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Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 6×05 – The Other ThingTEMPO DI LETTURA 4 min

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Enoch: “There is no hope, only loss. Decomissioned. Hunted. I have become a cautionary tale to steer children away from a life of crime and excess.

Nonostante la serie abbia da sempre avuto l’abitudine di riservare alle parti conclusive delle sue stagioni i fuochi d’artificio, in alcun modo ci si sarebbe potuti preparare ad un esordio così deludente. Ma se, probabilmente, i due episodi precedenti rappresentano uno dei minimi storici raggiunti dallo show Marvel, bisogna anche riconoscere che di tempo per recuperare la retta via ce n’è ancora e “The Other Thing” è solo il primo passo nella giusta direzione.
A far fronte a dei piccoli difetti, che comunque permangono, c’è infatti la decisione di proporre all’interno dello stesso episodio entrambe le storyline principali finora sviluppate, che si bilanciano così vicendevolmente. Le avventure nello spazio di Fitz e Jemma-Daisy, infatti, anche escludendo l’esperimento comico tentato in “Fear And Lothing On The Planet Of Kitson“, non sono state in grado finora di vivere all’altezza delle aspettative, sprecando più volte l’opportunità di dare spazio alla versione ancora irredenta dello scienziato e venendo appesantita dal minutaggio insignificante riservato ai comprimari (Piper e Davis su tutti) il cui ruolo si è, se non ridicolizzato, quantomeno ridotto a quello di mere comparse. Anche il rapporto tra i FitzSimmons continua a subire un trattamento logorante: a lungo andare quella che era una storia d’amore delicata e interessante sta rischiando di trasformarsi in un gioco sadico tra autori e personaggi – si poteva benissimo evitare la scena dell’abbraccio olografico, abbastanza scontata tra le altre cose. Ora che finalmente si sono riuniti, il compito dei prossimi episodi dovrà necessariamente affrontare questa sopraggiunta criticità.

May: “I know where Phil Coulson was born, who his parents were, I’ve seen pictures of him as a kid. I know how he lived and died. Everything. So, the question you should be asking is who the hell are you?

Le aspettative, invece, vengono meglio soddisfatte quando si ritorna sul pianeta Terra dove finalmente avviene l’atteso incontro tra Sarge e Melinda. Tralasciando un utilizzo discutibile dei primissimi piani durante i flashback di Tahiti per nascondere alla meglio un green screen altrettanto discutibile, alcune domande iniziano a trovare una risposta, mentre altre ancora vengono poste. L’abitudine della serie di unire ogni singolo dettaglio (andando persino a recuperare i monoliti delle passate stagioni) inizia a prendere spazio con la scoperta del destino del pianeta dei Chronicom, gettando al tempo stesso nuove sfumature su Sarge ed il suo team che fino ad ora rappresentavano esclusivamente i villain stagionali. Sia che si tratti solo di un gigantesco bluff diversivo da parte di Sarge, sia nel caso che effettivamente le due squadre si ritroveranno a far fronte comune contro il misterioso Pachakutiq, nulla toglie che allo S.H.I.E.L.D. dovranno per forza di cose fare i conti con la diversità di modi (decisamente più brutali e sbrigativi) portati in campo dai nuovi arrivati, come già rimarcato dai dialoghi sul camion corazzato nei quali vengono evidenziate tutte le differenze d’animo tra i due personaggi interpretati da Clark Gregg.
A questo punto, l’unica perplessità può essere rappresentata dal (comunque gradito) ritorno di Daisy, che potrebbe sbilanciare ulteriormente i rapporti di forza tra le due fazioni, già messe in difficoltà dall’agente May, in grado più volte di tenere testa anche in solitaria agli avversari. Come si diceva all’inizio della recensione, però, di tempo per sparare altre cartucce ancora ce n’è, e i giochi sembrano finalmente aprirsi sul serio. Perlomeno adesso gli autori avranno la possibilità di far interagire Quake con protagonisti a lei più congeniali e vicini, evitando di riproporre il disastro messo in scena sul pianeta Kitson.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Buona CGI in certi frangenti… (gli “uomini-cristallo”)
  • Il mistero dei monoliti ritorna
  • Reunion tra Daisy e il team
  • Confronto May-Sarge
  • Flashback di Tahiti e sovrapposizione tra Coulson e Sarge
  • …meno buona in altre occasioni
  • L’abbraccio mancato tra i FitzSimmons
  • Piper e Davis irrilevanti

 

“The Other Thing” non è un episodio perfetto, anche se quasi lo sembra se rapportato ai precedenti. Agents Of S.H.I.E.L.D. sembra aver recuperato la retta via con celerità: ora bisogna solo mantenere la rotta e cercare di aggiustare ancora qualche piccolo problema in corsa.

The tick of the clock is only getting louder.

 

Code Yellow 6×04 2.35 milioni – 0.5 rating
The Other Thing 6×05 2.18 milioni – 0.4 rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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