The Flash 5×21 – 5×22 – The Girl With Red Lightning – LegacyTEMPO DI LETTURA 6 min

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Nora: “I can’t stand around and do nothing.”
Barry: “Yes, you can, because that’s what we’re telling you to do.”
Nora: “I am an adult, capable of making my own decisions.”

Finisce dunque anche questa quinta stagione di The Flash. E non poteva che finire con la presenza egocentrica della sua (in)discussa eroina protagonista: Nora West-Allen, interpretata da una Jessica Parker Kennedy stranamente in parte e credibile!
Basti vedere il primo dei due episodi (strettamente collegati tra loro tanto da sembrare un unico episodio diviso in due), “The Girl With The Red Lightning”, in cui sembra quasi che gli sceneggiatori della puntata vogliano apposta offrire al personaggio di Nora un momento di riconoscimento per la sopraggiunta maturità (anche se sembra piuttosto un più semplice scambio auto-ironico). A ben guardare infatti, lungo tutta la quinta stagione, a essere diventato predominante è stato l’infantilismo di tutto il cast principale che ha avuto come più importante conseguenza la progressiva eclissi di Barry Allen mentre si contano sulle dita di una mano i momenti in cui la serie non si è limitata ad essere un (neanche troppo riuscito) family drama: a voler essere radicali, forse solo il crossover e il recente cliffhanger in “Godspeed” hanno davvero messo in scena un Grant Gustin al massimo delle sue potenzialità, ma è a questo punto evidente – vista anche la velocità con cui si è neutralizzato quest’ultimo plot point, ridimensionandolo nel giro di una sola puntata – che l’interesse degli showrunner per questa stagione risiedeva e risiede altrove. È inoltre difficile perdonare l’irrilevanza di Barry Allen attribuendola al sempre più crescente numero di series regular, visto che si tratta di un problema che la serie ha in comune anche con Arrow, ma che nella serie madre è stato affrontato con tutt’altra attenzione, mettendosi nelle condizioni, paradossalmente, di utilizzare per questa stagione dei flashforward dove di Oliver Queen non c’è traccia, ma senza per questo inficiare il protagonismo di Amell, che pure in quanto a capacità recitative da sempre si ritrova una spanna sotto al “collega velocista”.
Spazio dunque ai comprimari! Anche se di questi solo alcuni sono veramente degni di nota. Tralasciando la piega negativa che stanno subendo tutti i personaggi femminili della serie per cui ci sarebbe da fare una seria protesta in stile femen per ridare dignità a queste povere donne (anche se la colpa principale in questo risiede nel fatto che sono interpretati da attrici cagne come poche altre), di questa stagione rimarranno sicuramente come iconici lo Sherloque del sempre più camaleontico Thomas Cavanagh, e i suoi battibecchi-scontri verbali con l’altro grande protagonista indiscusso di queste ultime due puntate: Ralph Dibny (Hartley Sawyer), ottimamente “pixelato” nell’ultimo episodio dalla CGI. I due personaggi sono gli unici, infatti, a riuscire a passare dai momenti puramente comici a quelli più “seriosi” (anche se sempre abbastanza leggeri in sottofondo).
Menzione a parte va fatta per il personaggio di Cisco/Vibe (Carlos Valdes) che qui pare dare il suo commiato all’intero show. Sebbene il personaggio fosse più che altro fonte di irritazione per i suoi spiegoni pseudo-scientifici (che poi servivano solo a giustificare enormi buchi di sceneggiatura), va detto che nel final season dimostra una maturazione incredibile e la sua scelta finale è un conflitto narrativo estremamente interessante che, in un certo senso, riabilita un personaggio che sarebbe stato altrimenti ricordato solo come macchietta comica e basta.
In generale tutta quest’ultima parte (ma in realtà anche l’intera stagione) si basa sui rapporti affettivi/famigliari su cui pare che tutto l’Arrowverse ormai spinga molto (anche Arrow e DC’s Legends Of Tomorrow di fatto trattano lo stesso argomento), ognuno sviscerandolo a modo suo. In questo senso si potrebbe considerare questa quinta stagione come un intera parentesi/preambolo in cui il ruolo di Nora West-Allen è servito principalmente a due scopi: il ritorno in grande stile di Thawne, unico vero villain degno di questo nome (quello che, purtroppo, non è mai stato Cicada, o She-cada che dir si voglia), mentore negativo che sostituisce la figura paterna (lui stesso ammette di aver provato un certo sentimento paterno nei confronti di Nora mentre cercava di plagiarla per il suo piano); lanciare un solido cliffhanger per quello che sarà il focus della prossima stagione: il ciclo di Crisis On Infinite Earths per cui ci si aspetta grandi cose. E per questo, forse, era necessario che tutti i personaggi (protagonisti e comprimari) compissero un percorso di formazione particolare che passasse anche per il tema della genitorialità e delle responsabilità legate all’essere un’unica grande famiglia.
Questo finale potente con conseguente eredità pesante (“Legacy” da cui il titolo del final season) è quello che, di fatto, salva un’intera stagione altalenante in cui sembrava che lo show avesse ormai toccato il fondo in maniera ineluttabile.
Non si sa ancora cosa riserverà il futuro per questo show che ormai raggiunge un traguardo importante (non molte serie del genere ormai possono dire di essere arrivate alla sesta stagione), ma una cosa è certa: se pure il discorso finale da parte di un personaggio come Nora West-Allen (fino all’altro ieri la quintessenza dell’inutilità) riesce in parte a commuovere lo spettatore, allora si può dire che c’è ancora speranza per The Flash!

“Hi, Mom and Dad. If you’re watching this, it means that something went wrong. But I don’t want you guys to be sad. I’m not. I Always wanted to be a hero, to use my extraordinary abilities to help people. That’s why I came here: to meet my family, stop Cicada, help fix the Flash’s legacy, and save him from disappearing in the future. I believed I could do the impossible, but I never imagined it would turn out like this. I’m glad it did. I wouldn’t change anything about my time with you, my sweet parents, the most important people to me in the world. I wish I could be there to celebrate every new chapter, to witness every success. Just know that no matter where I go in my life, you’ll always be my side. Because of you, I know I will never, ever, truly be alone, and I will feel your love and support like a warm hug comforting me, wishing me to be the best person I can be. Thank you for everything For making me a hero and for loving me even if I wasn’t perfect. Please remember that I love you both and I always will, no matter what the future brings.”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Jessica Parker Kennedy stranamente in gran forma e pure brava a recitare (bravina dai!)…
  • Ralph e Sherloque!
  • Thawne: finalmente il ritorno di un vero villain!
  • Cliffhanger finale e annuncio di Crisis!
  • Barry Allen è ancora il protagonista della serie vero?
  • I soliti buchi di sceneggiatura
  • … purtroppo il resto del cast femminile non riesce a fare altrettanto!

 

Questo ultimo dittico della quinta stagione di The Flash parte come il classico episodio bonario e allegrone. Si trasforma ben presto in un abile cliffhanger finale, che preannuncia qualcosa di molto epico, e in un lungo e straziante momento d’addio. E per una volta si può tranquillamente affermare (alla maniera di Sherloque): Chapeau The Flash!

 

Gone Rogue 5×20 1.37 milioni – 0.5 rating
The Girl With The Red Lightning 5×21 1.45 milioni – 0.5 rating
Legacy 5×22 1.53 milioni – 0.6 rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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