Il quarto episodio de I Leoni di Sicilia sancisce la fine del primo blocco della serie che proseguirà con i successivi quattro episodi dal 1 novembre.
Quest’episodio, dunque, aveva l’importanza narrativa di concludere in qualche modo una parte della storia e di lasciare il pubblico in attesa della seconda metà del racconto. Se da una parte alcuni punti di svolta e di conclusione sono presenti, dall’altra non è stato creato nessuno tipo di cliffhanger tale da incuriosire lo spettatore o da convincerlo a correre su Disney+ come prima cosa da fare il primo di novembre.
Ciò non vuol dire che il quarto episodio di I Leoni Di Sicilia sia un completo disastro, ma neanche un episodio accattivante o capace di creare attrattiva verso il secondo blocco.
BUSINESS MAN
Ormai è inarrestabile l’ascesa al potere di Vincenzo Florio (Michele Riondino) che essendosi sistemato almeno nella pratica con Giulia e avendo accantonato per un momento la fissa di sposare una nobile, si dedica totalmente ai suoi affari. La nuova trovata del Florio è quella del tonno da conservare sott’olio, quindi in mezzo ai suoi turbamenti amorosi, il pubblico segue le sue molteplici idee e attività imprenditoriali.
La famiglia Florio, realmente esistita, è stata una pioniera in Sicilia in diversi settori e, come nel libro, questo è un aspetto che nella serie ha la sua rilevanza. Non esiste però un vero e proprio approfondimento sul tema o sulle dinamiche tanto da risultare avvincenti in relazione a questo aspetto della famiglia, quello che si è visto infatti nel primo episodio, si è lentamente perso nei successivi.
Una nota positiva, però, come nei precedenti episodi, è data dalla ricostruzione storica molto accurata sia degli ambienti che degli abiti. In nessuno momento, infatti, lo spettatore si trova davanti ad una scena studiata e girata con superficialità. Saranno le bellezze naturali della Sicilia, ma anche la fotografia in questo episodio spicca per buon gusto.
TALE MADRE TALE FIGLIO
La storia d’amore tra Vincenzo Florio e Donna Giulia, personaggio che appare dal terzo episodio, doveva essere il fulcro della serie e tenere banco in questi ultimi appuntamenti per poi passare al resto della saga, dove come si sa entreranno in gioco nuovi personaggi.
Purtroppo, però, questo amore non è nato. O meglio, quello tra i due protagonisti si, con tanto di lieto fine. Il problema si pone invece per il pubblico che non riesce più di tanto ad appassionarsi alla coppia che appare più interessante quando resta distante. La loro chimica, i loro sguardi, i sospiri e i baci non funzionano e, nonostante presi singolarmente Riondino e Leone siano due attori molto capaci, insieme non fanno faville.
Il momento che più si esalta durante il quarto episodio è quello del confronto fra Donna Giulia, la suocera Giuseppina e Vincenzo. Le due infatti non si sono mai incontrate di persona e l’astiosa Giuseppina non ha mai accettato Giulia e i suoi figli illegittimi (che sarebbero anche i suoi nipoti).
Giuseppina è una donna frustrata che non ha potuto vivere la vita che voleva e che, sebbene abbia vissuto nell’agio, non ha mai goduto dell’amore, ha amato soltanto a metà e per di più l’uomo sbagliato. Nonostante questo, invece di appoggiare il figlio (ma d’altronde è una saga famigliare) lo ostacola e lo vorrebbe separato dalla sua amata Giulia. Vincenzo in questo confronto finale, vedendo il veleno della madre che l’ha resa una donna quasi senza cuore, finalmente si convince a prenderne le distanze e scegliere di sposare la sua Giulia.
Considerando che questa parte risulta la più avvincente e si svolge negli ultimi minuti dell’episodio, il resto del tempo per cosa è stato impiegato?
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Il quarto episodio di I Leoni di Sicilia non è ne carne ne pesce, anzi tonno. Il racconto prosegue liscio come l’olio, senza particolari intoppi e senza nessuno tipo di azione o dinamica interessante dal punto di vista narrativo. Tutti sapevano che alla fine i due si sarebbero sposati ma il come ci sono arrivati, che in realtà è la parte più importante, non tiene vivo l’interesse dello spettatore. Una chance al secondo blocco di episodi si può dare, sperando che possa esplodere e prendere una direzione di qualità più alta.
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Vivo a Milano, ma sono una romana doc, guardo tante serie tv e film e nel mio tempo libero lavoro, faccio sport e viaggio tanto.
Mi piacciono molto i cani e amo le mezze stagioni, anche se non ci sono più.