History Of The World: Part II 1×02 – IITEMPO DI LETTURA 5 min

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History Of The World: Part II 1x02 Recensione

“To get where he has gotten — to have secured a place in the comedy pantheon and to have won the show-business quadruple crown known as the EGOT (Emmy, Grammy, Oscar, Tony) — Brooks, of course, had to be funny and inventive […] But he had an obvious neediness, too, as most comedians do — a part of himself that craves approval and bristles at the mildest rejection. The end result is a dynamic that compelled Brooks, even in success, to keep throwing everything he had at his audiences, sometimes to his own detriment.” (Dave Itzkoff, The New York Times)

Nel 2019, il quotidiano The New York Times pubblicò una recensione del libro “Funny Man: Mel Brooks”, ossia la biografia del celebre comico a opera dello storico irlandese Patrick McGilligan. All’interno dell’articolo, questo passaggio è quello più rappresentativo dello stile e della carriera di Brooks: un comico di enorme talento e di enorme successo, ma le cui produzioni hanno spesso presentato il medesimo difetto. Lo stile comico di Brooks, infatti, prevede la successione di molte sequenze comiche, tutte caratterizzate da un tono comico diretto, satirico e spesso anche piuttosto crudo. Prodotti di questo tipo, dunque, sono spesso soggetti a una certa variabilità, in termini di risultati. Molte sequenze sono ben congegnate, ben riuscite e – in ultima istanza – divertenti. Altre, al contrario, non riescono a centrare l’obiettivo. Come spesso sottolineato dai critici, tutta l’opera di Mel Brooks può riassumersi in una lunga serie di hits or misses (con il numero di hits ovviamente superiore a quello di misses). Di conseguenza, History of The World: Part II non poteva che essere soggetto allo stesso destino. Ogni puntata è composta da una sequenza di scene comiche, alcune molto riuscite, e altre assolutamente dimenticabili.

HIT….


Al netto delle puntualizzazioni espresse in precedenza, il giudizio complessivo sull’episodio è positivo. Ciò scaturisce dalla presenza di alcune sequenze particolarmente ispirate e con riferimenti apprezzabili alle reali vicende storiche e politiche.
In primo luogo, è necessario sottolineare la vicenda della congressista Shirley Chisholm, la prima donna afroamericana a essere eletta nel Congresso degli Stati Uniti. Questa sequenza è stata raccontata con il format della sitcom multicamera anni ’80, con tanto di risate registrate. La scelta si è rivelata particolarmente corretta soprattutto nella scena dell’invito a cena del Presidente Nixon. In particolare, la scena è efficace nel mostrare con naturalezza – senza metterli forzatamente al centro della vicenda – i pregiudizi razziali di Nixon e anche la sua deferenza nei confronti di Henry Kissinger, il suo potente e controverso Segretario di Stato.
Inoltre, in questo episodio era presente anche la continuazione di una delle migliori sequenze del pilot, ossia quella relativa al generale (e futuro Presidente) Ulysses S. Grant e il giovane Robert Todd Lincoln. La rappresentazione della loro missione in West Virginia segue lo stile del classico buddy movie, caratterizzato dalla complicità tra i due protagonisti, qualche battibecco e – cosa più importante – la loro grande capacità di infilarsi in situazioni pericolose senza sapere come uscirne.

….OR MISS


Come sottolineato all’interno della sezione introduttiva, non tutti gli sketch possono considerarsi riusciti nello stesso modo. Al contrario, così come nel pilot, anche in questo episodio è possibile notare una certa varianza – in termini di qualità – tra i vari segmenti che compongono la puntata. Del resto, senza voler sminuire in alcun modo la carriera di un gigante come Mel Brooks, quasi tutti i suoi film erano caratterizzati da degli ottimi inizi nei primi 45 minuti, seguiti poi da una fase centrale meno ispirata.
Nel caso specifico della puntata, non sono presenti scene totalmente non riuscite, come ad esempio le donne delle caverne del pilot. Al tempo stesso, il prologo – ambientato nel giorno del D-Day – aveva una buona base di partenza e un paio di lines apprezzabili, ma è successivamente scaduto a causa di un uso eccessivo della gag del vomito.
Similarmente, le vicende relative a Gesù (Jay Ellis: Mrs. America) e al tradimento di Giuda hanno mostrato una serie di alti e bassi all’interno delle stesse sequenze. Nello specifico, la scena della corruzione da parte dei soldati romani è ben riuscita ed è resa ulteriormente apprezzabile grazie ai vari riferimenti contemporanei sparsi nel corso della gag (come, ad esempio, le sirene). Tuttavia, la seconda sequenza, basata quasi esclusivamente sul feticismo/avversione per i piedi, non era allo stesso livello della precedente.

RIFERIMENTI ED EASTER EGGS


Nel corso del pilot, Mel Brooks ha detto che questo show è stato creato utilizzando solo materiale originale, senza riciclare scene e situazioni della Parte 1. Al tempo stesso, questo progetto televisivo è – nella sua essenza più profonda – un omaggio alla carriera di un gigante della comicità statunitense.
Per questo motivo, all’interno dell’episodio, è stato possibile notare un piccolo riferimento a uno dei più celebri film di Brooks, ossia Blazing Saddles (noto in Italia come “Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco”), con protagonisti Gene Wilder Cleavon Little. La città del West Virginia in cui arrivano Grant e Todd Lincoln, infatti, si chiama Rock Ridge, proprio come nel film del 1974. Non a caso, è possibile notare un cartello con scritto “Rock Ridge, Not That One!” nella scena che mostra l’arrivo in città dei due soldati dell’Unione.
Infine, sono presenti altri piccoli riferimenti all’interno della puntata che rimandano a show o situazioni reali. Ad esempio, lo scherzo operato ai danni di Marco Polo, ossia Khan’d, è un omaggio a Punk’d, uno show di MTV in stile Candid Camera che è andato in onda dal 2003 al 2015.  Nella sequenza della cena a casa Chisholm, invece, lei si definisce “Unbossed and Unafraid”. Si tratta di una citazione al titolo dell’autobiografia della congressista, che è stata recentemente ristampata, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua pubblicazione.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Le sequenze di Shirley Chisholm
  • Richard Nixon a cena
  • Ulysses Grant e Todd Lincoln
  • La citazione a Blazing Saddles
  • Il prologo ambientato nel D-Day
  • La seconda parte del tradimento di Giuda

Come prevedibile, ogni puntata sarà un continuo alternarsi di hits and misses. In questo caso, il mix tra le due categorie ha prodotto una meritata sufficienza.

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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

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