Semo sette cazzo di miliardi di persò. Non ce ne frega un cazzo di te. Quello che fai tu non conta un pezzo di cazzo, niente. 7 Miliardi. E statte sciolto, liberati de ste convenzioni, luoghi comuni, puttanate. Togli st’involucro.
Sai che rimane? Na cosa sola, semplice: l’essere umano.” (Giorgio Montanini, ripreso da “7 Miliardi” di Willy Peyote)
Se c’è un particolare fra tutti a cui The Marvelous Mrs Maisel ha abituato il proprio pubblico è sicuramente la frenetica e vivace narrazione con cui vengono esposti gli avvenimenti narrati. Non esistono tempi morti, la storia non conosce buchi e nemmeno tergiversa o cerca di guadagnare blandamente tempo. Non esistono nemmeno pause di riflessione o silenzi che cercano di colpire lo spettatore. Tutto fluisce in maniera continua, senza sosta, proprio come la suadente parlantina di Midge: le battute sono a ripetizione, le scene si susseguono in un ciclo continuo e lo spettatore non può che rimanere estasiato da una resa semplicemente perfetta di un prodotto che rappresenta il simbolo delle comedy-drama.
Proprio per via di questo continuo fluire fa quasi strano che la puntata inizi a rilento, quasi non voglia far capire allo spettatore cosa esattamente abbia deciso di raccontare in questo quarto appuntamento stagionale. Tutto ben presto precipita con la solita gioiosa musicalità che contraddistingue il prodotto fiore all’occhiello di casa Amazon.
L’arrivo allo Steiner Mountain Resort ed il successivo approdo della famiglia Weissman al relativo cottage è la perfetta rappresentazione di questo show: sullo sfondo si intravede la casa, ma ciò che richiama all’attenzione lo spettatore sono i dialoghi. Anzi, definirli dialoghi forse sarebbe riduttivo. Abe, Rose e Midge si immergono in profondi, e sotto certi aspetti senza senso, monologhi di vita: Abe inizia fin da subito a sminuire il lacchè appioppatogli; Rose inizia ad attaccare la disposizione del mobilio e con l’aiuto di Midge (che nel mentre è indaffarata a fare le polveri ed interloquire con alcuni passanti) inizia a sconvolgere l’intera costruzione.
The Marvelous Mrs. Maisel rappresenta un prodotto geniale proprio per questa genuinità narrativa inattaccabile.
Lo strano rapporto tra Joel e Midge (strano se rapportato all’epoca, chiaramente) ricorda allo spettatore in quale epoca la storia viene raccontata: gli sguardi minacciosi e torvi, i nomi sussurrati ed i falsi sorrisi sparsi attorno rappresentano una società pronta a giudicare malamente una coppia (che ormai più coppia non è) che cerca di salvaguardare il proprio rapporto, oltre che i propri figli.
Parallelamente a tutto ciò la serie inizia ad introdurre un possibile rivale in amore proprio per Joel, che silenziosamente cerca di fare di tutto per riconquistare il cuore della moglie: Benjamin Ettenberg (Zachary Levi), un dottore alquanto particolare ed attratto, a detta della madre, dalle donne strane. E chi più strano potrebbe mai esserci se non proprio Miriam “Midge” Maisel? I due, invogliati dalle madri come se fossero degli adolescenti, si approcciano senza provare alcun tipo di interesse nel far progredire il tutto. Un inizio forse molto freddo, ma che rappresenta un incipit per qualcosa di sicuramente molto più interessante.
A confermare ciò e a sottolineare come la comparsata di Levi non sia tale è il dialogo conclusivo proprio tra Joel e Benjamin che, inconsapevolmente, stanno per contendersi il cuore di una donna. O meglio, la donna: Midge.
Allo Steiner Mountain Resort c’è spazio anche per Susie che dopo essere stata malamente abbandonata a New York, e dopo essere riuscita ad organizzare diverse date non conscia della prolungata assenza della sua stella, decide di raggiungere proprio Midge per cercare di piazzare qualche serata nei locali attorno al resort. Il tutto cercando di guadagnare qualche dollaro senza spenderne nemmeno uno: il piano di fingersi un lavoratore per avere tutto gratis è talmente banale ed assurdo da risultare geniale e funzionante.
Siamo ormai a metà stagione e The Marvelous Mrs. Maisel si riconferma essere un prodotto di eccellente qualità.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Punishment Room 2×03 | ND milioni – ND rating |
We’re Going To The Catskills! 2×04 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.