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“First. As mortals are the God-spawn of the Earth, so witches are the Hell-spawn. They share a common home and destiny.
Second. Not only may witch-kind lay with, love with and live amongst the mortals, it is their sacred prerogative.
Third. As Lilith was the mother of demons, so all witches must be revered as the matriarchs of the Church of Night.
Fourth. Magic is the Dark Lord’s gift to witches. It can and should be used for pleasure, for gain and to satiate the senses.
And fifth. Only the true union of mortals and their witch brethren will bring the Era of the Morningstar.”
Second. Not only may witch-kind lay with, love with and live amongst the mortals, it is their sacred prerogative.
Third. As Lilith was the mother of demons, so all witches must be revered as the matriarchs of the Church of Night.
Fourth. Magic is the Dark Lord’s gift to witches. It can and should be used for pleasure, for gain and to satiate the senses.
And fifth. Only the true union of mortals and their witch brethren will bring the Era of the Morningstar.”
Dopo un inizio di questa seconda parte traballante, insicuro e condito con episodi di dubbio gusto, finalmente Chilling Adventures Of Sabrina torna ad essere quella serie tv che si è fatta apprezzare sul finire del 2018. Una serie dall’animo teen, ovviamente, ma che cela nei suoi risvolti di puro drama il motivo per cui continuare a seguirla: il pubblico non è calamitato dai continui risvolti amorosi tra Harvey, Sabrina ecc… (o meglio, questo può essere catalogato come guilty pleasure, nulla di più), ma cerca intrattenimento, sviluppi di trama. Ma soprattutto cerca di evitare l’attendismo che, purtroppo, sembrava essere diventato parte integrale della serie Netflix.
La partenza è come di consueto molto lenta, ma trova ben presto modo di divincolarsi dalle catene che sembravano tener bloccata Sabrina: la trama decide non solo di utilizzare come trampolino di lancio l’ormai imminente matrimonio di Zelda con Padre Blackwood, ma anche di sfruttare la storia riguardante la morte dei genitori di Sabrina per movimentare ulteriormente la satanica celebrazione.
L’arrivo dell’Antipapa, grande amico del padre di Sabrina, e la rivelazione riguardante la riforma che quest’ultimo voleva sottoporgli sono elementi che gettano ulteriore mistero attorno ad una figura, quella di Padre Blackwood, che si fatica ad incasellare. Specialmente se si tiene in considerazione che ancor più complicato risulta poter comprendere chi tra Faustuts e Lilith rappresenti per Sabrina il pericolo più incombente e malvagio.
Se la giovane strega si trova però impossibilitata nel poter trovare appoggio sulla propria famiglia, in soccorso arriva l’abile stregone Nick Scratch che si sta ritagliando, meritatamente, il giusto spazio nella storia: dopo un’entrata in sordina nel cuore di Sabrina (complice un trattamento sicuramente non gentile da parte di quest’ultima nei confronti di Harvey), Nick sta ricevendo tempo e spazio per potersi calare sia all’interno delle micronarrazioni riguardanti la vita della giovane strega, sia nella trama generale (come in questo episodio, per esempio).
Questo sedicesimo capitolo concede maggiore focus attorno alla già discussa figura di Lilith: la tematica del matrimonio e del differente modo di intenderlo che vige nel mondo umano rispetto a quello magico sono elementi utili per sottolineare un certo sentimentalismo ed attaccamento “terreno” che l’ammaliante ma pur sempre letale Lilith sembra possedere; un salvaguardare l’umano che si è rivelato essere un dolce amante, qualcosa di totalmente diverso rispetto a quello a cui era abituata.
La puntata dedica anche maggiore spazio alle fantomatiche “spalle”, ossia a quei personaggi che volenti o nolenti si ritrovano sempre e comunque a ricoprire un ruolo secondario: Prudence ed Hilda riescono ad avere il loro momento e dimostrano (allo spettatore, ma anche a loro stesse) di valere molto di più rispetto a quanto ci si poteva attendere.
