The Walking Dead 4×03 – Isolation – IsolamentoTEMPO DI LETTURA 6 min

/
0
(0)
Sappiate che fare la recensione di questo episodio è stato molto difficile, sopratutto perchè ci si trova davanti a un episodio che, anche se a molti di voi non sembrerà, appare molto complesso, arduo da capire e che a molti (probabilmente) non piacerà subito o addirittura non piacerà proprio. Forse, “Isolation”, terzo episodio della quarta stagione di The Walking Dead, è il primo episodio di tutte le quattro stagioni della creatura di Robert Kirkman che ha bisogno di una seconda visione per poter catturare alcuni momenti facilmente trascurabili della puntata… ma tranquilli, che tra i recensori di RecenSerie c’è gente caparbia che è qui apposta per voi, per aiutarvi a comprendere anche nei momenti più difficili…e siccome c’è molto di cui discutere, abbandoniamo tutti i fronzoli e i però e partiamo subito con tutta la carrellata di cose da dire.
Molti dei nostri lettori tra il gentil pubblico di questo sito potrebbero pensare questo terzo episodio sia forse uno dei più lenti visti finora, e hanno anche ragione; se dovessimo paragonare la velocità con cui le cose si evolvono e accadono in questa puntata con un mezzo di trasporto, sarebbe un carrettino trainato da un bradipo con la diarrea…ma questo è dovuto al fatto che (come dichiarato dal nuovo showrunner) la serie punta molto sulle relazioni interpersonali, sopratutto su relazioni tra personaggi che non ne hanno mai avuta una. Notato che Carl e Hershel sono diventati improvvisamente dei chiacchieroni? Notato che dopo la morte di Karen, Tyreese ha sempre più spazio? Notato che Daryl e Michonne sembrano essere i nuovi Batman e Robin? Questa scelta è obiettivamente un’arma a doppio taglio, perchè se da un lato è bello trattare tutti i personaggi come un gruppo e che quindi debbano interagire tutti fra di loro per essere più compatti ed efficienti, bisogna tenere conto che stiamo comunque parlando di un gran bel numero di protagonisti e che per instaurare qualcosa di forte e duraturo ci vorrà del tempo; è possibile che a qualcuno questa scelta non vada giù e a quei qualcuno consigliamo di aspettarsi molte scene del genere, perchè è vero che lo show è in continua evoluzione e niente si può prevedere davvero, ma se c’è una cosa che abbiamo imparato da TWD è che se gli sceneggiatori ci fanno vedere scene del genere è perchè dobbiamo aspettarci una cosa come il colpo di scena della morte di Karen, non abbiamo fatto in tempo ad abituarci a questa coppia che ha trovato la felicità nell’apocalisse, e…ka-boom! Ci esplode una bella bomba caricata a trauma in faccia. Alla fine, dello show, fanno parte anche queste cose…ma è troppo bello voler un colpo di scena solido senza un minimo di caratterizzazione e introspezione, anche se è giusto riconoscere che tutto questo approfondimento potrebbe annoiare sopratutto per quelli che prediligono l’azione; a riempire questo buco (perchè comunque, l’occhio vuole la sua parte) un altro merito dell’episodio, che già dalle prime battute si prevedeva molto “concettuale” e pieno di conversazioni, è riuscire a trovare dei punti dove ficcarci dell’azione più che dignitosa dove, in entrambe, c’è protagonista uno dei due personaggi che padroneggia l’episodio in questione: Tyreese L’altro personaggio che fa da padrone, è sicuramente Carol, che insieme al già citato Tyreese compongono due facce della stessa medaglia destinate a scontrarsi.
Forse solo noi di RecenSerie vediamo questo dualismo tra i due personaggi, forse non c’è davvero, ma se osservate attentamente non potrete che notare alcune similitudini e contrasti tra i due personaggi. Entrambi stanno indubbiamente evolvendo in qualcosa che li renderà molto più coinvolti ed essenziali per la trama, e, senza ombra di dubbio in un qualcosa che li renderà molto più che personaggi marginali come lo sono statifinora; da pacifista a figura drammatica e incazzata (per quanto riguarda il nostro omaccione), e da vittima degli eventi a carnefice (per quanto riguarda Carol), non dico che, ora come ora, i due sono il pilastro dello show ma senza obiezioni sono di sicuro coloro che sorreggono questa puntata e che la