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“I’ve sent men to jail, and I’ve taken satisfaction from it. Always. When you’re raped ad your best friend is murdered, all before your 17th birthday, you don’t develop a keen sense of mercy.
My trip to Chino to visit the ghosts of cases past didn’t soften my stance.” Il mondo di Veronica Mars è da sempre colorato da una moltitudine di vivaci personaggi secondari che abitano la piccola cittadina di Neptune e che tendono a riproporsi nella storia, facendo capolino di tanto in tanto nella vita della protagonista. Sono tutti singolari soggetti che la serie non dimentica, ma accantona per poi riutilizzare al momento opportuno, alternandoli tra di loro per rendere il tutto meno monotono. Basti pensare a Mac, Meg Manning, Madison Sinclear, Troy, i Kane, l’agente Sax, Abel Koontz, Clarence Wiedman. Insomma una sfilza di gente che, in un modo o nell’altro, è venuta a contatto con le indagini di Veronica e che affianca tutti quei personaggi che invece abbiamo sempre visto ricorrere in ogni episodio (Logan, Wallace, Weevil, Duncan) fornendo un po’ di pepe alla serie ma soprattutto un inesauribile pozzo da cui attingere.
Ed anche la quarta stagione, come le precedenti, si popola di vecchie e nuove conoscenze amalgamando tra loro bizzarri personaggi, alcuni molto inquietanti come i membri del club dei cold case, altri decisamente più simpatici come i nostri nuovi amici messicani, ma non per questo meno pericolosi. Ma sono soprattutto le apparizioni delle storiche presenze dello show ad animare l’episodio, seppur con brevi e inutili incursioni nella storia. I primi “amici” che ritroviamo sono Tim (James Jordan, che fu anche Lucky, lo psicopatico bidello della seconda stagione) e Mercer (Ryan Devlin) entrambi protagonisti dei due filoni narrativi principali della terza stagione. In particolare Mercer era lo stupratore seriale del campus; mentre Tim, goffo assistente del corso di criminologia, aveva messo in scena il delitto perfetto, uccidendo il buon rettore. Assistiamo anche a una piccola comparsa di Max, conosciuto ai tempi del Hearst Collage, luogo dove svolgeva la sua attività di vendita degli esami di ogni corso.
Le interazioni più apprezzate, tuttavia, sono state sicuramente quelle di Leo d’Amato e di Weevil: il primo, da sempre innamorato di Veronica, era un agente sotto la direzione del compianto sceriffo Lamb e rappresentava l’aggancio della piccola investigatrice nell’ufficio giudiziario, fornendole informazioni e accesso al materiale probatorio. Weevil, invece, era il minaccioso capo della banda dei PCHears, i teppisti in motocicletta della cittadina di Neptune. La protagonista ha salvato più volte dai guai Eli Weevil Navarro che, nonostante la testa dura e un carattere scorbutico, si è rivelato grande amico e valido alleato della ragazza nel corso delle stagioni.
Insomma questo quarto episodio gioca sui ritorni dal passato senza far avanzare troppo la trama orizzontale e nulla che non sapessimo già viene portato a galla. Un’altra bomba ancorata al petto di un ragazzo scoppia a Neptune, gli animi si accedono e tutti gli attori del noir sembrano essere entrati in scena. Da qui in poi non c’è spazio per alcun momento di stasi.
My trip to Chino to visit the ghosts of cases past didn’t soften my stance.” Il mondo di Veronica Mars è da sempre colorato da una moltitudine di vivaci personaggi secondari che abitano la piccola cittadina di Neptune e che tendono a riproporsi nella storia, facendo capolino di tanto in tanto nella vita della protagonista. Sono tutti singolari soggetti che la serie non dimentica, ma accantona per poi riutilizzare al momento opportuno, alternandoli tra di loro per rendere il tutto meno monotono. Basti pensare a Mac, Meg Manning, Madison Sinclear, Troy, i Kane, l’agente Sax, Abel Koontz, Clarence Wiedman. Insomma una sfilza di gente che, in un modo o nell’altro, è venuta a contatto con le indagini di Veronica e che affianca tutti quei personaggi che invece abbiamo sempre visto ricorrere in ogni episodio (Logan, Wallace, Weevil, Duncan) fornendo un po’ di pepe alla serie ma soprattutto un inesauribile pozzo da cui attingere.
Ed anche la quarta stagione, come le precedenti, si popola di vecchie e nuove conoscenze amalgamando tra loro bizzarri personaggi, alcuni molto inquietanti come i membri del club dei cold case, altri decisamente più simpatici come i nostri nuovi amici messicani, ma non per questo meno pericolosi. Ma sono soprattutto le apparizioni delle storiche presenze dello show ad animare l’episodio, seppur con brevi e inutili incursioni nella storia. I primi “amici” che ritroviamo sono Tim (James Jordan, che fu anche Lucky, lo psicopatico bidello della seconda stagione) e Mercer (Ryan Devlin) entrambi protagonisti dei due filoni narrativi principali della terza stagione. In particolare Mercer era lo stupratore seriale del campus; mentre Tim, goffo assistente del corso di criminologia, aveva messo in scena il delitto perfetto, uccidendo il buon rettore. Assistiamo anche a una piccola comparsa di Max, conosciuto ai tempi del Hearst Collage, luogo dove svolgeva la sua attività di vendita degli esami di ogni corso.
Le interazioni più apprezzate, tuttavia, sono state sicuramente quelle di Leo d’Amato e di Weevil: il primo, da sempre innamorato di Veronica, era un agente sotto la direzione del compianto sceriffo Lamb e rappresentava l’aggancio della piccola investigatrice nell’ufficio giudiziario, fornendole informazioni e accesso al materiale probatorio. Weevil, invece, era il minaccioso capo della banda dei PCHears, i teppisti in motocicletta della cittadina di Neptune. La protagonista ha salvato più volte dai guai Eli Weevil Navarro che, nonostante la testa dura e un carattere scorbutico, si è rivelato grande amico e valido alleato della ragazza nel corso delle stagioni.
Insomma questo quarto episodio gioca sui ritorni dal passato senza far avanzare troppo la trama orizzontale e nulla che non sapessimo già viene portato a galla. Un’altra bomba ancorata al petto di un ragazzo scoppia a Neptune, gli animi si accedono e tutti gli attori del noir sembrano essere entrati in scena. Da qui in poi non c’è spazio per alcun momento di stasi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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La puntata, pur non muovendo un passo verso la risoluzione del caso, non ci da motivo di rimanere delusi: Rob Thomas e la sua Veronica continuano a strizzare l’occhio a tutti i telespettatori. Ed è subito resa incondizionata.
Keep Calm And Party On 4×03 | ND milioni – ND rating |
Heads You Lose 4×04 | ND milioni – ND rating |
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.