Perché senza dubbio stavolta non solo non sembra ci sia alcuna via d’uscita, ma addirittura è necessario per la salvezza dell’umanità. È infatti lo stesso Barry che, proprio come nello storico fumetto di Wolfman (e grazie ad un viaggio mentale alla Doctor Strange), intende sacrificarsi, ed è questo aspetto che inevitabilmente cambia tutto.
Ma non chiamatelo “Halloween Special”
Se lo schema è sempre quello del piano malvagio che si sviluppa in maniera “orizzontale”, sono le dinamiche a cambiare: non più già prestabilito dal principio, ma quasi improvvisato, sviluppandosi di puntata dopo puntata; così come le sue motivazioni, che non riguardano più la conquista o la distruzione del mondo, o semplicemente quella del team flash, ma anzi asseconda puri fini egoistici, per salvare la propria vita. Certo, l’evoluzione che lo porta sulla via del male è forse un po’ troppo elaborata, vedi il “devo uccidere” ma “prima devono sentire paura” di quest’episodio, ma almeno è un cambiamento (che in fondo alla sesta stagione sarebbe anche naturale, ma, d’altro canto, neanche così scontato). Chiaro, a questo punto, il dualismo ideologico che vuole accendere lo scontro tra eroe e antagonista (e che si evinceva già nella scorsa puntata, al momento del loro primo incontro): l’altruismo di Flash, disposto a sacrificare la propria vita per il bene di tutti; la vigliaccheria di Ramsey, che pur di sopravvivere arriva ad uccidere.
Forse perché la crisi cambierà completamente l’Arrowverse a breve, in questo primo midseason viene tutto gestito in maniera piuttosto “spedita” e unitaria, almeno secondo gli standard degli ultimi anni. “There Will Be Blood” si distingue proprio per avere pochi momenti davvero riempitivi (perfino la storyline di Dibny, praticamente estromessa da quella principale, trova poi dei riferimenti alla condizione di Barry). Il confronto con Cisco e la condizione del fu Mohinder Suresh di Heroes, allora, arrivano a congiungersi nella stessa trama, in cui addirittura viene inserita la conoscenza, più approfondita, del Wells di stagione. Quest’episodio segna infatti il principio di collaborazione con questa versione di Indiana Jones 2049, in una divertente (quanto basta) caccia al tesoro “tecnologica”, tra prove da superare, musica alla John Williams, con tanto di collegamento finale con Monitor dopo i titoli.
L’alba dei morti viventi
Una trama unitaria, si diceva, che ruota così intorno alla morte, a come viene affrontata dall’essere umano, che sia esso la vittima e una persona a lei vicina. Flash mette in scena le diverse reazioni di ognuno di noi, presupponendo a tempo stesso come non esista affatto una ricetta giusta, per quanto lo faccia in modo, a volte, sicuramente superficiale. A partire proprio dalla caratterizzazione piuttosto banale e piatta di Ramsey, dal modo in cui attacca pesantemente la madre fin dal primo episodio (e all’ovvio complesso di Edipo che nasconde), passando per una rappresentazione visiva del suo potere che scimmiotta Venom, fino all’evitabilissima inquadratura sul giuramento di Ippocrate. Già più curiosa, invece, l’analogia tra i “morti viventi” in cui si trasformano le vittime del dottore, la “paura” che devono provare perché ciò avvenga, e lo status da “dead men walking” in cui si trovano proprio Ramsay e lo stesso Flash, che gestiscono la “paura” della morte, come detto, in modo oltremodo opposto.
Altrettanto interessante è a tal proposito il ruolo giocato da Cisco, che riveste quello dell’amico/familiare che assiste impotente allo spegnersi della vita del proprio caro. Aspetto che in parte giustifica alcune forzature sul suo comportamento, dalla bugia sul furto del siero allo stesso coinvolgimento di Rosso, specie perché porta ad un intenso ed emozionante scontro “fraterno” tra i due (anche se non raggiunge i livelli clamorosi di quello tra Joe e Barry nel finale). In merito, infine, alla scelta eroica del protagonista, poi, il dettaglio che la rende ancor più forte ed efficace, è che pur essendo in uno show supereroistico di questo tipo, dove di fatto si può curare il cancro perfino in modo poco invasivo, Barry deve comunque morire e, soprattutto, “non vuole essere salvato”.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Dead Man Running 6×03 | 1.38 milioni – 0.4 rating |
There Will Be Blood 6×04 | 1.48 milioni – 0.5 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.