Good Omens 1×05 – The Doomsday OptionTEMPO DI LETTURA 3 min

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Arrivati ad un solo episodio dalla fine di questa prima stagione, si può già dire che, a prescindere da come sarà gestito il finale, Good Omens mantiene durante tutto il suo percorso il carattere di tragi-commedia visto finora.
Come spesso succede con le opere letterarie di Gaiman, l’aspetto puramente legato alla trama passa in secondo piano rispetto alla gestione dei personaggi e le interazioni tra di essi.
In questo episodio, l’avanzamento della storia è legato solo alla necessità di riunire tutti i personaggi nello stesso posto per il confronto finale: i quattro cavalieri dell’apocalisse, i quattro ragazzini di Tadfield (ivi compreso l’Anticristo Adam) e le quattro “anomalie” Crowley, Aziraphale, Shadwell e Madame Tracy. Non accaade molto altro, tranne il repentino rinsavimento di Adam dalla sua innata malvagità (connessa al suo stato di Anticristo) nei confronti dei suoi amici. Quest’ultima condotta in maniera alquanto insipida e frettolosa.
Di per sé, non avere una grande trama non è un punto a sfavore, laddove viene bilanciata da un intreccio avvincente e personaggi interessanti. Purtroppo, di tutto questo si riesce a salvare soltanto i due protagonisti che sostanzialmente reggono la “baracca” grazie ad un’interazione scoppiettante, merito anche dei due interpreti che hanno una notevole chimica tra di loro.
Tolte quindi le situazioni, le battute e gli atteggiamenti dei due, non rimane molto a cui appassionarsi. Ad onor del vero, negli scorsi episodi risultavano interessanti i vari excursus storici condotti tramite flashback che introducevano gli antenati (e le motivazioni) della strega, dei cacciatori di streghe e di tutto il resto del cast. Peccato che tutto questo non abbia portato ad avere personaggi tridimensionali per i quali appassionarsi nel seguirne le peripezie.
Diciamo la verità: non fosse stato per Crowley e Aziraphale, avremmo dato un voto molto più basso. Fortunatamente, ci sono loro e la loro amicizia con forti venature bromance che tiene incollati alla visione.
Dal punto di vista visivo, l’episodio segna un peggioramento nella gestione degli effetti speciali e delle soluzioni visive. Soprattutto la parte relativa all’invasamento e successivo rinsavimento di Adam, vengono rese in maniera troppo sciatta anche per una serie grottesca come questa.
Un altro momento da salvare è quello della seduta spiritica di Madame Tracy, dove la stramba situazione permette di spingere laddove la serie è più forte: dialoghi e situazioni spassose, tra il grottesco e il sardonico. Insomma, qualcosa che si è già visto nell’altra serie gaimaniana attualmente in circolazione, American Gods, con cui purtroppo condivide le stesse problematiche, cioè una sostanziale difficoltà nello sviluppo dell’intreccio e nella mancata empatia coi personaggi secondari, nonostante abbia un comparto attoriale di primo livello.
Tutto questo è un gran peccato perché in qualche passaggio si vede come una maggiore attenzione anche ad alcune linee di dialogo avrebbero permesso un maggior grado di partecipazione. Per fare un esempio, nessuno dei quattro cavalieri dell’apocalisse va oltre il suo essere banalmente didascalico. Dei tre amici di Adam, forse solo la ragazza sembra aspirare ad una tridimensionalità ma si preferisce mantenerla nel cliché della bambina proto-femminista, anche leggermente indisponente. Dello stesso Adam non si capisce effettivamente la natura che sicuramente dovrebbe oscillare tra bene e male ma qui lo si fa in maniera sciatta, per nulla creativa come ci si sarebbe aspettato da una serie sui generis come questa.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tennant e Sheen, una garanzia e perfetti anche se distanti, come in questo episodio
  • La seduta spiritica è divertente
  • Tutto il resto, troppo sciatto rispetto anche agli episodi precedenti
  • Come sprecare attori come Jon Hamm e Michael McKean

 

Come detto, è solo grazie ai due angeli protagonisti che questo episodio si prende un Save. Per il resto, si attende un finale che possa risollevare gli evidenti limiti di questa serie.

 

Saturday Morning Funtime 1×04 ND milioni – ND rating
The Doomsday Option 1×05 ND milioni – ND rating

 

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Dopo miliardi di ore passate a vedere cartoni giapponesi e altra robaccia pop anni ’80 americana, la folgorazione arriva con la visione di Twin Peaks. Da allora nulla è stato più lo stesso. La serialità è entrata nella sua vita e, complici anche i supereroi con le loro trame infinite, ora vive solo per assecondare le sue droghe. Per compensare prova a fare l’ingegnere ma è evidentemente un'illusione. Sogna un giorno di produrre, o magari scrivere, qualche serie, per qualche disperata tv via cavo o canale streaming. Segue qualsiasi cosa scriva Sorkin o Kelley ma, per non essere troppo snob, non si nega qualche guilty pleasure ogni tanto.

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