This Is Us 4×01 – StrangersTEMPO DI LETTURA 5 min

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“It’s so strange, isn’t it? How, just like that, a complete stranger can become such a big part of your story.” 

 

Per un appassionato di serie tv, settembre non è solo il mese che riporta a pieno regime il ritorno della quotidianità. Insieme a scuola, lavoro, false iscrizioni in palestra ed altro, settembre segna anche la ripresa della stagione televisiva autunnale. Dopo aver passato insieme i mesi caldi, si lasciano alle spalle le serie del palinsesto estivo per tornare a seguire quegli show che accompagnano la visione durante tutto il corso dell’anno e fanno, appunto, ormai parte della quotidianità.
Dopo mesi ad attendere il ritorno di This Is Us, con lo scorso season finale ormai datato 2 aprile 2019, è quindi risultato abbastanza destabilizzante sintonizzarsi con la season premiere e, per quasi la totalità della durata dell’episodio, in realtà non trovare affatto This Is Us. Se non fosse stato per le incursioni di Jack e Rebecca, che hanno regalato l’ennesimo spaccato della loro vita precedente al matrimonio, durante lo svolgersi della puntata sarebbe stato lecito chiedersi se ci fossimo sintonizzati sul programma giusto.
Il primo episodio di questa quarta stagione, infatti, parte e si sviluppa interamente su tre “strangers”, tre personaggi che all’improvviso si prendono la scena lasciando immergere lo spettatore nella loro storia, mostrando in maniera quasi prepotente il loro background, senza neanche prima presentarsi. Una scelta che poteva destabilizzare durante lo scorrere dei circa 50 minuti di visione ma che, tuttavia, non si può certo dire non rientri nei canoni dello show di Dan Fogelman.
Quello a cui si assiste in “Strangers”, infatti, assume i contorni di un bellissimo parallelismo con il primissimo episodio della serie, quel pilot che aveva presentato al pubblico i suoi futuri protagonisti, ma che lo aveva fatto in maniera del tutto spiazzante, lasciando credere di seguire una strada ben delineata per poi virare in maniera sorprendente sul finale. Anche in quest’occasione il percorso segue lo stesso cammino, seppur con tutte le difficoltà del caso; difficoltà che si ricollegano all’aver consegnato un intero episodio a dei perfetti sconosciuti. Il risultato finale sarà stato senz’altro ad effetto ma i sentimenti contrastanti durante la visione sono altrettanto legittimi; va ammesso, infatti, che si è corso un bel rischio, considerato che la sorpresa dei primi minuti poteva facilmente sfociare in disinteresse nel corso della puntata. Tuttavia, le tre diverse storyline si sono presentate in maniera abbastanza dinamica, non appesantendo troppo e incuriosendo soprattutto riguardo il collegamento con la trama principale.
Il primo personaggio presentato è quello di Jennifer Morrison, che dopo aver tolto i panni di Emma Swan in Once Upon A Time, si è aggiunta come recurring character in questa quarta stagione. La Morrison si ritrova così nelle nuove vesti di Cassidy, personaggio che, appare chiaro, entrerà ben presto a far parte della vita di Kevin grazie all’intermezzo dello zio Nick. Una Cassidy che si presenta come una personalità ampiamente problematica che al momento non si può pensare faccia bene allo stato mentale di Kevin ma che, tuttavia, lungo il cammino potrebbe forse dar vita alla storyline personale definitiva per il maggiore dei Pearson. Soprattutto se Cassidy si confermerà essere la madre del figlio di Kevin mostrato nel flashforward di “Her”.
Meno entusiasmante, almeno sulla carta, appare invece la trama che girerà intorno la famiglia di Randall. In questo caso il nuovo innesto è presentato dall’attore Asante Blackk (recentemente sulla cresta dell’onda grazie alla sua interpretazione nella serie Netflix When They See Us); giunto nei panni di Malik, questo personaggio, con tutto il carico che si porta dietro, con la sua connessione con Deja appare come un mezzo per creare un ordinario drama famigliare, almeno per ora.
Ma a parte queste prime due connessioni strettamente legate al presente dei protagonisti, la parte che più emerge da questo episodio è senza dubbio quella legata a Jack Damon. E’ soprattutto in questo caso che viene applicata la modalità di presentazione stile pilot, con un’introduzione nella vita di questo personaggio che colpisce prepotentemente e che con la rivelazione finale crea un effetto ad altissimo impatto emotivo. La scoperta riguardo la cecità del piccolo figlio di Kate e Toby poteva avvenire in mille modi, ma il tocco di classe di This Is Us questa volta è stato nel saper utilizzare il flashforward in maniera quasi poetica, facendo conoscere al pubblico dapprima il Jack adulto, realizzato professionalmente e personalmente al meglio nonostante la sua invalidità, per poi tornare indietro e lanciare la mazzata riguardo il piccolo Jack. E forse, vista così fa un po’ meno male.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Una season premiere che spiazza
  • Jack Damon e la sua presentazione: dal flashforward alla diagnosi da neonato, un viaggio all’indietro ottimamente rappresentato
  • Parallelismo con il primo episodio con un’introduzione spettacolare dei personaggi, su tutti il colpo di scena riguardo Jack
  • La Cassidy di Jennifer Morrison potrebbe definitivamente far evolvere la trama di Kevin 
  • Un intero episodio dedicato a tre sconosciuti poteva provocare scarso interesse con lo scorrere dei minuti

 

This Is Us torna con un nuovo inizio. Messi da parte i flashback sulla morte di Jack, il rinnovo per altre tre stagioni già in tasca avrà sicuramente lanciato qualche campanello d’allarme riguardo la tenuta dello show. Dan Fogelman però, decide di rispondere in maniera prepotente con una quarta season premiere che distrugge qualsiasi previsione mostrando che c’è ancora molto da raccontare. E dopo questo episodio siamo intenzionati a credergli.

 

Her 3×18 8.22 milioni – 2.0 rating
Strangers 4×01 7.88 milioni – 1.8 rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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