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Brooklyn Nine-Nine 8×02 – The Lake HouseTEMPO DI LETTURA 4 min

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Recensione Brooklyn Nine Nine 8x02Dopo una premiere come “The Good Ones“, dai toni decisamente più cupi del solito, occorreva un secondo episodio maggiormente disimpegnato per riportare un po’ di leggerezza alla narrazione.
Sebbene “The Lake House” ruoti attorno alla triste separazione tra Raymond e Kevin, l’episodio riesce comunque nell’intento di alleggerire quel senso di malinconia generale che avvolgeva il precedente episodio, il tutto grazie all’ennesimo piano strampalato di Jake, questa volta ispirato alle immortali gesta di Lindsay Lohan in Genitori In Trappola.

WELCOME TO THE LAKE HOUSE


L’accenno alla separazione di Raymond e Kevin, giunto proprio sul finale dello scorso episodio, aveva prevedibilmente introdotto quello che poi sarebbe stato il motore trainante di questa puntata. Ispirato al film per famiglie Genitori In Trappola, “The Lake House” cerca così di affrontare un evento sicuramente infausto per qualsiasi fan di Brooklyn Nine-Nine nel miglior modo possibile: attraverso uno degli elaborati piani (idioti) di Peralta.
Come Rosa ci tiene a ricordare, le uscite di gruppo al di fuori del distretto non portano nient’altro che guai, e questa visita alla Lake House non fa eccezione. La separazione di Holt e Kevin vuole mostrare allo spettatore che anche le coppie più affiatate possono arrivare ad un punto di rottura, e che l’arrivo di una pandemia globale di certo non aiuta in questo senso. Le dinamiche cambiano, l’atmosfera si fa più tesa, e una volta appurato che Jake è la mente dietro la ben poco efficace Parent Trap, la situazione si inasprisce su ogni fronte.
Il tentativo di Peralta di far tornare insieme i suoi due papà, grazie ad un magico picnic riparatore in mezzo al bosco, finisce col fallire miseramente, lasciando comunque allo spettatore, e questo soprattutto grazie alle interpretazioni dei due attori, una speranza circa una possibile riconciliazione della coppia. Certamente questa storyline ci accompagnerà per tutto la stagione, soprattutto tenendo conto dell’importanza che questa coppia ha per lo spettatore, e per il momento rappresenta, insieme alla diffidenza di Rosa nei confronti delle forze di polizia, l’elemento trainante di questa seconda stagione.
Si tratta di un Brooklyn Nine-Nine che, a sorpresa, decide di impostare la sua ultima stagione verso toni più solenni, inquadrando come problema principale la lotta ad un sistema che preferisce nascondere la spazzatura sotto al tappeto piuttosto che affrontare la realtà dei fatti e acuendo il dramma grazie alla crisi di coppia di Raymond e Kevin. Una scelta molto coraggiosa che per il momento si sta rivelando del tutto vincente.

QUESTIONI IRRISOLTE


Come è accaduto per il primo episodio di questa ottava stagione, anche questo secondo appuntamento si conclude con una questione aperta, ancora irrisolta. La narrazione intrapresa in questo ultimo arco narrativo si è discostato fin da subito da ciò a cui la serie aveva abituato lo spettatore, puntando su uno sviluppo più orizzontale che probabilmente contraddistinguerà il resto della stagione. Trattandosi della fine di un ciclo durato otto anni, è comprensibile come gli autori vogliano lasciare un bel ricordo, e per ora, nonostante ben poco sia stato svelato, le intenzioni sembrano essere le migliori.
La serie trova la sua conclusione in un momento storico molto diverso rispetto al suo esordio nel 2013, nel quale è molto più difficile “vendere” una storia su un gruppo di poliziotti, a prescindere da quanto quest’ultima possa essere inclusiva dal punto di vista della diversità. Ad ogni modo lo show sembra realmente intenzionato ad offrire al suo pubblico un’occasione per riflettere sulla crescita personale dell’individuo e sul cambiamento di prospettiva anche nei confronti di un sistema di valori oramai consolidato; una direzione quantomeno inaspettata che sicuramente farà contenti tutti i fan di lunga data dello show, desiderosi di assistere ad un finale in grado di rendere giustizia ad uno show che, a prescindere da tutto, è già un punto di riferimento del genere comedy.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La casa intitolata a Kirsopp Lake
  • Jake Peralta come Lindsey Lohan
  • Kevin che si arrapa quando vede Holt in calzoncini
  • So you made your point, I’m a trash man who only knows trash birds
  • Le storyline secondarie delle coppie Amy/Charles e Rosa/Scully sono un po’ fiacche

Un secondo episodio più leggero che si concentra su una delle questioni, la separazione tra Raymond e Kevin, che probabilmente troverà una conclusione più avanti nel corso della stagione. Nel complesso un secondo atto molto positivo che fa sperare bene circa l’andamento di questa ultima stagione.

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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