The Boys 4×01 – Department of Dirty TricksTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Boys 4x01 RecensioneA due anni dalla terza stagione, torna su Prime Video la serie di punta del colosso dello streaming di casa Amazon. Si parla chiaramente dell’adattamento (molto libero) del fumetto di Garth Ennis, con al timone il buon Eric Kripke.
A proposito del suo showrunner, è proprio notizia di questi giorni che Kripke ha annunciato che The Boys si concluderà con la prossima stagione, portando a termine il grande conflitto tra Butcher e Homelander, senza però chiudere le porte a future storie ambientate in quel mondo totalmente fuori di testa.
Ancora una volta, questa quarta stagione esordisce con una tripla première, garantendo così allo spettatore una full immersion nel mondo comandato implicitamente dalla Vought, che però rende arduo analizzare e giudicare solo il primo episodio. Infatti, “Department of Dirty Tricks” è un inizio interlocutorio, che tira un po’ le somme, riordina le carte in tavola, presentando anche nuovi interessanti personaggi, non dando però molti indizi per la futura direzione dello show.

SEI MESI DI VITA


Butcher è, insieme a Homelander, il personaggio più sugli scudi di questo avvio di stagione. E ci mancherebbe, vien da dire. La faida tra il Super più forte al mondo e lo stronzo più stronzo al mondo è il vero leitmotiv di The Boys, che una volta giunto al termine potrebbe forse far calare l’audience e l’interesse del pubblico. I due protagonisti si trovano in una situazione chiaramente differente, ma anche molto simile: entrambi stanno facendo i conti con la propria mortalità.
Volendo, si può quasi identificare una metafora dello show, che sta iniziando a intravedere una linea d’arrivo, proprio quando tutto il fandom stava iniziando a ravvisare una certa vuotezza nella direzione della serie. Billy Butcher deve infatti fare i conti con un tumore al cervello, figlio dell’abuso di composto V nella precedente stagione, che – finesse – assume le sembianze di Becca. Un tocco niente male per un prodotto che ha sempre dimostrato di saper trattare le tematiche più disparate, incluse le più delicate, con una lucidità e una genialità che l’hanno resa una delle serie più amate degli ultimi anni.

CRISI DI MEZZA ETÀ


La mortalità di Homelander viene portata in scena invece nel modo più banale e probabilmente più coerente con il perfido personaggio di Antony Starr, ovvero un semplice invecchiamento. Presentato in pompa magna inquadrato dal basso verso l’alto, per poi scoprirlo semplicemente a urinare, Homelander ha iniziato a raccogliere segni tangibili dell’inizio del suo decadimento fisiologico: dei semplici peli pubici bianchi. Il leader dei Seven ha anche iniziato a tingersi i capelli, mentre inizia ad accusare una certa frustrazione nei confronti della continua condiscendenza da parte di chi lo circonda.
Ecco che quindi la necessità di reintrodurre nuovi Super all’interno del team per restaurare un’apparente solidità, dopo le morti e le catastrofi delle precedenti stagioni, diventa un’opportunità per introdurre un nuovo personaggio come Sister Sage. Presentata come la donna più intelligente al mondo, il nuovo personaggio di Susan Heyward potrebbe essere la perfetta spalla per Homelander in un momento come questo. Un qualcuno che lo consigli, che non sia uno yes-man, ma che abbia una spina dorsale e che sappia pianificare insieme a lui l’escalation fuori al tribunale durante il suo processo.

CORSA ALLA CASA BIANCA


Quella che è forse la nota dolente è rappresentata da Victoria Neuman. Dopo l’esplosivo finale della terza stagione ci si aspettava forse una maggior intraprendenza da parte del nuovo villain (?) dello show. Invece la candidata vice-presidente rimane ancora un po’ dietro le quinte, schiacciata dal fuoco incrociato Butcher-Homelander. Forse il suo personaggio potrebbe essere stato introdotto per durare, come un diesel, e prendersi spazio dopo la prossima stagione, o potrebbe forse lasciarci le penne, vittima della guerra senza esclusione di colpi tra i Boys e i Seven.
Una guerra che è ormai anche cementificata nell’opinione pubblica, con una forte satira nel mettere in scena il popolo profondamente polarizzato tra i sostenitori di Homelander e quelli di Starlight. Si attende che proprio la Super ribelle riesca a mostrare più incisività nei gesti così come nell’interpretazione sempre un po’ sottotono di Erin Moriarty. Meno male che a supportarla c’è il resto dei Boys, con Hughie al capezzale del buon Simon Pegg (volto ispiratore dell’Hughie dei fumetti per Darick Robertson) in fin di vita.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il processo di Homelander
  • Becca come personificazione del tumore di Butcher
  • La new entry Sage e l’ottima satira contro il finto perbenismo verso la black culture
  • La folla polarizzata e il clima politico che è una miccia pronta ad esplodere
  • La scena della fuga di Kimiko dal comizio della Neuman
  • La foto inviata da Butcher a Victoria
  • Episodio che vuole riordinare le carte in tavola
  • Triangolo che non sembra sfruttare il potenziale tra Kimiko-Frenchie-Colin
  • Victoria Neuman col freno a mano tirato
  • Erin Moriarty non all’altezza del resto del cast
  • Serve una scossa importante allo status quo per scatenare tutto ciò che sta venendo preparato da stagioni

 

Avvio di stagione interlocutorio per The Boys. I fan potranno rimanere soddisfatti, visto che tutti gli elementi marchio di fabbrica dello show rispondono all’appello. Tuttavia, se era stato chiesto fin da subito un segnale di accelerazione per la trama orizzontale, questa ancora stenta a mostrarsi.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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