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Shameless 9×14 – FoundTEMPO DI LETTURA 6 min

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“Come with me, Fiona. How long is it gonna be about them and not about you? When are you gonna finally do something for yourself? Liam’s two. 16 more years till he’s out of the house. You’ll be what, 37, 38? And who says that Frank’s done dumping babies in your lap to raise? You deserve a life of your own.” (Jimmy, Shameless 1×12)

 

Era il 27 marzo 2011 quando andava in onda negli USA il finale della prima stagione di Shameless. L’episodio “Father Frank, Full Of Grace” portava con sé due importanti considerazioni-riflessioni. Una insita nello show, la seconda direttamente nella mente dello spettatore.
In quel preciso episodio Fiona, per la prima volta, decideva di mettere al primo posto la propria famiglia, i bistrattati Gallagher del Southside, nel suo cuore. A discapito del suo futuro, della sua carriera. Fiona, in un atto di pura bontà e conscia del dolore che l’abbandono di Monica le aveva causato, decide di rimanere. O meglio, di fare ritorno a casa. Prima di ritornare, però, si ferma ad accettare quella proposta di lavoro che l’avrebbe catapultata in una spirale evoluzionistica senza eguali (tra lavori accettati, licenziamenti, cocaina, affitti di case ecc ecc). Fiona, decidendo di rimanere, trovò la sua strada ed il suo futuro. Il Southside aveva ancora qualcosa da offrirle, da poterle regalare, dopotutto.
E la casa a cui avrebbe fatto ritorno era ben diversa da quella odierna: Lip era ancora uno screanzato ragazzino di quartiere che faticava a dichiarare i propri sentimenti a Karen; Ian doveva ancora affrontare l’argomento omosessualità con buona parte della propria famiglia; Carl e Debbie erano ancora degli ectoplasmi in quanto a peso specifico all’interno della trama; Frank era Frank.
Se la prima considerazione, come appuntato, veniva portata avanti direttamente da Fiona, era lo spettatore a riflettere ponendo un importante quesito: “Fiona non può andarsene… che senso avrebbe lo show senza di lei?”
Una domanda che è corretto porsi ma che all’epoca aveva una connotazione ben diversa: all’epoca, come detto, la storia era ristretta a poche e ben strutturate trame. Oggi, considerata la crescita anche puramente da un punto di vista anagrafico dei personaggi, la storia ha la possibilità di basarsi su molti più pilastri portanti. Ecco, quindi, che l’abbandono di Fiona del Southside diventa la corretta decisione nel momento migliore. La famiglia Gallagher, così come la trama di Shameless, può finalmente continuare sulle proprie gambe senza più il sostegno di una figura fondamentale per la sua crescita ed evoluzione: lo spettatore di ciò ne è conscio da diversi anni, ormai, ma accompagna Fiona nel suo percorso di realizzazione.
“Found”, quindi, rappresenta l’episodio in cui Fiona realizza che, all’interno della famiglia Gallagher, non serve più la figura di una sorella-guardia. Ora serve la figura di una persona che dia l’esempio del cambiamento per far capire agli altri membri che sì, andarsene dal Southside per potersi realizzare è una cosa possibile.
Ad aiutarla, ovviamente, piovono dal cielo 100 mila dollari che sicuramente non possono far male. Anzi, permettono di chiudere due precise sottotrame: una relativa al suo voler essere un’imprenditrice e l’altra relativa all’aggressione nei confronti della donna che durante la stagione aveva maldestramente segnalato alla polizia Liam e la sua bancarella improvvisata per vendere la limonata.
L’episodio permette allo spettatore di vedere tre commiati condensanti in pochi minuti. Pochi se posti in relazione alla durata dell’episodio, ma più che sufficienti così da non rendere l’episodio il puro e semplice addio di Fiona a Shameless.
Il primo a dare il proprio spassionato consiglio di andarsene è Ian: “You should get the fuck out. You deserve it. You should go as far away as you can. Go. Go as far away from here as you can and don’t ever look back, okay? We’ll always be here for you”. L’apparizione di Ian è breve, ma densa di significato: Fiona inizia dal fratello che non è riuscita a salutare prima che venisse portato in carcere. Inizia dalla persona a cui più di tutti, in questa stagione, ha cercato di stare vicino sia fisicamente, sia con i propri consigli.
Il secondo addio, quello più sentito anche dal pubblico, è sicuramente quello con Lip, il fratello che nelle ultime stagioni ha preso le redini di casa Gallagher e che già prima di allora si era più volte levato a capo famiglia per salvaguardare la complicata situazione di vita. Lip è la persona a cui Fiona cede (o ha già ceduto, inconsciamente, ma il dialogo lo rende ancora più vero e tangibile?) il testimone.
Anche in questo caso i dialoghi sono brevi, la regia preferisce giocare sugli sguardi e su ciò che i due cercano di non dirsi. Le parole sono sgorgate a fiotti, tra Lip e Fiona, nelle scorse puntate e tutto ciò di cui avevano bisogno era un momento in cui poter essere, per l’ultima volta, ancora il fratello minore e la sorella maggiore. Anche se, come dice Ian, “we’ll always be here for you”.
L’ultimo addio è quello più burbero, scontroso e segreto. Frank in lacrime concede le spalle a Fiona e la saluta, atteggiandosi con fare distaccato. Ma il ringraziamento, seppur costipato, è sincero e lascia intendere qualcosa di più. Fiona ribatte inizialmente, ma per l’ennesima volta si rende conto che controbattere a quanto viene detto dal personaggio di William H. Macy non avrebbe senso.
Da apprezzare la scelta di voler ricreare il finale di “Father Frank, Full Of Grace” con l’unica accortezza che questa volta, una volta passato il treno, Fiona non si scorga più sulla banchina, in malinconica attesa del proprio futuro.
Fiona ha definitivamente scelto se stessa, stando ben attenta, però, a lasciare in dono alla famiglia metà dell’assegno in precedenza incassato.
Una conclusione forse troppo semplicista per un personaggio cardine dello show, specialmente dopo nove anni. Eppure la sensazione che si ha dopo la visione non è di rammarico per quanto si sarebbe potuto fare, bensì di malinconica tristezza per un personaggio che ha dato tutto e che, forse, più di così non avrebbe potuto apportare allo show.

 

“He’s right. You should go, Fiona. You’ve done more than enough. We’ll be all right.” (Lip, Shameless 1×12)

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Liam e la sua eredità culturale
  • Fiona e Ian
  • Fiona e Lip
  • Fiona e Frank
  • Fiona ed il modo in cui realizza come i Gallagher siano finalmente cresciuti e diventati autonomi
  • La scena del treno ed il ricongiungimento con “Father Frank, Full Of Grace”
  • Carl e Debbie: per una volta meno soprammobili del solito
  • Una chiusura forse fin troppo semplicistica, ma non ci pare il caso di voler essere fin troppo puntigliosi

 

Emmy Rossum si congeda da Shameless con un episodio che non può che lasciare il segno: Shameless, esattamente come Fiona, chiude un importante ciclo. Ora che però la strada è stata trovata, dovrà essere mantenuta.

 

Lost 9×13 1.12 milioni – 0.4 rating
Found 9×14 1.35 milioni – 0.5 rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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