The Crown 6×08 – RitzTEMPO DI LETTURA 3 min

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The Crown si sta preparando a chiudere la cavalcata nella vita della regina Elisabetta. Si parla di un possibile seguito ma, a modesto parere di chi scrive, occorrerebbe aspettare almeno dieci anni. Il principino George e i suoi fratelli avrebbero tempo di crescere e il principe Harry avrebbe tempo di fornire nuovo materiale interessante. Ad esempio, di questi giorni è la notizia della vittoria nella sua causa contro la stampa.
Ad ogni buon conto, si diceva, lo show vuole chiudere il cerchio.
Nell’episodio in oggetto, si toccano due momenti lontani più di cinquant’anni, uniti dall’ambientazione all’hotel Ritz di Londra. Il primo è l’8 maggio 1945, col festeggiamento della fine della Seconda guerra mondiale in Europa, l’altro è il 70° compleanno della principessa Margaret, ormai afflitta da gravissimi problemi di salute.

LA NOTTE BRAVA DI ELISABETTA


Secondo i beninformati, la regina Elisabetta ricordò sempre la notte in cui si mischiò al popolo per festeggiare la fine della guerra come uno dei più bei momenti della sua vita. Ovviamente, non sono mai trapelati i dettagli minuti e precisi di cosa avvenne in quell’occasione.
All’episodio è stato dedicato anche un film. The Crown, rispetto ad esso, romanza e ricama molto meno. La vicenda è vista principalmente attraverso gli occhi di Margaret che sa, come pochi altri al mondo, quali rinunce comporti per la sorella lo svolgere in modo efficace e incrollabile il suo ruolo di sovrana. La stessa Elisabetta non vuole che si parli dell’argomento.
Particolare non secondario: le due giovanissime principesse sono accompagnate al Ritz da Peter Townsend (l’amore a cui Margaret dovette rinunciare) e da “Porchey”, Lord Carnarvon, amico di sempre della regina (di cui si dirà che è morto l’11 settembre 2001). Ogni favolosa illazione, quindi, è severamente scartata in favore del tema dell’episodio: il bilancio di una vita mentre l’età avanza.

IL DECLINO DI MARGARET


Una parte consistente del minutaggio è dedicata al declino fisico della principessa Margaret, colpita da diversi ictus. Questo getta su tutta la narrazione un’ombra di grande malinconia, per quanto la principessa, nonostante tutto, si ostini a vivere come ha sempre vissuto, cioè bevendo, fumando e mangiando dolci, nonostante gli avvertimenti dei medici.
A sorpresa, però, emerge il vero pensiero nei suoi confronti della sorella Elisabetta: la considera non una seccatura, un imbarazzo, ma una presenza costante da cui ricavare conforto e sostegno. L’occasione è buona anche per rievocare, con poche pennellate, dettagli dell’infanzia della sovrana, su cui The Crown non si è mai soffermato. Il legame fra le sorelle, a quanto pare, è stato rinforzato anche dal non avere avuto grandi occasioni di giocare con altri bambini da piccole.
Complimenti a Leslie Manville per aver sostenuto un ruolo centrale molto complesso lungo tutto l’episodio. Imelda Staunton si mette quasi al suo servizio per duetti veramente toccanti.

POKER DI REGINE


Nel suo viaggiare fra le varie epoche, The Crown ha presentato diverse figure di regine. A parte la grande protagonista, nell’episodio precedente c’erano la futura regina (Kate Middleton) e la regina Che Mai Fu (Eve Best di House of the Dragon, nel ruolo di sua madre Carole).
Purtroppo, forse per mancanza di tempo, è rimasta un po’ ai margini la figura della regina madre, Elizabeth Bowes-Lyon. Quest’ultima viene ridotta ad una simpatica vecchietta un po’ sorda e rintronata. Ebbe la forza e il coraggio, ormai ultracentenaria, di partecipare ai funerali della figlia Margaret.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Leslie Manville
  • Il compleanno all’hotel Ritz
  • Scelta rigorosa di non romanzare la notte dell’8 maggio
  • Regina madre ridotta una macchietta
  • Scelta rigorosa di non romanzare la notte dell’8 maggio

 

La scelta di non narrare ciò che non si sa con certezza è ammirevolmente filologica e rispettosa delle persone coinvolte nei fatti. Nel caso in questione, però, romanticizzare un pochino le scappatelle di gioventù avrebbe forse aiutato a bilanciare la durezza e la tristezza della descrizione di un impietoso declino fisico. Ciò detto, le scelte di regia e sceneggiatura sono perfettamente coerenti col proposito di portare lo show a conclusione e di concludere, con esso, anche il bilancio di vita della regina Elisabetta II.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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