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Dopo un episodio utile a ristabilire l’ordine delle cose, soprattutto per ridistribuire i compiti (sia narrativi, sia prettamente di vita all’interno della famiglia Gallagher), è finalmente arrivato il momento di calarsi all’interno di questa decima stagione e nelle varie sottotrame che troveranno spazio. Lip, nonostante il ruolo particolarmente marcato sulla famiglia Gallagher, si trova ora a cedere (forse momentaneamente, forse no) lo “scettro” del potere: Freddie (chiamato così in onore del professor Youens) e Tami necessitano la sua totale attenzione, il suo amore e la sua concentrazione. Debbie, forse per indole, forse per pura scala anagrafica, si ritrova quindi ad essere la “nuova Fiona” con tutto ciò che ne consegue: una leadership spesso messa in discussione, dei nuovi metodi di controllo (già palesatisi durante la scorsa stagione a dire il vero) ed il consueto pericolo di “sommosse” familiare. Proprio queste ultime vengono abilmente evitate con la semplice decisione di concedere parte dei soldi lasciati alla famiglia da Fiona su delle carte prepagate. Un piccolo gesto (a tratti obbligatorio se si considera il ricatto di Mikey), ma trattasi pur sempre di una concessione che con Fiona sarebbe stata ben più ardua e combattuta.
Gli animi sono quindi più dolci in casa Gallagher? Così sembrerebbe a prima vista.
Lip, come detto in precedenza, si ritrova a fare il papà senza aver possibilità alcuna di ricevere aiuto: Debbie prima e V dopo si rifiutano non per puro e semplice disinteresse, ma per permettere al neo-padre di fare “pratica” e soprattutto di farsi le ossa con quello che sarà, da ora in avanti, la sua nuova vita. Tami si trova ancora in ospedale e valutati i drammi a cui Shameless ci ha abituati non sarebbe nemmeno così improbabile una sua violenta uscita di scena. Tuttavia, questa possibile sciagura (che, chiaramente, per ora ventiliamo come pura e semplice possibilità) potrebbe far crollare di nuovo nel baratro dell’alcolismo Lip con tutto ciò che ne conseguirebbe. I prossimi episodi determineranno questa porzione di trama e l’impatto che avrà sulla stagione, ma fa piacere come gli sceneggiatori sembrano interessati a voler approfondire il forte rapporto di amicizia che lega V e Lip a tratti mal gestito nelle passate stagioni ma che sembrerebbe poter ritrovare nuovo spazio forse complice l’uscita di scena della principale spalla della vicina di casa dei Gallagher (Fiona).
Proprio V e Kevin sembrano non destare più troppo interesse negli sceneggiatori dal momento che per loro, almeno da quanto visto durante questo secondo episodio, sembra prospettarsi l’ennesima stagione ai margini della narrazione principale con qualche sporadica scena di rilevante interesse.
Parlando di problematiche familiari e di casa risulta difficile non citare il ritaglio narrativo concesso ad Ian e Mickey durante questa puntata: felici per il loro ritorno in scena, gli spettatori si ritrovano una sequenza tutta condensata attorno a banali problematiche di coppia e relative alla forzata convivenza in cella. Molto poco come inizio, ma quanto meno si tratta di qualcosa. I Milkovich tornano in scena, questo dovrebbe bastare no?
Immobilità narrativa, sembrerebbe, sia per Carl, sia per Liam: entrambi i personaggi si ritrovano ad affrontare le stesse problematiche già palesatesi durante la precedente stagione (Carl ed il noioso lavoro; Liam e la sua identità razziale). E’ evidente come la maggior attenzione risieda nei personaggi di Lip, Frank (ora riunitosi all’“amico” Mikey) e Debbie, tuttavia questo non può non far storcere il naso dal momento che questo tipo di problematica rappresenta qualcosa di già visto durante le passate stagioni.
Gli animi sono quindi più dolci in casa Gallagher? Così sembrerebbe a prima vista.
Lip, come detto in precedenza, si ritrova a fare il papà senza aver possibilità alcuna di ricevere aiuto: Debbie prima e V dopo si rifiutano non per puro e semplice disinteresse, ma per permettere al neo-padre di fare “pratica” e soprattutto di farsi le ossa con quello che sarà, da ora in avanti, la sua nuova vita. Tami si trova ancora in ospedale e valutati i drammi a cui Shameless ci ha abituati non sarebbe nemmeno così improbabile una sua violenta uscita di scena. Tuttavia, questa possibile sciagura (che, chiaramente, per ora ventiliamo come pura e semplice possibilità) potrebbe far crollare di nuovo nel baratro dell’alcolismo Lip con tutto ciò che ne conseguirebbe. I prossimi episodi determineranno questa porzione di trama e l’impatto che avrà sulla stagione, ma fa piacere come gli sceneggiatori sembrano interessati a voler approfondire il forte rapporto di amicizia che lega V e Lip a tratti mal gestito nelle passate stagioni ma che sembrerebbe poter ritrovare nuovo spazio forse complice l’uscita di scena della principale spalla della vicina di casa dei Gallagher (Fiona).
Proprio V e Kevin sembrano non destare più troppo interesse negli sceneggiatori dal momento che per loro, almeno da quanto visto durante questo secondo episodio, sembra prospettarsi l’ennesima stagione ai margini della narrazione principale con qualche sporadica scena di rilevante interesse.
Parlando di problematiche familiari e di casa risulta difficile non citare il ritaglio narrativo concesso ad Ian e Mickey durante questa puntata: felici per il loro ritorno in scena, gli spettatori si ritrovano una sequenza tutta condensata attorno a banali problematiche di coppia e relative alla forzata convivenza in cella. Molto poco come inizio, ma quanto meno si tratta di qualcosa. I Milkovich tornano in scena, questo dovrebbe bastare no?
Immobilità narrativa, sembrerebbe, sia per Carl, sia per Liam: entrambi i personaggi si ritrovano ad affrontare le stesse problematiche già palesatesi durante la precedente stagione (Carl ed il noioso lavoro; Liam e la sua identità razziale). E’ evidente come la maggior attenzione risieda nei personaggi di Lip, Frank (ora riunitosi all’“amico” Mikey) e Debbie, tuttavia questo non può non far storcere il naso dal momento che questo tipo di problematica rappresenta qualcosa di già visto durante le passate stagioni.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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I soliti problemi di gestione di trama ed il conseguente focus completamente disallineato tra un personaggio e l’altro. Niente di nuovo per Shameless.
We Few, We Lucky Few, We Band of Gallaghers! 10×01 | 0.76 milioni – 0.2 rating |
Sleep Well My Prince For Tomorrow You Shall Be King 10×02 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.