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The Americans 6×09 – Jennings, ElizabethTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Americans è sempre stata una serie che ha sviluppato la propria trama lentamente, molto lentamente, senza lasciare nulla al caso e non deludendo mai le grandi aspettative degli spettatori. È sicuramente questo uno dei grandi punti di forza dello show targato FX che si conferma appieno in questa stagione; infatti nonostante manchi un solo episodio al termine, la narrazione procede lentamente, senza accelerazioni forzate, come se gli autori avessero a disposizione ancora diverse puntate per sviluppare la trama orizzontale. Una narrazione machiavellica e inesorabile che lentamente mette al suo posto ogni pezzo del puzzle ed in questa occasione, dopo sei lunghi anni di intrighi via cavo, il cappio intorno alla gola della coppia di spie russe inizia a essere strettissimo e senza via d’uscita.
Per la prima volta Elizabeth, il cui personaggio è sempre stato permeato da una continua menzogna, smette di mentire e ammette a Claudia di aver cambiato schieramento all’interno della faida sovietica tra Gorbachev e il KGB, confessando inoltre alla figlia le sue responsabilità su quanto accaduto allo stagista del Senatore americano. Due dialoghi eccezionali che, uniti alla conversazione tra Stan e Oleg dopo l’arresto di quest’ultimo, ricordano allo spettatore quanto sia alta la posta in gioco. Inoltre è da segnalare il collegamento tra il passato ed il presente della bellissima e presunta agente di viaggio: in uno dei flashback riguardanti la giovane spia sovietica durante l’addestramento, un’inesperta Elizabeth assiste a un terribile incidente stradale, decidendo tuttavia di non fermarsi ad aiutare i feriti, motivata dal fatto che era vietato fermarsi nel bel mezzo di una missione segreta. Verrà in seguito fortemente rimproverata dal suo mentore per aver lasciato morire un compagno per strada. Risulta subito evidente il parallelismo con il presente dove, a causa dei diversi schieramenti russi, la madre di Paige è costretta a uccidere Tatiana, agente come lei, per poi abbandonarla sul ciglio della strada.

 
Aderholt: “Philip and Elizabeth Jennings are not russian spies.”
 

In questo nono episodio Stan sta collegando tutti gli elementi apparsi davanti ai suoi occhi nel corso degli anni ma che, a causa dell’amicizia con Philip, non è riuscito a cogliere a pieno. Dall’iniziale ricerca nel database dell’FBI, alla telefonata al Pastore Tim, senza dimenticare la foto mostrata a Oleg, si può dire ufficialmente che si chiude un’era per The Americans.
Finisce un lunghissimo viaggio fatto di innumerevoli intrighi, inganni, omicidi politici e contrapposizioni ideologiche, con una certezza che si insinua sempre più nella mente dell’agente dell’FBI, mentre Philip, che per un pelo fugge dagli agenti americani, con una fatidica e criptica telefonata alla moglie, mette in moto quello che ogni spettatore di The Americans aspettava da sei lunghi anni: i coniugi Jennings stanno per essere scoperti, Elizabeth è ufficialmente in fuga. A un solo episodio dal termine tutti i personaggi principali sono ancora vivi e non è da escludere un ritorno in grande stile per character importanti del passato come Gabriel o Martha, visto la delicatissima situazione. Ancora una volta è da segnalare un’interpretazione strepitosa di Keri Russell (date un Emmy a questa donna!) che porta lo spettatore, tra flashback e omicidi presenti, nel lungo viaggio interiore della spia sovietica. Un viaggio che probabilmente volge al termine con l’omicidio di Tatiana per salvare il delegato russo e i drammatici confronti con Claudia e Paige.
Da segnalare poi un’altra grande prova attoriale in questa puntata, quella di Margo Martindale (Claudia), l’unica componente del cast che ha regalato alla serie i suoi unici due Emmy, che tramite un’interpretazione posata e fortemente espressiva riesce a trasmettere il violento turbinio di sentimenti che attanaglia in realtà il suo personaggio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Omicidio Tatiana e collegamento flashback
  • Dialoghi perfetti
  • Elizabeth cambia ufficialmente schieramento
  • Narrazione machiavellica e sempre  perfetta
  • Interpetazioni Keri Russell e Margo Martindale
  • Fuga finale
  • Niente da segnalare

 

A solo un episodio dal gran finale, la serie si prende tutto il tempo necessario per sviluppare i suoi intrighi, in cinquanta minuti dominati da silenzi che valgono più di mille parole e menzogne, in peno stile The Americans. Una puntata lenta ma perfetta sotto ogni punto di vista che merita il massimo dei voti. Lo show di Joe Weisberg mancherà terribilmente, ma nel frattempo è giusto godersi il grande hype per l’episodio conclusivo della serie.

 

The Summit 6×08 0.62 milioni – 0.2 rating
Jennings, Elizabeth 6×09 0.73 milioni – 0.2 rating

 

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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