“It doesn’t make sense! Nothing of this makes sense!”
“You must not watch this.”
“Mr. Sandman, bring me your dreams. Make him the cutest that I’ve ever seen.”
Se a queste tre citazioni dell’episodio, aggiungiamo il concetto di “esercizio di stile”, con menzione per l’autore, il filler-lord Mark Gatiss, allora potremmo già chiudere in maniera soddisfacente ed esaustiva la recensione.
Nessuno asserisce che Mark Gatiss sia un cattivo scrittore, per due motivi. Il primo è quello che lo vede nel team creativo di Doctor Who sin dal suo secondo esordio del 2005; il secondo è testimoniato dalla dimostrazione di saper ideare storie più complesse e meno autoconclusive in altri lidi.
Un anno fa, si faceva riferimento a “Robots Of Sherwood” – anch’esso scritto da Gatiss – come episodio utile a “fare legna”, grazie alla sua natura autoconclusiva e alla sua struttura classica. Bene, con “Sleep No More” avviene tutto il contrario. Non dovesse essere vera la voce che l’episodio avrà un seguito, comunque la 9×09 ha tutte le caratteristiche per essere un episodio estremamente aperto, oltre che portatore di caratteristiche comuni della nuova serie di DW. Aperto perché il punto di vista nostro non coincide con quello del Dottore e di Clara. Sappiamo più di quanto ne sappiano loro i quali, a fine episodio, dimostrano comunque di averci capito poco. Non vi è un’invasione da sventare, per quanto li riguarda; una sola vita viene salvata, ma comunque rimane in uno stato di pericolo a causa del contagio Morpheus, così come Clara (anche se così non dovrebbe essere, se diamo retta alle ultime battute dell’episodio). Il Dottore questa volta non è protagonista, bensì comprimario di un insieme di soggettive che, oltre ai corpuscoli che le producono, rendono protagonisti gli spettatori stessi.
Il Dottore riguarda i video grazie ai suoi occhiali sonici, salvo poi scoprire che nessuna videocamera li sta producendo. La scoperta finale, secondo cui il video stesso – l’episodio – sia il messaggio da distribuire in tutto il sistema solare, rende “Sleep No More” un esercizio meta che, proprio per il fatto che non se ne sentisse il bisogno, dà senso all’episodio.
Quest’anno abbiamo una storia da seguire, una trama orizzontale, oltre che la caratterizzazione di fondamentali personaggi. Non si può perdere il filo con questo genere di storie. Eppure è ciò che è sempre accaduto: il filler all’estremo ci ha portati, negli ultimi dieci anni, a spezzare la tensione con episodi del calibro di “Love And Monsters”, “Blink”, “Turn Left”. Punti di vista che cambiano, momenti di divertimento per gli autori che giocano ad aumentare all’ennesima potenza il DNA di intrattenimento dello show. Ecco, quest’anno questo episodio è toccato al buon Mark, con evidenti risultati. Ed il risultato estremamente fine a se stesso di cui si è parlato stona in maniera terribilmente armoniosa con il crescendo di tensione che i tanti, finora, doppi episodi avevano creato.
Stona in maniera armoniosa e pone un punto esclamativo con un insieme di innovazioni vagamente blasfeme per una serie ultra-cinquantenne. La mancanza della sigla pesa come un macigno, nel corso della visione, ma allo stesso tempo non fa che evidenziare questa enorme “dissonanza” interna alla nona stagione. Con questa consapevolezza non si potrà mai considerare un elemento negativo la natura di questo episodio, per il semplice fatto che vi sia cognizione di causa. La struttura “sperimentale”, evidenziata anche dalla quasi totalità di riprese manuali, sublima la “diversa” scrittura di Gatiss. Tutto sembra opposto: il Dottore ha paura e chiede a Clara di farsi dare la mano; è Clara ad arrabbiarsi perché qualcuno ha fatto fuoco su un’altra persona; la costante dell’episodio è l’equipaggio, mentre i veri protagonisti dello show sembrano solo passare da quelle parti – il video si sarebbe svolto e completato anche senza il Dottore e Clara. Ma allo stesso tempo tutto si pone anche in una bizzarra e contorta continuità con ciò che seguirà – si era infatti detto che questo si presenta come episodio aperto. Basti pensare come l’ultima apparizione del Tardis di “Sleep No More” veda all’interno ben tre personaggi (si dia abbastanza per scontato che nel prossimo episodio non vedremo comunque Nagata).
Insomma: la storia è strana, ma con una struttura non proprio inusuale per ciò che ci ha abituati l’ultimo decennio; la continuità con il resto della stagione è posta ai minimi termini (a quanto ne sappiamo ora), eppure predomina un carattere di estrema apertura, tra fine ed inizio; le tematiche fantascientifiche proposte sono pienamente in tema con lo show. Possiamo tranquillamente dire che MG, nella sua specializzazione sceneggiativa, ha scritto (volutamente, ci viene da pensare) ben di peggio.
Detto questo, futuri rewatch difficilmente riguarderanno questo episodio.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Tra l’altro nelle primissime battute eravamo stati avvertiti: “You must not watch this.”
The Zygon Inversion 9×08 | 4.22 milioni – ND rating |
Sleep No More 9×09 | 4.00 milioni – ND rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.