Comunicazione di servizio
Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Martin, Fabrizio, e Valerio) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa sesta stagione di Fear The Walking Dead.
Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione.
BIRRA E BOMBE ATOMICHE
Valerio: Avete sgranato anche voi gli occhi nel momento in cui Dwight e la moglie in un momento abbastanza critico hanno pensato alla birra?
Fabrizio: A me ha fatto venire in mente questo. Comunque noi l’abbiamo sempre detto: la birra gioca sicuramente un ruolo fondamentale all’interno dell’universo di FTWD, e quando questo particolare verrà fuori potremo dire “ve l’avevamo detto”.
Martin: Dalla prossima stagione, onestamente, mi aspetto un cambio perchè tutto questo parlare di birra mi ha stancato e non capisco perchè non si sia ancora parlato di vino o di whiskey.
Valerio: Sempre a proposito di Dwight della moglie, non vi sembra out of character che entrambi ripristino la “modalità Negan” sparando alle gambe del malcapitato, mandando all’aria tutti i propositi evangelici presenti nello show?
Fabrizio: Forse si sta andando in direzione di un inasprimento generale dei personaggi, cosa che tra l’altro in un mondo post-apocalittico avrebbe decisamente più senso rispetto ad un approccio non-violento alla Morgan e apostoli vari.
Martin: Decisamente out of character! Ma d’altronde cosa ha più senso a questo punto? Forse hanno sparato alle gambe solo per lo sfizio di farlo, potrebbe essere anche questa la vera motivazione: la noia.
MI HAI CONOSCIUTO IN UN MOMENTO MOLTO STRANO
Valerio: Quanto è insensata la deriva di Strand che prima si trova alla stazione Tiburtina, poi va a casa di un tizio che ha tutto immacolato e ascolta dischi, poi si spaccia per Morgan, poi sopravvive all’esplosione citando un po’ Fight Club e alla fine fa il matto?
Fabrizio: Questa stagione è stata senza dubbio quella della trasformazione di Strand, anzi della regressione di Strand al character codardo ed opportunista dei bei tempi andati. Non so esattamente cosa pensare a riguardo, forse mi trovo abbastanza indifferente alla questione. Una cosa che però non ho proprio capito è il funzionamento di sta esplosione. Presumo si tratti di un missile nucleare, quindi perché seppur in punti più o meno equidistanti all’esplosione i vari protagonisti subiscono sorti così radicalmente differenti?
Martin: Mi accodo al commento decisamente più elaborato del mio collega, mentre io mi sarei limitato ad insultare la schizofrenia generale che è ben evidente in Strand ma anche in ogni episodio.
Valerio: Breve componimento su Dakota, Teddy, la botola scoperta per caso e l’esplosione nucleare che anche se distante quanto i punti in cui si trovano gli altri personaggi investe esattamente la zona panoramica in cui si trova Dakota.
Fabrizio: Non ho risposte a riguardo. Ho pensato la stessa cosa e sono rimasto molto confuso. Rimango però molto contento del fatto che Dakota sia stata incenerita. Un personaggio inutile morto in un modo ancor più inutile.
Martin: Pur non sapendo spiegare il perchè, la morte di Dakota mi ha regalato un certo ludibrio inesprimibile. Per un attimo mi sono sentito rinato…
RACHEL?
Valerio: Chi era Rachel? Perché la conoscono insieme al cane Rufus?
Fabrizio: Qui pare di essere a scuola. Per fortuna però qui ho la carta internet che mi aiuta nei momenti in cui non mi ricordo più nulla.
Rachel è una donna incinta che, dopo essere fuggita dai Pioneers col marito Isaac, trova rifugio nel serbatoio prosciugato di una diga in Texas. L’area rimane nascosta in quanto sulle mappe appare come un semplice specchio d’acqua, e ciò induce Virginia a pensare che non ci sia nulla lì. Quando Isaac e Morgan arrivano alla diga con le provviste, Rachel sta iniziando ad avere le doglie e, dopo la morte di suo marito, dà alla luce una bambina che chiamerà Morgan.
Rufus invece è un cane, quindi non credo ci sia molto da dire su di lui. Probabilmente puzza di cane zozzo e bagnato.
Martin: C’è una Rachel? Non mi ricordo molto bene i nomi dei personaggi, ogni volta devo controllare su Wikipedia, cercare le facce e, se non ho fatto altro durante la puntata (tipo cucinare o lavare i piatti), allora c’è la possibilità che me li ricordi. In questo caso però la mia domanda rimane ma il cane me lo ricordo bene.
Valerio: Avete notato che la gente si fa sparare su braccia e spalle medicandosi alla buona e non preoccupandosene più?
Fabrizio: Ieri ho sbattuto molto violentemente lo stinco contro lo spigolo del letto e non sono riuscito a camminare per almeno quaranta minuti.
Martin: Le radiazioni che ci sono nell’aria permettono una guarigione istantanea, sembra siano più efficaci di un vaccino Astrazeneca. Peccato che non abbiano salvato John…
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La sufficienza è il risultato di esplosioni nucleari.
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.