Comunicazione di servizio
Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Federico, Fabrizio e Valerio) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa settima stagione di Fear The Walking Dead. Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione.
DOVE ERAVAMO RIMASTI
Valerio: In generale, come giudicate l’episodio? Ormai assuefatti dal grado di assurdità avete apprezzato la dimensione più lineare, oppure vi siete persi nell’insieme di giochi acustici che regnano in gran parte di “Follow Me”?
Fabrizio: Perfettamente in linea con le misere aspettative che avevo, anzi forse addirittura peggio. Giunti a questo punto della storia, tra l’altro in una puntata che è una mid season premiere, l’importanza di mostrare al pubblico un episodio filler pieno d’introspezione qualcuno deve proprio spiegarmela. I giochi acustici invece li ho trovati molto fastidiosi. Poi vabbè, cornamuse a caso.
Federico: Mi ha fatto per lo più schifo. È l’ennesimo episodio dove viene creato un personaggio da zero che catalizza su di sé tutte le attenzioni prima di perire in malo modo per salvare un qualche protagonista. E lo dico da sostenitore numero uno di Alicia.
Valerio: Paul aveva del potenziale? Poteva essere un nuovo bel personaggio da inserire oppure la sua comparsa è stata onorata il più possibile grazie al suo sacrificio finale?
Fabrizio: No. E se possibile, il suo sacrificio rende il tutto ancora più inutile. Un tentativo maldestro per strappare una lacrima allo spettatore, ma anche un tentativo più che riuscito in termini di ore di vita rubate al suo pubblico.
Federico: Non so bene chi sia Paul ma se parli di quello che sembra un Victor più vecchio, sordo e che suona la cornamusa allora ti posso dire che no: non aveva potenziale. Il che non vuol dire che gli altri protagonisti o comprimari ce l’abbiano, però Paul è un ottimo pezzo di carne da macinare per un filler inutile come questo.
LA CORNAMUSA
Valerio: Veniamo al sacrificio di Paul. Parlatene pure liberamente.
Fabrizio: Pur vivendo in Scozia da anni ed amando il suono delle cornamuse fin dal primo mattino, ho trovato questa scelta completamente assurda. C’erano milioni di strumenti meno improbabili da poter suonare e che sicuramente avrebbero reso la scena meno ridicola di quanto invece appaia alla fine. Avrei optato per un flauto traverso.
Federico: La cornamusa è l’unica cosa che mi è piaciuta. Fossi stato in quello che l’ha ucciso lo avrei prima lasciato finire di suonare e poi lo avrei giustiziato, in fin dei conti quando ti ricapita di ascoltare uno che suona la cornamusa così bene nel mezzo di un’apocalisse zombie?
Valerio: La musica, lo stereo, la cornamusa, tutte variazioni sul tema (visto che si parla di musica) di tematiche random che capitano ogni tanto, tipo la ormai famosissima birra?
Fabrizio: Credevo che la tematica ricorrente di questo show fosse il disgusto.
Federico: Avrei preferito un ritorno alla famosissima birra…
LA VAGHEZZA COME OBIETTIVO ULTIMO
Valerio: Non avete notato anche voi come verso il finale di episodio, questa volta più che mai, non vi sia una linea di trama specifica? È tutto lasciato molto al caso ma soprattutto verso una gran vaghezza. Può essere un buon segno verso la diminuzione di discutibili artifizi narrativi? Oppure sarà uno schifo ancora peggio?
Fabrizio: Questo era chiaramente un episodio filler creato appositamente per allungare il brodo, quindi il fatto che sia molto aperto non fa altro che confermare la sua completa inutilità. Non occorre vi sia una trama ad aspettare Alicia al termine dell’episodio, tanto si comincia – forse – settimana prossima. A meno che non ci sia un altro episodio filler ad attenderci.
Federico: Per me è un chiaro segnale che non esiste una trama. Ragioniamo un attimo in maniera oggettiva: perché non si può lasciare in pace Victor e migrare altrove, magari in una zona appetibile dove non ci siano radiazioni e zombie radioattivi? Perché questo sarebbe un comportamento razionale, invece qui sembra che il posto dove sono finiti i protagonisti sia una specie di El Dorado da proteggere e conquistare quando invece secondo me è uno dei posti peggiori d’America.
Valerio: Come faceva Paul a sentire sempre Alicia che sussurrava “Padre” nel sonno? La osservava costantemente?
Fabrizio: Per un attimo ho ipotizzato si trattasse di un suo superpotere. Il Daredevil sordo in pratica. Poi però mi è sembrata un’ipotesi fin troppo plausibile per gli standard dello show e l’ho abbandonata. Quindi rispondo con un più probabile: “perché gli autori sono dei cani”. Senza offesa per i cani.
Federico: È uno di quei classici stalker che guarda le ragazze mentre dormono fissandole le labbra.
Valerio: Perché Alicia continua ad andare in giro con la febbre?
Fabrizio: Perché no? Potrebbe chiederti lei durante una delle sue innumerevoli allucinazioni.
Federico: Gran bella domanda. Te ne faccio un’altra: ma quindi sta per diventare uno zombie oppure no? Perché potrebbe trattarsi della più lenta trasformazione di sempre in questo caso.
Valerio: Che è quella scena alla fine?
Fabrizio: Allora, visivamente, e questo discorso vale anche per la cold opening, l’ho apprezzata molto. Non ricordo esattamente con chi stiamo avendo a che fare in termini di villain. Anche perché in realtà non mi importa nulla di questa serie tv e quindi non mi ricordo una fava, ma una cosa posso dirla. Spero che quell’orda faccia una strage e che la serie si concluda con la morte di tutti i personaggi della serie. Magari durante un’altra esplosione nucleare. Vi prometto che se finisce così vado a mettergli 10 su IMDb.
Federico: Ma soprattutto: chi sono quei due tizi che ora sembrano i nuovi villain? Mi son dimenticato davvero così tante cose rispetto alla prima parte della stagione?
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Ci risiamo, quei 45 minuti settimanali che il nostro cervello gentilmente sempre rimuove sono tornati a farci compagnia. A quanto pare si vorranno riunire i personaggi cercando di evitare tante sottotrame e divagazioni, quindi si può ben sperare. Ma un tizio è stato ucciso di spalle mentre suonava l'”Inno Alla Gioia” di Beethoven con una cornamusa, quindi forse ci sarà ancora da aspettarsi la qualunque.
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.