C’era una volta il Venerdì: quel giorno che non è ancora weekend, ma ha tutta l’attesa del weekend. Quel giorno che è ancora settimana, ma alla fine chiude in bellezza la tua settimana.
C’era una volta il Venerdì, giorno in cui uscivano i sottotitoli di TBBT ed eravamo tutti contenti, perchè avremmo potuto
sapere finalmente cosa Leonard avrebbe cercato di fare per riconquistare Penny e cosa Howard si sarebbe inventato pur di conquistare una donna, oppure cosa avrebbe fatto di nuovo Sheldon per farci divertire.
sapere finalmente cosa Leonard avrebbe cercato di fare per riconquistare Penny e cosa Howard si sarebbe inventato pur di conquistare una donna, oppure cosa avrebbe fatto di nuovo Sheldon per farci divertire.
C’era una volta quella sensazione recòndita di non voler mai vedere quello schermo nero con la scritta bianca “Executive Producer Chuck Lorre” perchè se compariva, voleva dire che era tutto finito e che avremmo dovuto aspettare un’altra intera settimana per vedere un nuovo episodio di quel gruppo di fantastici nerd.
C’è adesso il Venerdì, giorno cupo perchè ad esso seguono i sottotitoli dell’ennesimo stupido, inutile, tedioso episodio di TBBT. C’è adesso TBBT.
Non so se sono riuscita a spiegare la noia totale che questa stagione porta nelle mie giornate pre-weekend e post-settimana. Uno si vuole distendere, e invece deve guardare come Hollywood rovina i suoi prodotti migliori perchè diciamocelo, una volta che gli Americani azzeccano una cosa, te la ripropongono all’infinito, finchè riescono a guadagnarci. Questo è oggi TBBT: un serial che fa fare soldi grazie a quell’idea di tanti anni fa di rendere fighi degli sfigati e vive sulla stessa lunghezza d’onda di prodotti ormai logorati dalle tante volte che abbiamo visto la stessa storia ripetersi, così da rendere sciocca anche la trama più interessante, da rendere anche il racconto migliore al pari di lavori demenziali come Benny Hill Show. Sì, proprio quello spettacolino dell’omino obeso che rincorreva ragazze poco vestite, a questo si è ridotto questo telefilm. E’ vero, non c’è un uomo grasso e attempato e non ci sono donne in bikini, ma c’è un umorismo e dei personaggi che si ripropongono ancora e ancora e ancora come a) l’intelligentone che non capisce il sarcasmo; b) il poverino cresciuto con seri problemi con la figura materna e che fa compagnia all’intelligentone; c) l’indiano un po’ affeminato un po’ sfigato; d) l’ebreo simpatico a tratti; e) le donne. In questo semplice schemetto ho riassunto tutto ciò che gli autori ci stanno riproponendo da mesi e mesi, puntate su puntate in cui gli stereotipi si fondono con le (poco serie) critiche sociali. Ma partiamo dalle ultime che vi ho citato: le donne.
Le ragazze in questa settima puntata sono impegnate a creare gioielli, idea che ovviamente non proviene da loro, ma pensata da Raji per la serata “senza uomini”, appuntamento a cui poi si è unito -oltre che lui- anche Howard. L’interferenza dell’amico ha portato ad indispettire proprio Koothrappali, mettendo su una questione che terminerà con un finale confronto tra i due che (dovrebbe, in teoria) essere toccante ma, in realtà, fa solo scendere il latte alle ginocchia.
Poi c’è Sheldon che rivede il Professor Proton. Sì, proprio il suo mito d’infanzia che aveva invitato a casa sua l’anno scorso (nella 6×22 “The Proton Resurgence“). A questo giro si incontrano in farmacia e ne esce fuori un racconto che coinvolge anche Leonard: lo stesso Professor Proton, infatti, chiede lui un aiuto su di un lavoro che sta facendo, senza pensare minimamente di coinvolgere anche il Dr.Cooper. E’ ovviamente certo che uno Sheldon amareggiato inizierà contro il personaggio che idolatrava una crociata, così come altrettanto certo sarà il successivo dialogo chiarificatore finale. Avete presente la storia con Wil Wheaton? Ecco, la cosa è simile.
Un episodio che -come tutti gli altri da qualche mese a questa parte- si distingue per le battute che ti fanno sorridere, le uniche cose abbastanza divertenti per cui, ammettiamolo, continuiamo a dare a questo show una possibilità ogni nuova settimana, pur sapendo nel profondo che rimarremo delusi. Come al solito non c’ è una trama orizzontale, continuano gli stereotipi (su tutti: Penny-la bionda idiota e Leonard-sono amico di Sheldon perchè sì) che dire che hanno stancato è un eufemismo.
Per questo motivo, le uniche cose salvabili qui sono le battute. Per il resto, è tutto da bocciare.
PRO:
- Sheldon: “Sheldon Cooper non piange mai!” Howard: “E’ vero, arruginiresti”
- “Say it, say it i am annoing!”
- Raji “just wanna has fu-un” like Cindy Lauper.
- “Quei due faranno sesso prima di me e Sheldon, lo sapevo!”
- Leonard: “E’ anche leale ed affidabile, e ci divertiamo insieme..” Proton: “Ti rendi conto che stai descrivendo un cane?” Leonard: “Beh, in effetti una volta mi ha morso, ma in sua difesa gli sono arrivato alle spalle mentre stava mangiando, perciò..”
CONTRO:
- TUTTI i personaggi.
Nulla di nuovo sotto il sole. Puntata normale, con battute esilaranti che ogni tanto ci ricordano di appartenere ancora a questo Mondo e che -bisogna attaccarsi a qualcosa, dopotutto- ci fanno superare quella sensazione di noia perenne sapendo che dura solo 20minuti, e che dopo possiamo tornare alle nostre vite che, anche se grigie, almeno sono vite.
Sinceramente, il mio consiglio è di fare altro piuttosto che continuare a seguire questo serial. Anche bungee-jumping con la paura di morire cadendo perchè almeno, quando starai cadendo, sentirai di essere vivo, cosa che questo serial ormai ti fa dimenticare. Per tutti quei 20 minuti sei anestetizzato, credi che la tua vita non ha più nè sapore nè odore: ecco che cos’è oggi TBBT.
VOTO EMMY
