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Mrs. America ha un cast egregio, quasi esagerato: Cate Blanchett, Rose Byrne, Uzo Aduba, Elizabeth Banks, Margo Martindale, John Slattery, Tracey Ullman, Sarah Paulson.
Come se non bastassero questi nomi altisonanti, in questo episodio viene introdotto Marc Fasteau, interpretato da Adam Brody, con Bobby Cannavale guest star nel ruolo del presentatore tv. Chapeau.
La sensazione è che Cate Blanchett sia nata per interpretare questo ruolo, una performance attoriale da Emmy, che tramite una mimica facciale spesso esasperata è riuscita a dare vita ad un personaggio complesso e dai mille volti, non così scontato come potrebbe sembrare a un primo sguardo superficiale.
Non è da meno Margo Martindale, la quale nonostante uno screen time ridotto, riesce egregiamente a interpretare Bella Abzug, leader dietro le quinte di un movimento più variegato che mai, che è molto lontano dall’essere unito: lo show racconta di questi contrasti, senza scadere nel buonismo del grande movimento per i diritti delle donne dove tutte si adorano, per una vena realistica che è sicuramente un bene per la veridicità della narrazione.
Infatti le tante divisioni all’interno del movimento femminista stanno emergendo episodio dopo episodio, con diverse contrapposizioni tra eterosessuali, lesbiche, femministe bianche e femministe di colore, tanto che queste si distaccano creando una propria organizzazione autonoma già nella puntata precedente, dove era anche emersa l’avversione di Betty per il movimento omosessuale, definito dalla stessa minaccia lavanda.
Il titolo di questo quinto appuntamento deriva da una dibattito televisivo tra coppie, dove i contrasti tra Fred e Phyllis sono emersi ulteriormente, per una donna che sembra profondamente divisa tra le proprie aspirazioni professionali e il suo ruolo di madre e moglie, enfatizzato dalla sua leadership del comitato No ERA. La signora Schlafly, donna repubblicana e conservatrice, in apparenza monolitica nella sua battaglia per bloccare l’Equal Rights Amendment, in realtà soffre in prima persona la diffusa discriminazione di genere, della quale sembra accorgersi lei stessa, anche se da piccoli episodi, senza dimenticare le resistenze del coniuge circa la sua carriera.
Un personaggio molto sfaccettato, che dimostra tutta la propria arretratezza mentale, benché dotata di una spiccata intelligenza, nelle scena con il figlio John, il quale viene intimato di rinunciare alla propria natura, evidentemente omosessuale, situazione non accettabile per la rispettabile famiglia dell’Illinois di cui il ragazzo fa parte. Un momento intenso, che sicuramente farà discutere, ma necessario per comprende il bigottismo presente all’epoca, attualmente purtroppo non superato, in certi ambienti repubblicani statunitensi.
La ricostruzione storica dell’epoca continua a essere il punto di forza della serie creata da Davhil Waller, per un prodotto evidentemente ben scritto e che può vantare di un comparto tecnico veramente notevole, frutto di un budget importante che è stato senza dubbio ben speso.
In una panorama televisivo dove i prodotti seriali hanno raggiunto ormai un numero impressionante, sono proprio serie come Mrs, America che riescono a fare la differenza, facendosi notare in un’ offerta ormai sconfinata, dove anche scegliere cosa guardare risulta un’impresa.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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L’ennesimo ottimo episodio per la serie di casa Hulu, che si conferma un prodotto seriale di altissima qualità, tra le serie più belle di questo travagliato 2020.
La valutazione della puntata non può che essere molto alta, anche se la sensazione è che manchi ancora qualcosa per raggiungere il massimo dei voti. Non ci resta che aspettare e continuare la visione dello show.
Betty 1×04 | ND milioni – ND rating |
Phyllis & Fred & Brenda & Marc 1×05 | ND milioni – ND rating |
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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.