La Casa De Papel 4×05 – 5 Minutos AntesTEMPO DI LETTURA 4 min

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Superata ormai la metà di questo nuovo ciclo di episodi, La Casa De Papel decide finalmente di iniziare a smuovere in maniera consistente le acque, portando in auge un po’ di quella vena action che è considerevolmente mancata nelle prime puntate. Purtroppo però, il tutto viene fatto tenendo fede alle instillate caratteristiche trash di cui lo show è ormai sano portatore.
All’interno del Banco de España vi è un pazzo psicopatico in libertà, una mossa che da sola avrebbe potuto sconvolgere tutti gli equilibri e dar vita ad una caccia all’uomo serrata che, proposta nel modo giusto, finalmente avrebbe portato la trama a distaccarsi dai risvolti da soap opera mostrati finora e creare qualcosa che potesse assomigliare ad un po’ di pathos. Come spesso accade, però, la realtà supera la fantasia e La Casa De Papel dà ulteriore prova di un livello di narrazione ai limiti del grossolano.
Dopo episodi messi in scena con un mix di elementi presi tra Sanremo e le migliori telenovelas messicane, “5 Minutos Antes” decide di presentare la sua personalissima versione di un Terminator dei poveri, con un risultato quasi surreale. E dire che i presupposti di come l’intera sequenza finale era stata presentata potevano far ben sperare. Usare il metodo dei “5 minuti prima” in situazioni del genere, infatti, giova spesso alla narrazione che, in momenti di supposta alta tensione, divide la scena equamente tra i suoi protagonisti seguendoli nel momento fatidico. I 5 minuti divisi presentati in questo caso, però, si ritrovano anch’essi ad assumere contorni che spaziano dall’ormai solito angolo soap, portato avanti dalla nuova love story tra Nairobi e Bogota, e l’angolo grottesco con due improbabili Denver e Rio con tanto di caschetto militare sulle tracce di Gandìa.
E proprio la guardia del corpo del Governatore si mette in primo piano tra le ultime opportunità sprecate. Già nella scorsa recensione si era sottolineato come l’esagerazione di situazioni e comportamenti dell’agente di scorta avesse esasperato all’inverosimile sia il character che le situazioni a lui annesse. Dalle scene con Tokyo come ostaggio a quelle finali dedicate alla mission impossible, la storia che viene messa in scena non fa altro che dare vita ad un insieme di momenti esagitati, difficili da prendere sul serio.
E dire che, sin dall’inizio, l’episodio era anche migliorato per quanto riguarda il cambio di scena dei flashback. Messo momentaneamente da parte un Berlino in qualità di Grillo Parlante, il passo indietro fino al primo raduno della banda era apparso molto più facile da digerire rispetto ai flashback del matrimonio. L’introduzione del nuovo personaggio Julia/Manila nella veste di improvvisa infiltrata è sicuramente un plus di cui non sembrava esserci bisogno, ma si può dire che almeno questa scelta abbia dato un senso alle numerose inquadrature soffermatesi su di lei nel corso degli episodi che sapevano tanto di promessa per eventi futuri. Scongiurato quindi un suo coinvolgimento prettamente amoroso con qualcuno della banda, la nuova posizione sa quasi di scampato pericolo riguardo una riproposizione stile Denver/Stoccolma. In più, se la stessa riuscisse a mettere definitivamente fuori uso un Arturito alla completa deriva (anche morale), Manila potrebbe facilmente conquistare punti anche agli occhi del pubblico.
Infine, non si possono non spendere due parole su Nairobi. Uno dei personaggi che sin dall’inizio si è dimostrato tra i più intraprendenti e capaci di calamitare l’attenzione che, per forza di cose, in questa parte di stagione è stata messa da parte. Recuperate le forze da un’operazione ai polmoni (praticata da un’equipe altamente improbabile) alla stessa velocità con la quale funzionano i fagioli di Balzar, la donna ha anche avuto modo di unirsi alla squadra delle coppie con Bogotà prima di finire nuovamente nelle grinfie di Gandìa. La sua storyline per ora risulta essere troppo passiva, discostandosi dal character e, considerando il caos che dilaga tra la banda, questo la fa ben rimpiangere.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • “5 minutos antes”: sulla carta una dinamica modalità narrativa 
  • Arriva un po’ di action… 
  • Flashback di stagioni passate che reggono meglio di quelli incentrati sul matrimonio 
  • Gandìa personaggio con potenziale totalmente sprecato
  • …ma si tramuta in puro trash 
  • La svolta di Arturito: da macchietta comica a maniaco sessuale? 
  • Personaggi continuamente esasperati nei dialoghi e nei comportamenti

 

Abbiamo voluto l’action e ora ce lo teniamo. Anche se è a questi livelli.

 

Suspiros De España 4×04 ND milioni – ND rating
5 Minutos Antes 4×05 ND milioni – ND rating

 

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

2 Comments

  1. Ma cosa diavolo vuole rappresentare il fatto che l’infiltrato abbia cambiato sesso da uomo a donna??? A parte il fatto che l’attrice non è certo un trans, ma, comunque, mi chiedo solo il perchè? Cosa aggiunge alla serie? Forse pensavano di ingraziarsi la comunità lgbt? Sono diventati davvero grotteschi…

  2. Ciao Fabrizio, credo proprio che tu abbia centrato il punto. Un’aggiunta fatta solo perché ormai “si usa” mettere in scena quante più minoranze possibili e ovviamente qui lo hanno fatto alla loro maniera: buttata in mezzo senza alcun senso.

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