La Casa De Papel 3×07 – Pequenas VacacionesTEMPO DI LETTURA 4 min

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Professore: “Que estoy faltando el respeto al atraco. Mi hermano podìa mezclar una relaciòn con todo esto, yo no. Me resulta imposible, no puedo. Yo soy un ajedrecista. Bobby Fisher jamàs se hubiera enfrentado con Spassky con su novia al lado.”

Non poteva che mancare lui. Proprio quando le cose sembravano volgersi al meglio ed il lieto fine era dietro l’angolo, ci voleva la mina vagante che rimettesse tutto in discussione e mettesse i bastoni tra le ruote alla Banda. Si sta parlando ovviamente di Arturito, la cui entrata in scena dentro la banca lo rivela in un gesto atletico di rara bellezza che neanche Fiona May ai bei tempi. Che sia merito dell’attore Enrique Arce o (più probabilmente) del suo stuntman non è dato sapere, fatto sta che il ritorno del personaggio più odioso di tutta la serie arriva in un momento preciso della narrazione.
Liberato Rio e mancando ancora ben due puntate al finale di stagione, ci si chiedeva che cosa avrebbe tirato fuori dal cappello il buon Alex Piña per far andare avanti la storia, considerando che l’obiettivo della banda è stato raggiunto.
Il plot twist del “ritorno a casa dell’eroe di Madrid” dimostra come, in realtà, tutto possa essere ancora riscritto, anche se ci si sarebbe aspettato qualcosa di più sconvolgente. Infatti va benissimo il ritorno di Arturito che, da mina vagante dello show potrebbe creare non pochi problemi alla Banda, ma va detto anche che questo significa inevitabili scene in stile “soapish” (come se già quelle tra il Professore e Lisbona non fossero abbastanza) ed un rallentamento ulteriore delle storylines principali con momenti humour fuori luogo tra lui, Monica e Denver. E a proposito di Monica: non è un po’ troppo telefonato (e insensatamente pericoloso) mandare proprio lei a controllare Arturito dopo tutto quello che c’è stato fra loro e sapendo quanto questa sia facilmente manipolabile?
C’è da dire che momenti puramente soapish si susseguono un po’ in tutto l’episodio, quelli tra il Professore e Lisbona sono i più evidenti ma sarebbero da menzionare anche quelli tra Rio e Tokyo, che dimostrano come un po’ tutti i membri della banda siano in parte schizofrenici nei loro atteggiamenti e pericolosamente inconsapevoli della situazione che hanno attorno a loro. È evidente che si tratta solo di piccoli escamotage per portare avanti una trama che, altrimenti, sarebbe già conclusa (soprattutto considerando che è già stata annunciata una quarta stagione, e quindi si presuppone che i loro guai non finiranno con il prossimo episodio), anche se questo significa un ritmo più rallentato e fin troppo artificioso, di cui si salvano giusto gli intermezzi soft-porn da parte delle due coppie principali dello show (Rio-Tokyo e Professore-Lisbona) che hanno il duplice obiettivo di compiacere il pubblico (soprattutto maschile) e smorzare la tensione con gag create appositamente (l’agente Antoñanzas!).
Al di là di questo però si avverte bene come tutto si stia un po’ trascinando su sé stesso, e non aiuta il “manierismo” e la “megalomania” che Netflix ha introdotto per tutta questa terza stagione. Tant’è che gli unici personaggi veramente credibili di tutto l’episodio, alla fine, risultano essere i villain, ossia le forze dell’ordine ed in particolare l’agente Alicia Serra (Najma Nimri), qui finalmente senza freno inibitore e capace di tirare fuori tutta la sua cattiveria.
Allo stesso modo, dalla parte dei “buoni” viene finalmente reso un po’ più tridimensionale (ma sempre troppo poco, come se gli autori lo tenessero con il freno a mano tirato) il personaggio di Marsiglia (Luka Peros). Dopo sei puntate di quasi-anonimato, mostra un lato inedito del suo carattere (“asesino animalista“) e rivela un particolare del suo background: si spera che nel prossimo episodio riesca anche a ritagliarsi un ruolo maggiore, giusto per non venire ricordato solo come “il rider della Banda”.
Per il resto niente di nuovo sul fronte della Banca, con il solito piano di fuga (ormai comprensibile a chiunque) che procede imperterrito. A questo punto resta da vedere che cosa succederà nel season finale e quale sarà l’ulteriore controffensiva dei “villain”, anche se già in questo episodio (tra taglie per le informazioni, droni-inseguitori e militari schierati lungo tutta l’Andalusìa) si è visto già tanta roba, e soprattutto è stato creato un buon cliffhanger per lo spettatore che non vedrà l’ora di proseguire con la visione.

Lisbona: “Yo no soy la novia de nade. Yo estoy aqui porque conozco a la policìa mucho mejor què tu, y mucho mejor que nadie en esta banda.”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La banda finalmente riunita
  • Gesto atletico di Arturito che Fiona May levate…
  • Scene soft-porn (ovvero: “che ce tocca fà per la riuscita del piano!”)
  • L’agente Antoñanzas
  • Marsiglia, “el asesino animalista”
  • Controffensiva dei “cattivi” e cliffhanger finale
  • …anche se rimane il personaggio più odioso di tutta la serie!
  • Con tutti i membri della banda disponibili proprio Monica per controllare Arturito? Nanni Moretti docet!
  • Momenti altamente soapish
  • Generale lentezza e pesantezza non necessaria dei dialoghi

 

Episodio di raccordo che fa leva unicamente sul guilty pleasure e il fan-service puro. Certamente lo spettatore non si annoia, ma l’artificiosità del tutto si avverte moltissimo. Poi, come se non bastasse, è tornato Arturito!

 

Todo Pareciò Insignificante 3×06 ND milioni – ND rating
Pequenas Vacaciones 3×07 ND milioni – ND rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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