Downton Abbey arriva al settimo appuntamento con il pubblico con una puntata in cui i pregi e difetti dello show vengono a galla in modo evidente. Infatti se non mancano i dialoghi ben scritti e magistralmente interpretati, le storyline continuano a peccare di ripetitività e lentezza.
Da una parte l’autconvincimento dei coniugi Bates di essere al riparo dal pericolo di incriminazione non può che far pensare che, ad un certo punto, quando meno ce lo aspettiamo o vorremmo, la storia tornerà a galla per riempire un po’ di spazio vuoto nelle vicende downstairs. Infatti, come era già stato fatto notare, le storyline della servitù in questa stagione si sono rivelate abbastanza deludenti, a confronto con i nostri personaggi della classe aristocratica che forse, proprio in virtù dei cambiamenti a cui la modernità li sottopone, riescono a rendersi protagonisti di vicende più avvincenti. Fatta eccezione per Daisy. Da insulsa e stupidina aiutante della signora Patmore, Daisy nel corso delle stagioni è molto maturata fino a diventare la ragazza impegnata, desiderosa di apprendere, e proiettata verso un futuro fuori dalle cucine di Downton. Questo contribuisce a farne uno dei personaggi più interessanti tra la servitù oltre che portatrice di un messaggio importante e quanto mai attuale: l’importanza dell’istruzione. Allora, come ora, serviva non solo a dare all’individuo la possibilità di standard di vita migliori, ma anche a formare l’intera classe sociale con un pensiero libero dal dogmatismo e dall’ignoranza becera, fautori di disuguaglianza, inciviltà e immaturità di una società.
Per il resto il downstairs non offre grandi spunti narrativi. L’unico davvero interessante, e quindi lasciato evaporare allegramente, era quello di Barrow che, nella puntata precedente, avevamo appreso, con shock, avesse iniziato a “curarsi” contro l’omosessualità. Poteva essere un punto di partenza davvero interessante per la storyline di un personaggio che, non ci stanchiamo di ripetere, ha grandi potenzialità, inspiegabilmente non sfruttate.
Nell’upstairs invece le acque si fanno un po’ più movimentate. Edith uscita finalmente dal torpore e scappata a Londra passa il tempo a curare l’impresa editoriale lasciatale in eredità da Gregson (e ci è voluto Atticus, neo-fidanzato di Lady Rose, ad avere la brillante pensata di andare a cercarla lì) ma il suo solito carattere sottomesso ed accomodante fa sì che a fine episodio, su insistenza della madre, sia di nuovo a Downton a proporre, nell’incredulità di tutti, di portare la benedetta Marigold a vivere lì.
A questo punto c’era solo una cosa che poteva movimentare la situazione di Edith, ossia il solito stratagemma del “un personaggio, en passant, nota qualcosa di strano”. Nella fattispecie Anna che nota lo scambio “prigionieri” sul treno e ne parla a Mrs.Hughes. Che ripercussioni avrà questo segreto sulla vita familiare? Ma soprattutto perché stare a preoccuparsi dell’eventuale scandalo per una figlia illegittima, frutto di una sola notte d’amore, quando l’altra donzella di casa se ne va in giro a spassarsela con uno per poi rifiutare la sua proposta di matrimonio e continuare a fare la civettuola snervante per puntate su puntate? Lady Mary, dopo un anno di indecisioni sembrava aver fatto la scelta che il pubblico stava aspettando ma deve aver letto troppe storie di flapper e così ha deciso di dare un taglio (ogni riferimento al fantastico taglio di capelli che davvero, come dice il parrucchiere, lei può permettersi di portare egregiamente, non è casuale) a questo principio tradizionalista del sesso prematrimoniale. Finalmente in questa puntata sembra che il buon Lord Gillingham abbia capito l’andazzo e sia tornato dalla vecchia fiamma ma il vero problema per la vicenda di Mary è che, se Charles andrà davvero in Polonia per più mesi, non abbiamo più pretendenti per la vedova Crawley. Se non si riesce a darle una storyline che svii dalle mere questioni amorose, troveremo sempre Mary alle prese con questi corteggiamenti e quindi aspettiamoci nuovi contendenti al trono del suo cuor (o della sua testa, o di cos’altro guidi le sue scelte). “Tutti pazzi per Mary” dunque, tranne giustamente sua sorella Edith, per le cui disgrazie la sorella maggiore non si cura nemmeno di nascondere la sua indifferenza. Praticamente due novelle Sansa e Arya Stark. Ma con le pregevoli parole dell’adorabile (in questo episodio come non mai) granny: “Mia cara, la mancanza di compassione può essere di cattivo gusto quanto un eccesso di lacrime.” L’involuzione del personaggio di Mary verso un ritorno alla sua versione delle prime stagioni, fredda, cinica ed egoista, non è molto apprezzabile, soprattutto se si guarda all’equilibrio che sembrava aver raggiunto dopo la morte di Matthew, quando il suo carattere forte e duro aveva abbandonato l’insensibilità per le vicende altrui per lasciare il posto a una giusta dose di sentimenti compassionevoli. Fu così che uno dei personaggi più apprezzati e intriganti dello show si trasferisce nella sfera di quelli a cui si vorrebbe che la vita faccia scontare la cattiveria gratuita e fuori luogo.
Per fortuna ci sono le vere signore a risollevare il morale dello spettatore: lady Violet e Isobel sono protagoniste di due intensissime scene che fanno dimenticare i tanti difetti che si possono trovare alla puntata. Il futuro matrimonio con lord Merton inizia già a vacillare e a far vacillare le due donne che avevano raggiunto un buon equilibrio di relazione e amicizia e ora si trovano una a fare i conti con la perdita della compagna di “avventure” (applausi a scena aperta, Emmy, Golden Globe e Oscar a Maggie Smith e alla commovente scena della confessione dei suoi sentimenti a Mary) e l’altra con i figli viziati e spocchiosi del futuro marito. Sicuramente forzata la scenata a tavola, è comunque servita a rendere in qualche modo difficoltosa la strada verso il matrimonio (ché certo non poteva prevedere gli sviluppi di quella di Mary!) che non sia mai una storyline si risolva per il verso giusto nel congruo numero di puntate.
In generale comunque c’è un ripetersi di situazioni e dinamiche che, anche se ben rese dalle interpretazioni degli attori sempre eccellenti e dai dialoghi taglienti e impeccabilmente scritti, alla lunga tende a stufare lo spettatore (vedi Tom che deve prendere la decisione di trasferirsi in America da non si conta più quanto tempo e a cui costantemente un personaggio della famiglia ricorda quanto gli vogliano bene qualsiasi decisione prenda ma che sarebbe meglio se questa consistesse nel restare) .
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Episode Six 5×06 | ND milioni – ND rating |
Episode Seven 5×07 | ND milioni – ND rating |
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