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Bastava un discorso ben assestato del Professore per far subito entrare la parola “Aikido” nell’immaginario collettivo. Per coloro che non conoscevano il termine, il quale in realtà rappresenta un’arte marziale giapponese, la spiegazione è arrivata semplice e veloce: usare la forza degli altri a proprio vantaggio. Una caratteristica, questa, che da un punto di vista televisivo regala finalmente un termine anche a quanto attuato da un certo Bran The Broken in un recentissimo passato.
Ma l’Aikido presentato in questo secondo episodio stagionale de La Casa De Papel ha sicuramente tutto un altro impatto; con la banda riunita quasi al completo e l’innesto di alcune indispensabili new entry, la puntata si presenta a metà strada tra la fine della parte introduttiva e l’inizio del caos.
Come sempre, i momenti dedicati alla preparazione del piano e all’inizio della sua esecuzione regalano quella marcia in più, rendendo tali momenti carichi di una verve ed elettricità che non possono che essere favorevoli allo sviluppo della narrazione. Il tutto, poi, considerando la sempre ottima idea di lasciare quel mix di scene che si intersecano tra loro mentre si ha il parallelismo tra lo studio a tavolino del piano e la sua effettiva messa in moto. Tutti questi elementi messi sul piatto hanno dato vita agli unici momenti di azione della puntata, svolgendo appunto una sorta di “finale dell’introduzione” con la banda che prende il suo posto all’interno della Banca di Spagna e si prepara per iniziare lo spettacolo.
Prima di portare i protagonisti nel luogo centrale dell’azione però, era importante soffermarsi sulla presentazione delle attuali relazioni personali e soprattutto cercare di presentare i nuovi innesti. Questa parte, seppur dovuta, è tuttavia risultata un po’ pedante nella sua esecuzione. Lasciando passare la nuova squadra degli “esterni” con Raquel alias Lisbona ed il Professore che formano un’ottima accoppiata da computer, donando anche a quest’ultimo una spalla con la quale manovrare gli eventi dal di fuori, è risultato invece poco apprezzato il litigio che ha visto protagonisti Denver e Monica/Stoccolma (scelta perfetta del soprannome data la sua situazione). La scena notturna del litigio tra i due, oltre ad introdurre l’ormai classico concetto di maschilismo contro femminismo che nelle serie è spesso abusato fino a perderne il reale valore, mette in mostra una sceneggiata di cui si sarebbe volentieri fatto a meno, seppur l’intera situazione rispecchia comunque la caratterizzazione dei personaggi coinvolti.
Tra tutti i character, però, merita una menzione speciale il primo delle new entry che ha ottenuto, almeno finora, la presentazione più attenta. Palermo arriva come un personaggio abbastanza particolare favorendo per questo la curiosità dello spettatore, nonostante la sua scena di presentazione sia apparsa a tratti un po’ troppo lunga e dispersiva; tuttavia il suo forte legame con il passato, non solo del Professore ma anche di Berlino, lo rendono facilmente inseribile nelle dinamiche della banda e questo è senza dubbio un fattore positivo. Bisogna ammettere, però, che il carisma dimostrato da Palermo al momento dell’ingresso nella Banca di Spagna ed il suo modo di gestire persone e situazioni hanno ricordato in un certo senso le prese di posizione del compianto Berlino e, dovesse essere questo il percorso narrativo anche nelle prossime puntate, certo non gioverebbe molto al personaggio, in quanto risulterebbe un semplice doppione del fratello defunto di Sergio.
Infine, va fatto un applauso agli autori per essere riusciti ad integrare nuovamente un gran personaggio che, dopo la sua morte avvenuta nella scorsa stagione, si temeva di aver perso per sempre dallo schermo. L’inserimento di Berlino attraverso momenti del passato è estremamente ben proposto, in quanto vederlo insieme al Professore e a Palermo mentre organizzano il colpo messo oggi in pratica dalla Banda, fa si che anche lui appaia, in un certo senso, partecipe e protagonista di questo nuovo grande colpo.
