Inizia da questo episodio la seconda parte di segmento narrativo dedicato all’opera a fumetti di Neil Gaiman.
Se le due precedenti puntate hanno assunto un connotato prettamente “verticale”, agendo da parentesi alla trama principale, questa torna ora prepotentemente nelle vesti di complotto orizzontale (da cui hanno avuto origine tutti i problemi di Sogno) da parte dei suoi due “fratelli” Desiderio e Disperazione.
Il legame con il fumetto diventa un po’ più libero (ma pur sempre fedele) per imbastire una trama orizzontale che, dai toni prettamente filosofici e onirici delle precedenti puntate, si fa molto più classica e lineare risultando un horror/thriller dai toni fantasy.
ROSE WALKER E GLI ALTRI
L’episodio parte introducendo il personaggio di Rose Walker (Vanesu Samunyai), fondamentale nella serie a fumetti come anche in questo universo narrativo. A lei viene demandata la funzione di far muovere tutti gli altri personaggi dello show che, per un motivo o per l’altro, hanno un motivo per cercarla.
Quest’unica funzione dell’episodio (ossia spiegare l’importanza di tale character) risulta talmente preponderante per l’economia di tutta la puntata che, alla fine, il tutto viene interrotto sul più bello, ossia nel momento del fatidico plot twist. Per il resto la puntata non fa altro che regalare spiegoni e introdurre personaggi nuovi. Fra gli altri, i già citati “fratelli di Sogno, Desiderio (Mason Alexander Park) e Disperazione (Donna Preston). A questi si aggiungono Gilbert (Stephen Fry) e Merv Pumpkinhead (che, oltre a formare una bella coppia comica con Matthew, è doppiato da Mark Hamill). Tutti personaggi piazzati in maniera tattica per far accrescere ancora di più l’hype dello spettatore-fan del fumetto. Peraltro con un ottimo risultato.
IL RISCHIO COWBOY BEBOP 2
Da questo punto di vista l’episodio funziona molto bene, ma rimane il problema del ritmo generale che lo rende fin troppo “classico”, tagliando il più possibile interi segmenti originari del fumetto nell’ansia di mostrare tutte queste “new entry”.
Il rischio è sempre quello dell’adattamento fatto solo per ammiccare continuamente a questo tipo di spettatore, perdendo la sostanza narrativa proprio perché talmente concentrato in questo scopo da fanservice, da dimenticare il vero senso di tutta la vicenda.
In pratica, si rischia di fare esattamente la stessa fine di un altro show tratto da un’opera di Gaiman e, soprattutto, come il famigerato Cowboy Bebop (sempre di netflixiana memoria) che può essere considerato un ottimo esempio di come non andrebbe mai adattata un’opera a fumetti per la televisione.
CORINZIO E I “COLLEZIONISTI”
Anche se questa svolta horror-mistery in realtà sembra funzionare abbastanza bene (almeno per ora), allo stesso tempo ci si trova di fronte al primo episodio “non tanto bello” per The Sandman. A conti fatti, “The Doll’s House” si salva solo per la storyline dedicata al ritrovato Corinzio (Boyd Hollbrook) che qui viene affiancato da una specie di personaggi “particolari” che possono preannunciare numerose sorprese per il suo futuro e quello di Sogno e soci.
Una storyline semplice ma efficace, quindi, che unisce dark humour e splatter in maniera impeccabile, e che di fatto è l’unico motivo per vedere anche questo episodio senza la tentazione di skippare subito a quello successivo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Episodio fondamentale nell’economia della trama orizzontale in quanto introduce il personaggio di Rosie Walker. Alla nuova trama orizzontale corrisponde una nuova storyline dai toni più thriller e horror rispetto alle precedenti che, tuttavia, funziona solo fino ad un certo punto.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!