George Carlin)
Nella scorsa recensione si era appuntata come da parte di Joel venisse mostrata una certa apprensione ed un certo interesse, apparentemente genuino, per quanto riguarda la carriera comica di Midge. Un elemento questo che ha portato a riflettere su cosa esattamente Joel intendesse raggiungere cercando di riavvicinarsi all’ex moglie, oltre che per riallacciare i rapporti.
Parallelamente a Joel, però, c’è una seconda figura che non ha mai fatto mistero delle proprie mire e che investe (tempo e denaro) in maniera continuativa in Midge: Susie. La stramba tuttofare del Gaslight è la persona che in questa nuova carriera lavorativa si sta mettendo in gioco più di tutti, visto e considerato che comunque si tratta anche della persona che ha meno da perdere.
Midge oltre ad un certo tipo di reputazione deve mantenere un certo tipo di aplomb per la famiglia. E se tutto dovesse andare storto, rimarrebbe presenza stabile in un bellissimo appartamento con un lavoro dal quale dipendere, attorniata da persone che la amano.
Susie è la figura diametralmente opposta a Miriam: completamente al verde; priva al momento di un effettivo lavoro dal momento che la sua presenza al Gaslight sta diminuendo visto che passa la maggior parte del tempo alla ricerca di contatti per Midge oppure proprio con la comica in qualche suo spettacolo; sola al mondo senza una vera spalla con la quale sfogarsi; priva di un vera e sicura dimora nella quale poter stare.
Considerato l’impegno profuso è comprensibile quindi quanto Susie ci tenga alla carriera di Midge, anche se forse non solo per un mero riscontro economico: sicuramente i soldi l’avranno smossa più di quanto sarebbe accaduto in altre circostante, ma l’amicizia ed il rapporto che la lega a Midge rappresenta un qualcosa di innegabile, anche se è lei stessa a volerlo mascherare.
Come è consuetudine dello show, solitamente uno spettacolo serale di Midge diviene elemento centrale della puntata e fulcro attorno al quale le altre storie ruotano. In “The Punishment Room” si preferisce condensare in pochi minuti tutti gli spettacoli portati a termine proprio da Midge nelle varie serate che Susie è riuscita a calendarizzare. E allora cosa esattamente diventa fulcro narrativo dell’episodio?
A forse di prendere la parola di fronte ad una platea di gente sconosciuta e di iniziare a narrare le più sconsiderate e dissacranti (questa volta contrariamente a quanto detto nella scorsa recensione, considerato il contesto, sì) storie di vita quotidiana, Midge sembra essere diventata incapace di relazionarsi con il resto del mondo. O ancora peggio, sembra essere diventata incapace di distinguere il suo consueto pubblico da uno stuolo di gente di diversa levatura e porsi di conseguenza dei limiti. Infatti, nel momento in cui prende parola al matrimonio di Mary e Bill tutto precipita e se da un lato crea un certo imbarazzo nello spettatore, che si immedesima nella paradossale ed allucinante situazione di Midge, dall’altro sicuramente restituisce nuovamente al pubblico di The Marvelous Mrs Maisel la genuinità e la non artificiosità del personaggio della giovane Midge. La comica è così al naturale, senza finzioni, assurdi travestimenti ed ancor più senza desiderio di voler restituire a chi la osserva un ritratto che la dipinga in modo differente dalla realtà. Una cosa che, durante la prima stagione, Midge ha appreso andando a visitare Sophie Lennon.
La scena dell’intervento di Midge al matrimonio, per quanto riporti nello spettatore un empatico imbarazzo, risulta perfettamente costruito ed ilare in ogni suo singolo scambio di battute con l’attonita ed esterrefatta platea.
Come contorno di una trama principale che continua a progredire (carriera di Midge, rapporto tra Midge e Joel), ci sono poi da considerare i personaggi di Abe e Rose che ancora una volta si mostrano in grande spolvero riuscendo a rendere ancora più leggera la visione della puntata con i loro continui teatrini e battibecchi. Un piacere per gli occhi, c’è ben poco da aggiungere.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Mid-Way To Mid-Town 2×02 | ND milioni – ND rating |
The Punishment Room 2×03 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.