Discorso a parte, invece, deve essere fatto per Ambrose Spellman, fantoccio utilizzato da non si sa bene quale entità (Padre Blackwood sembrerebbe essere la scelta più facile, ma anche quella più ovvia) per uccidere l’Antipapa. Per ora il buon cugino di Sabrina appare tutto fuorché di qualche interesse. Non tanto per la trama generale (sarà interessante scoprire chi e perché ha soggiogato Ambrose per uccidere Sua Maleficenza), quanto per la completa assenza di una vera e propria caratterizzazione. Basti far menzione della sua teatrale malinconia per la dipartita (senza prove) di Luke, quando da diversi episodi a questa parte l’unico interesse sentimentale mostrato in scena da parte sua è sempre stato indirizzato verso Prudence. Ma, insomma, diciamo che questionare di problematiche amorose con gente poliamorosa non ha alcun senso. Tanto vale prendere per buono ciò che viene mostrato e non discutere troppo.
E infatti, per una volta che la puntata non lascia lo spettatore con l’amaro in bocca, c’è di che essere felici.
La partenza è come di consueto molto lenta, ma trova ben presto modo di divincolarsi dalle catene che sembravano tener bloccata Sabrina: la trama decide non solo di utilizzare come trampolino di lancio l’ormai imminente matrimonio di Zelda con Padre Blackwood, ma anche di sfruttare la storia riguardante la morte dei genitori di Sabrina per movimentare ulteriormente la satanica celebrazione.
L’arrivo dell’Antipapa, grande amico del padre di Sabrina, e la rivelazione riguardante la riforma che quest’ultimo voleva sottoporgli sono elementi che gettano ulteriore mistero attorno ad una figura, quella di Padre Blackwood, che si fatica ad incasellare. Specialmente se si tiene in considerazione che ancor più complicato risulta poter comprendere chi tra Faustuts e Lilith rappresenti per Sabrina il pericolo più incombente e malvagio.
Se la giovane strega si trova però impossibilitata nel poter trovare appoggio sulla propria famiglia, in soccorso arriva l’abile stregone Nick Scratch che si sta ritagliando, meritatamente, il giusto spazio nella storia: dopo un’entrata in sordina nel cuore di Sabrina (complice un trattamento sicuramente non gentile da parte di quest’ultima nei confronti di Harvey), Nick sta ricevendo tempo e spazio per potersi calare sia all’interno delle micronarrazioni riguardanti la vita della giovane strega, sia nella trama generale (come in questo episodio, per esempio).
Questo sedicesimo capitolo concede maggiore focus attorno alla già discussa figura di Lilith: la tematica del matrimonio e del differente modo di intenderlo che vige nel mondo umano rispetto a quello magico sono elementi utili per sottolineare un certo sentimentalismo ed attaccamento “terreno” che l’ammaliante ma pur sempre letale Lilith sembra possedere; un salvaguardare l’umano che si è rivelato essere un dolce amante, qualcosa di totalmente diverso rispetto a quello a cui era abituata.
La puntata dedica anche maggiore spazio alle fantomatiche “spalle”, ossia a quei personaggi che volenti o nolenti si ritrovano sempre e comunque a ricoprire un ruolo secondario: Prudence ed Hilda riescono ad avere il loro momento e dimostrano (allo spettatore, ma anche a loro stesse) di valere molto di più rispetto a quanto ci si poteva attendere.
Discorso a parte, invece, deve essere fatto per Ambrose Spellman, fantoccio utilizzato da non si sa bene quale entità (Padre Blackwood sembrerebbe essere la scelta più facile, ma anche quella più ovvia) per uccidere l’Antipapa. Per ora il buon cugino di Sabrina appare tutto fuorché di qualche interesse. Non tanto per la trama generale (sarà interessante scoprire chi e perché ha soggiogato Ambrose per uccidere Sua Maleficenza), quanto per la completa assenza di una vera e propria caratterizzazione. Basti far menzione della sua teatrale malinconia per la dipartita (senza prove) di Luke, quando da diversi episodi a questa parte l’unico interesse sentimentale mostrato in scena da parte sua è sempre stato indirizzato verso Prudence. Ma, insomma, diciamo che questionare di problematiche amorose con gente poliamorosa non ha alcun senso. Tanto vale prendere per buono ciò che viene mostrato e non discutere troppo.
E infatti, per una volta che la puntata non lascia lo spettatore con l’amaro in bocca, c’è di che essere felici.
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Anche un orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno.
Chapter Fifteen: Doctor Cerberus’s House of Horror 1×15 | ND milioni – ND rating |
Chapter Sixteen: Blackwood 1×16 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.