The Walking Dead 10×09 – SqueezeTEMPO DI LETTURA 4 min

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We fight for our future. We don’t fight for revenge.

Si riparte da dove ci eravamo lasciati, una fossa buia piena di zombie, i nostri beniamini – si fa per dire – intrappolati e Alpha in platea a gongolare. Si era già disquisito nella precedente recensione a proposito della bruttezza di quanto accaduto nei minuti finali del mid season finale. In breve: cliffhanger piuttosto deludente, nessuna sorpresa in tal senso ma tanta tristezza perché la stagione non stava andando malissimo. Con l’anno nuovo ci si augurava un miglioramento, il quale, purtroppo, alla fine non è arrivato. Al suo posto però arriva “Squeeze”, episodio che farà tornare agli anni della spensieratezza, i tempi di Indiana Jones e dei Goonies, tra gente incastrata nei tunnel, crolli, esplosioni e mani amputate usate come torce. Tempi in cui i protagonisti erano eroi pseudo immortali, sempre ad un passo dalla morte eppure sempre pronti ad intraprendere una nuova avventura. Tempi in cui tutti i personaggi ciccioni dovevano per forza rimanere incastrati da qualche parte per poi essere quasi sputati fuori all’ultimo secondo prima che la minaccia potesse colpire. Bentornati anni Ottanta.

“Qui la puntata cala in modo disperante…”
“Fermi tutti, c’ho un’idea. Facciamoli scopare. Così, de botto. Senza senso.”

Boris continua a far scuola e, in seguito alla brillante sequenza di nudo PG-14 con protagonisti Negan e Alpha, si può assumere che la discussione che ha portato alla creazione di suddetta scena sia stata in linea di massima quella citata qui sopra. Intendiamoci, l’effetto sorpresa, accompagnato dalla combo emotiva confusione-disagio (con anche un pizzico di sdegno) rendono il tutto molto più godibile. Non si capisce bene cosa stia succedendo, si è tremendamente confusi e scioccati, ma non si può fare a meno di distogliere lo sguardo provando un po’ di vergogna verso sé stessi.
Il problema infatti, come al solito sta alla base. Analizzando bene The Walking Dead, non tanto dal punto di vista della narrazione o della qualità tecnica, bensì dal punto di vista delle intenzioni, e mettendo a confronto ciò che era e ciò che è ora, il primo pensiero che salta alla mente è: quand’è che The Walking Dead è diventato lo spin-off di The Walking Dead? Le situazioni, i dialoghi, gli anni Ottanta, le scene di nudo e sesso necrofilo a caso, tutto quanto fa pensare ad un economico spin-off ricavato dalla costola della grande serie madre, un tempo capace di collezionare milionate di spettatori andando spesso e volentieri in doppia cifra e adesso ridotta a trasmettere Young Hercules ai tempi del Coronavirus.
La costruzione della tensione in sé non è male, si avverte più che altro una sensazione di claustrofobia dovuta in parte alla poca illuminazione e all’incapacità di orientarsi da parte dello spettatore all’interno di questi stretti cunicoli, ma la totale mancanza di incertezza nei confronti della vita dei nostri protagonisti – e anche un po’ di mancanza di interesse, ma queste sono altre questioni – rende il tutto tremendamente estenuante. In primis proprio per quello che doveva essere il punto forte della sequenza: buio e confusione. Lo spettatore non capisce nulla e in più sa già che a spuntarla saranno i buoni. E con questo includiamo anche tutti i personaggi al momento sotto tonnellate di detriti, certamente vivi e probabilmente al centro di una qualche quest secondaria nel prossimo episodio. Insomma, non esattamente il miglioramento che ci si augurava arrivasse col nuovo anno.
Ed è un vero peccato, perché Alpha, un cattivo effettivamente cattivo, inizialmente personaggio fastidioso e successivamente ancora più fastidioso – stavolta nel modo giusto – poteva forse aspirare a qualcosa di più che una sveltina tra villain (Negan è l’unico personaggio che ancora smuove curiosità in chi guarda nonostante la scrittura altalenante degli ultimi due anni, ma resta pur sempre culo all’aria). Lo spettatore prova fastidio ad ogni sua battuta, un po’ per la voce e la cadenza a cantilena dell’attrice e un po’ perché effettivamente il character si lascia odiare in tutto e per tutto; e questo è perfetto, perché da che mondo e mondo quando si guarda un cattivo televisivo bisogna sentirsi arrabbiati così da identificarsi coi buoni.
Ma d’altronde The Walking Dead ha sempre avuto un particolare talento per quanto riguarda il generare odio nello spettatore. Questa era una vittoria facile.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Alpha cattivo effettivamente cattivo
  • Arrapamento tra villain
  • Belli i Goonies
  • Rocce di cartone
  • Non muore più nessuno
  • I ciccioni restano sempre incastrati
  • Limonare con una maschera di pelle umana
  • Carol

 

Nella scorsa recensione dicevamo: “difficile fare peggio”, e in effetti così è stato. Non si scende e non si sale e, in assenza di un BOOM Them All, ci limitiamo ad appicciarli tutti.

 

The World Before 10×08 3.21 milioni – 1.0 rating
Squeeze 10×09 3.52 milioni – 1.2 rating

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

1 Comment

  1. Questa serie, che era partita benino nonostante qualche passo falso, tipo quasi l’intera seconda stagione, sta schifeggiando vieppiù, per dirla con Paolo Hendel. Va declinando verso il grottesco (nel senso di ridicolo) e verso il noioso come forse solo Lost aveva fatto in precedenza. L’unica serie che mentre la guardavo mi sono scordato che la stavo seguendo, per ricordarmene solo mesi dopo: “ah già Walking Dead, aspetta ma io stavo guardando la sesta stagione…”.

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