The Crowded Room 1×02 – SanctuaryTEMPO DI LETTURA 3 min

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The Crowded Room 1x02 recensioneRispetto a “Exodus“, questo secondo episodio affonda sicuramente le mani nei meandri piuttosto complessi della psiche di Danny Sullivan ma al tempo stesso lentamente ci si perde. Che la scelta sia voluta o meno dallo showrunner Akiva Goldsman questo è tutto ancora da capire perché il racconto cui si sta assistendo viene impacchettato e consegnato allo spettatore per confonderlo e quindi la mancanza di chiarezza generale fa parte del regalo.
Non è ovviamente un caso che Apple TV+ abbia adottato un’approccio già coadiuvato in passato rilasciando addirittura tre episodi al momento del lancio della serie, una scelta che è stata strategicamente ponderata per concedere allo spettatore più materiale e dargli la possibilità di approfondire e digerire la visione di un progetto che è palesemente complesso e nasconde ben più di diverse chiavi di lettura. Va però anche detto che con “Sanctuary” si comincia bene nella prima metà ma si finisce piuttosto male nella seconda parte, ed è un problema.

WANNABE MR. ROBOT


Goldsman prosegue la narrazione degli eventi che hanno portato Danny Sullivan ad essere indagato in prigione attraverso il suo racconto soggettivo e ad ascoltarlo c’è sempre una sempre più scettica Rya Goodwin, con un’opinione piuttosto chiara e distaccata. Opinione che a questo punto della stagione dovrebbe essersi già fatto anche lo spettatore, persino quello più ignaro della storia tratta dal libro biografico Una Stanza Piena Di Gente (The Minds Of Billy Milligan) scritto da Daniel Keyes e riguardante William Stanley Milligan.
La sfida nel trasporre questo libro è insita nella natura del protagonista che soffre di disturbo dissociativo dell’identità, ma comincia a diventare chiara nel momento in cui a fare sesso con Annabelle non è Danny ma è Ariana. Un momento molto WTF?! per chiunque non sia a conoscenza della vera storia ma anche una scena piuttosto emblematica che senza alcuna ombra di dubbio avrà fatto sorgere qualche domanda. Domande che avrà sicuramente quel gruppo di spettatori che ha già visto Mr. Robot e che avrà notato sicuramente fin dall’inizio una certa unilateralità nei dialoghi, ovvero: ci sono una serie di personaggi come Ariana che, se presenti nella stessa scena con Danny, interagiscono solamente con lui o alternativamente con un’altra persona in scena ma non c’è mai un dialogo con più di due personaggi in contemporanea e la scena con Danny, Ariana e Annabelle è emblematica in tal senso. Prima si instaura la relazione ed il contatto fisico tra Danny e Annabelle poi, con una Annabelle completamente ignara di ciò che sta accadendo, Ariana prende il posto di Danny che rimane solitario nel divano mentre le due ragazze cominciano a baciarsi. E due domande a questo punto dovrebbero essere sorte.
È tutto realizzato con estrema cura, tanto che andando a rivedersi certe scene alla luce di queste informazioni si può apprezzare una diversa lettura del tutto, il problema principale, ad ora, è l’appetibilità di certi character, tipo Ariana, che non hanno ancora fatto breccia nello spettatore. Ed è un problema che si denota specialmente nella seconda parte dell’episodio quando Danny “scompare” e Ariana diventa la protagonista e si assiste ad uno sprazzo della sua vita notturna e delle sue relazioni. Tutto un po’ troppo complicato ed estemporaneo per poter apprezzare.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Prima parte di puntata
  • La scena di sesso tra Danny, Ariana e Annabelle
  • Sasha Lane nei panni di Ariana non convince molto
  • Seconda parte di puntata vittima dell’assenza del protagonista

 

“Sanctuary”, pur partendo da buone premesse, si perde nel momento in cui il Danny Sullivan interpretato da Tom Holland si fa da parte per lasciare spazio e tempo ad Ariana. Un passaggio probabilmente necessario ma che non convince pienamente più per via di Ariana che per via della sceneggiatura in sé per sé.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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