Ma l’Aikido presentato in questo secondo episodio stagionale de La Casa De Papel ha sicuramente tutto un altro impatto; con la banda riunita quasi al completo e l’innesto di alcune indispensabili new entry, la puntata si presenta a metà strada tra la fine della parte introduttiva e l’inizio del caos.
Come sempre, i momenti dedicati alla preparazione del piano e all’inizio della sua esecuzione regalano quella marcia in più, rendendo tali momenti carichi di una verve ed elettricità che non possono che essere favorevoli allo sviluppo della narrazione. Il tutto, poi, considerando la sempre ottima idea di lasciare quel mix di scene che si intersecano tra loro mentre si ha il parallelismo tra lo studio a tavolino del piano e la sua effettiva messa in moto. Tutti questi elementi messi sul piatto hanno dato vita agli unici momenti di azione della puntata, svolgendo appunto una sorta di “finale dell’introduzione” con la banda che prende il suo posto all’interno della Banca di Spagna e si prepara per iniziare lo spettacolo.
Prima di portare i protagonisti nel luogo centrale dell’azione però, era importante soffermarsi sulla presentazione delle attuali relazioni personali e soprattutto cercare di presentare i nuovi innesti. Questa parte, seppur dovuta, è tuttavia risultata un po’ pedante nella sua esecuzione. Lasciando passare la nuova squadra degli “esterni” con Raquel alias Lisbona ed il Professore che formano un’ottima accoppiata da computer, donando anche a quest’ultimo una spalla con la quale manovrare gli eventi dal di fuori, è risultato invece poco apprezzato il litigio che ha visto protagonisti Denver e Monica/Stoccolma (scelta perfetta del soprannome data la sua situazione). La scena notturna del litigio tra i due, oltre ad introdurre l’ormai classico concetto di maschilismo contro femminismo che nelle serie è spesso abusato fino a perderne il reale valore, mette in mostra una sceneggiata di cui si sarebbe volentieri fatto a meno, seppur l’intera situazione rispecchia comunque la caratterizzazione dei personaggi coinvolti.
Tra tutti i character, però, merita una menzione speciale il primo delle new entry che ha ottenuto, almeno finora, la presentazione più attenta. Palermo arriva come un personaggio abbastanza particolare favorendo per questo la curiosità dello spettatore, nonostante la sua scena di presentazione sia apparsa a tratti un po’ troppo lunga e dispersiva; tuttavia il suo forte legame con il passato, non solo del Professore ma anche di Berlino, lo rendono facilmente inseribile nelle dinamiche della banda e questo è senza dubbio un fattore positivo. Bisogna ammettere, però, che il carisma dimostrato da Palermo al momento dell’ingresso nella Banca di Spagna ed il suo modo di gestire persone e situazioni hanno ricordato in un certo senso le prese di posizione del compianto Berlino e, dovesse essere questo il percorso narrativo anche nelle prossime puntate, certo non gioverebbe molto al personaggio, in quanto risulterebbe un semplice doppione del fratello defunto di Sergio.
Infine, va fatto un applauso agli autori per essere riusciti ad integrare nuovamente un gran personaggio che, dopo la sua morte avvenuta nella scorsa stagione, si temeva di aver perso per sempre dallo schermo. L’inserimento di Berlino attraverso momenti del passato è estremamente ben proposto, in quanto vederlo insieme al Professore e a Palermo mentre organizzano il colpo messo oggi in pratica dalla Banda, fa si che anche lui appaia, in un certo senso, partecipe e protagonista di questo nuovo grande colpo.
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Ma dove eravamo noi il giorno in cui “su Madrid piovvero 140 milioni di Euro”?
Hemos Vuelto 3×01 | ND milioni – ND rating |
Aikido 3×02 | ND milioni – ND rating |
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.