Chi è Brant Englestein? Domanda piuttosto legittima visto e considerato che gli è stata affidata la sceneggiatura del finale di stagione di Gen V. La risposta, più o meno soddisfacente, è: lo sceneggiatore della 1×02 di Secret Invasion, un episodio non malvagio che teneva ancora in alto le aspettative verso una miniserie che si è rivelata ben al di sotto degli standard. Però Englestein è stato anche produttore e sceneggiatore di un paio di puntate di Marvel’s Agent Carter e di Emergence. Se il curriculum è come un biglietto da visita, la sceneggiatura di “Guardians Of Godolkin” conferma esattamente tutte le aspettative i pregiudizi che già si poteva avere.
Il risultato è un season finale (perchè la serie è già stata rinnovata per una 2° stagione) che predilige l’azione e i massacri rispetto alla coerenza della trama e all’evoluzione dei personaggi principali, tra l’altro vittima non solo di una gestione discutibile del loro costante cambio di fazione ma anche di una CGI che tocca il punto più basso finora visto nella serie.
Che tutto il budget dell’episodio sia stato speso per i 30 secondi di Homelander e Butcher? Molto, molto, molto probabile.
Homelander: “What… kind of animal are you?”
Marie: “What?”
Homelander: “Do you like attacking your own kind … kind of animal are you?”
COERENZA NARRATIVA, QUESTA SCONOSCIUTA
Sfortunatamente Englestein non migliora il proprio curriculum con questa sceneggiatura e la colpa è principalmente dovuta al continuo repentino cambio di fazione dei vari protagonisti. Il che andrebbe anche bene se fosse motivato e più profondo ma questa non è la percezione del pubblico. Infatti nell’episodio precedente si è visto Cate prima abbracciare sua “mamma” Indira Shetty, per poi accusarla di tutto il male e la manipolazione che ha rappresentato nella sua vita. Un cambio di prospettiva lecito, ma che purtroppo avviene off-screen e quindi porta a pensare nuovamente che Cate stia facendo un doppiogioco.
Il minutaggio della puntata è il più basso della stagione (33 minuti se si escludono i titoli di coda) e non aiuta in alcun modo ad elaborare questi continui cambi d’idea, Sam è un altro esempio lampante di come la scrittura di un personaggio principale sia fondamentalmente al servizio della trama e non viceversa. Lo si dice perchè Cate ha ovviamente bisogno dei “muscoli” per portare a termine il nuovo piano che ha ideato in 30 secondi, quindi Englestein prende il suo burattino preferito e lo affianca a Cate facendogli dimenticare il suo rapporto con Emma (messo completamente in discussione senza alcuna ragione seria) che lo aveva salvato dalla prigionia.
MOMENTO FAN-SERVICE
Per salvare il season finale possono bastare 30 secondi di Homelander che arriva a risolvere la situazione (tra l’altro sparando raggi laser contro Marie che sopravvive senza problemi pur non avendo un corpo indistruttibile, ennesima incoerenza) e un brevissimo easter egg nei titoli di coda in cui appare Butcher?
Alcuni spettatori diranno di si, ovviamente, annebbiati dal sapiente uso dei personaggi amati della serie madre; altri spettatori diranno di no e chi scrive appartiene a questa seconda categoria perché, pur apprezzando la loro fugace presenza, a visione ultimata si sente preso in giro dall’utilizzo di un deus ex machina volante che risolve una situazione impossibile da gestire e che, pertanto, deve essere risolta off-screen. E di nuovo ci si rifà ai 33 minuti dell’episodio che creano più danni che altro, enfatizzando una superficialità devastante in uno show che, comunque, non ne ha tantissimo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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La stagione si conclude a sorpresa con un’insufficienza. Non possono bastare tantissime morti, alcune battute divertenti, l’intervento di Homelander e delle aspettative comunque non altissime per garantire una sufficienza. Il voto è pesante e dividerà il pubblico, però dovrebbe anche suscitare una discussione perché, chiaramente, non ha convinto trasversalmente tutto il pubblico.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.