trascinano fino all’amara fine. I due non solo, ora, sono legati da un destino che li porterà a scontrarsi (visto che Carol è l’assassina di Karen e David) ma anche per il modo in cui hanno fronteggiato la tragedia: è, in un certo senso, commovente vedere che Tyreese ha ancora dei sentimenti in un modo dove ogni emozione è ormai relativa ed è in un certo senso confortante vedere che a qualcuno non è scomparsa l’umanità, tanto da avere reazioni così umane e spontanee come quella di scontrarsi con Rick o buttarsi in una mischia di zombie; dall’altra parte, invece, abbiamo l’annullamento totale di ogni sentimento, ma una tabula rasa così a zero, che Carol commette un omicidio a sangue freddo, fa quello che è giusto e che deve per preservare la comunità della prigione, per proteggere persone che ha giurato di proteggere non tanto perchè voglia bene alle figlie ma perchè l’ha promesso.
Questa è sicuramente una situazione interessante, perchè non solo viene riconfermato come i grandi villain di questa stagione sono nuovamente i protagonisti stessi, preda e vittima dei loro sentimenti, ma anche perchè viene sollevata un’altra importante questione: il desiderio di sopravvivenza è davvero così forte da mettere nella merda qualcun altro? Di farsi nemici anche gli amici? Una azione terribile fa della persona che la commette, una persona terribile? Queste sono domande a cui il pubblico troverà la sua personale risposta… Un consiglio, prima di giudicare, ponetevi una sola domanda: “Cosa avrei fatto al suo posto?” Una pecca di tutto questo ben di dio, è il fatto che (siccome l’episodio si concentra su un gruppo di personaggi preciso alla volta), altri hanno poco spazio e la situazione non viene trattata con il giusto peso poichè, se troppo concentrati nell’approfondire le nuove interazioni, si rischia che quelle vecchie vadano a farsi benedire, come ad esempio la relazione tra Glenn e Maggie che sembra essere scivolata in zona retrocessione.
Più che una coppia di sposati sembrano una coppia di divorziati che stanno assieme per convenienza, una relazione tra i due che è stata così tanto approfondita e che ora sembra volutamente lasciata indietro; capisco il fatto di voler intraprendere nuove strade, ma anche quelle vecchie devono essere mantenute, altrimenti ci si ritrova ad avere un personaggio come Andrea la cui unica cosa utile che puoi fargli fare è ammazzarla nel peggiore dei modi. La preoccupazione di Maggie per Glenn, senza occupare troppo spazio, poteva essere decisamente gestita meglio così come poteva essere gestito meglio il risvolto mystery/thriller che ha visto protagonista Rick, intendo a scoprire l’omicidio come solo Poirot. Nonostante tutto, è stato un gran bel colpo di scena ma non è ancora molto chiaro come Rick ci sia arrivata, poiché in un giallo non puoi lasciare la soluzione per scontato o all’immaginazione dello spettatore. Ad ogni modo il fatto che sia stato lo stesso Kirkman a scrivere l’episodio si vede nel modo in cui ha scelto di affrontare la puntata concentrandosi totalmente sulla psicologia umana di due personaggi, Tyreese e Carol. Ecco magari ha più praticità nello sceneggiare il fumetto ma in fin dei conti non è stato un brutto lavoro ma bisogna lavorarci un po’ su per rendere più appetibile un prodotto televisivo.

 

PRO:
  • Molta introspezione, anche se…
  • Ottime scene d’azione, anche se…
  • Tyreese e Carol
  • Risvolto mystery/thriller per Rick, che…
CONTRO:
  • …viene esplorata con lentezza.
  • …a dire il vero, ce ne sono veramente poche.
  • Glenn e Maggie
  • …ancora non si capisce come abbia fatto.

 

Con questo terzo episodio, la quarta stagione di The Walking Dead avrebbe potuto prendere il volo…ma qualcosa sembra suggerirci che gli sceneggiatori vogliano ancora calcare la mano su certi punti e far crescere l’attesa e far maturare definitivamente lo show. Noi avremo pazienza, ma non fateci aspettare a lungo!

 

VOTO EMMY

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Precedente

The Blacklist 1×04 – 1×05 – The Stewmaker (No. 161) – The Courier (No. 85)

Prossima

American Horror Story: Coven 3×03 – The Replacements

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.