Non è la prima volta che si gioca con viaggi temporali nel passato per correggere il presente, e non sarà di certo nemmeno l’ultima essendo una parte integrante della mitologia di Flash. Di solito il protagonista di questi svarioni temporali è sempre Barry, eccetto questa volta in cui Nora si scopre così pavida da provare a cambiare il passato per ben 52 volte, numero non propriamente casuale. Il risultato? Un episodio gradevole ma senza quella profondità necessaria per farsi ricordare dai posteri.
Barry: “It seems like things worked out this time, but that’s not always gonna be true, and it’s impossible to know how these changes are gonna unfold, the ripples you’ll cause, whose life you’re gonna affect. No one can do that. No one. We’re not gods, Nora. We’ve just been given extraordinary abilities.”
Come dice il character di Grant Gustin, questo magheggio può aver funzionato questa volta ma non è detto che funzionerà in futuro. Infatti la gestione delle trame che vedono coinvolti i viaggi nel tempo sono estremamente delicate e solo qualcuno con una buona conoscenza della mitologia e un’altrettanto ottima capacità di scrittura può permettersi di giocare con esse. Nel caso specifico di “Cause And XS” è sceso in campo niente di meno che Tod Helbing (insieme a John Hersh), lo showrunner di The Flash, ed il risultato è stato solamente un Save Them All, chiaro segno di un problema ben più grande che coincide con lo showrunner stesso. Ma di questo si è già parlato.
“Cause And XS” è un episodio discreto che intrattiene ma non va mai a toccare quella profondità che tanto manca in The Flash da diverse stagioni a questa parte. Nuovamente riemerge la problematica relativa ad un villain mal gestito (apparizioni sporadiche, pochi dialoghi ed una pesante assenza di morale di fondo) ma anche estremamente mal recitato (scusa Chris Klein ma la voce roca simile al Batman di Christian Bale non funziona su tutti) che qui si ripropone in tutto il suo splendore tutta la sua limitata fruibilità che, per una volta però, gioca a favore della trama visto che è solo un MacGuffin per l’intero castello di viaggi nel tempo. Ovviamente non si potrà trovare sempre un escamotage di questo genere ma per questa volta è accettabile.
Altro elemento che non aiuta la puntata ad eccellere è l’assenza di Barry Allen che per la seconda volta in questa stagione (“The Flash And The Furious” era la prima) viene preso e relegato da qualche parte in modo da mettere gli altri character in risalto. L’idea non è del tutto sbagliata ma, nuovamente, si percorre la strada con un’andatura sbilenca che va tanto a perdere tempo negli appuntamenti di Cisco, quanto a impantanarsi nella ripetitività dell’evento stesso che è piacevole ma fine a sè stesso. E facendo così si va quindi a perdere l’occasione che con tanta fatica si era andata a creare. Un po’ di non sense gratuito quindi.
Perfino gli incontri che avvengono sempre sul finale tra Nora ed Eobard Thawne cominciano a perdere quella magia che avevano all’inizio. Perché alla fine si è capito che Cicada non è e non può essere il villain stagionale per limitazioni recitative e di scrittura, quindi Reverse Flash dovrà presto emergere. Quindi per tutti questi motivi, “Cause And XS” è semplicemente un filler. Carino ma pur sempre un filler.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Goldfaced 5×13 | 1.89 milioni – 0.7 rating |
Cause And XS 5×14 | 1.71 milioni – 0.6 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.