“So I’m here to explain how Harvey and I both having a vote serves the firm. We don’t just influence each other, we balance each other. We make each other consider opposing points of wiew and then, in the end, we do what we think will make the firm stronger, whether we are in agreement or not.”
In questo episodio, gli sceneggiatori hanno deciso di affrontare un particolare problema: come creare qualche difficoltà ad una relazione fra liberi cittadini, maggiorenni e vaccinati, già maturata dopo un lungo percorso a ostacoli, come quella tra Harvey e Donna. La soluzione è un bel conflitto di interessi messo in campo da Faye Richardson. Si sa, quando marito e moglie lavorano insieme si creano particolari problemi, ma qui la situazione viene messa in chiave di rancorosa vendetta, stando anche agli squarci emersi sul passato della Special Master. Se non altro, questa situazione ha due pregi: primo fra tutti offrire al pubblico una scena di rara epicità per il contesto dello show, come quella in cui tutti e quattro i name partners, uniti e concordi, marciano (al rallentatore) sullo studio della Richardson per far valere le loro ragioni; secondo pregio, Faye si arrende ma non si converte, almeno per ora.
I Darvey, quindi, possono ora dedicarsi alle presentazioni ufficiali in famiglia: fiori d’arancio per l’ultima puntata? Se così fosse, si spera in un matrimonio seguito come si deve, anche perché non ci sarà un’altra stagione per far vedere delle scene in più, come nel caso di Mike e Rachel. Anche se l’età dei fidanzati non è più adolescenziale, la tenerezza non manca e gli svarioni nemmeno, vedere gli approcci di Harvey col futuro suocero. I fans, inoltre, hanno avuto il puro piacere di sentire esprimere ad alta voce quello che in molti sapevano ormai da anni, quando Mr. Specter, nella telefonata alla madre, si è fatto venire finalmente una botta di coraggio e ha detto: “Her name’s Donna, she’s the one“.
Ad Alex viene affidata una sotto trama riguardante i guai emersi dal suo passato, funzionale a non dipingerlo come personaggio troppo perfetto, in posizione adatta a giudicare semplicemente gli altri. Si rinforza pure il suo legame “familiare” con Samantha e questo aggiunge valore alla scena epica di cui sopra.
Louis e Katrina, invece, per stavolta hanno una parte piccola, ma importante: lei deve studiare il nuovo codice etico dello studio legale e presto si accorge di fungere da paravento a Faye Richardson, lui dà il titolo alla puntata. Dopo avere fatto una sparata, divertente ma non troppo, a due malcapitati a cui non era destinata, Mr. Litt dà un nome falso. Richiamato alle sue responsabilità, risponde che lui no, quel giorno non c’era, era al Cairo. I due malcapitati sono i genitori di Susan, la praticante che aveva cercato di ricattare Katrina nello scorso episodio.
In generale, non si capisce come possa venir fuori una nona stagione così godibile dopo un’ottava piuttosto sonnolenta (almeno fino al gran finale). Potrebbe essere il vantaggio, per gli sceneggiatori, di non avere più l’assillo di guadagnarsi il rinnovo, o forse no. Avanti così anche per le ultime sei puntate.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Windmills 9×03 | 0.94 milioni – 0.2 rating |
Cairo 9×04 | 1.00 milioni – 0.2 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).