La squadra di giovani supereroi sembra essersi ricomposta dopo la puntata di stallo all’interno della mente di Cate.
Le crepe createsi nella fiducia reciproca, tuttavia, sembrano non essersi rinsaldate completamente. Fatta eccezione per Marie, tutti gli amici di Luke sembravano conoscere anche solo una parte della verità sul Bosco e sugli esperimenti ma, per un tornaconto personale, hanno preferito ignorare l’evidenza e proseguire con la loro vita. Un ostacolo non di poco conto da dover superare ora.
“Sick” è la puntata che più di tutte si insinua all’interno del cuore narrativo di The Boys: dopo la comparsa di Soldier Boy in “Jumanji”, in quest’episodio si alternano importanti comparsate a collegamenti di trama decisamente importanti e interessanti.
COMPARSATE GRADITE
All’interno della puntata compaiono infatti Victoria Neuman e Grace Mallory. La prima, doppiogiochista di un’altra categoria, finge vicinanza a Marie per farsi rivelare le sconvolgenti notizie riguardanti la creazione di un virus per sterminare i supereroi nei sotterranei dell’Università. Informazione che avrà delle importanti ripercussioni non solo su Gen V, ma anche su The Boys vista e considerata l’importanza politica della Neuman e la possibilità per la donna di farsi strada all’interno di una realtà che la ritiene un’umana.
Come mostrato in “The Whole Truth”, i poteri di Marie non si circoscrivono al semplice controllo del sangue e alla creazione di corde e proiettili tramite esso. No, il controllo del sangue è viscerale, in grado di farne aumentare la pressione e, come successo a Rufus, far esplodere determinate parti del corpo.
Marie ha di conseguenza lo stesso potere della Neuman con cui condivide anche una grossa fetta del proprio passato.
Meno coinvolgente la comparsata di Grace Mallory che si incontra con Indira in quanto quest’ultima le vuole fornire il virus per diffonderlo globalmente e uccidere tutte le persone che hanno dei poteri. Un odio che la militare avvicina a quello di un “suo connazionale” (Butcher) e che è visceralmente collegato a The Boys: la donna, infatti, non si è mai bevuta la bugia dell’attacco terroristico riguardo il volo transoceanico 37, dove ha perso marito e figlia, ed è (giustamente) convinta che i colpevoli siano Homelander e Queen Maeve.
SUPES LIVES MATTER
Nel frattempo all’Università il gruppo di ragazzi cerca di tenere nascosto Sam per evitare ulteriori dissanguamenti e inseguimenti. Un piano che non sembra funzionare proprio benissimo perché, cliché dei cliché, Sam viene lasciato solo e finisce per diventare parte dell’enorme protesta sollevatasi contro la Neuman e sponsorizzata pubblicamente da Homelander (come visto in The Boys) al motto di “Supes Lives Matter”.
Incattivito dagli esperimenti, Sam sembra voler puntare alla vendetta in ogni singolo aspetto che lo circonda, motivo per cui definisce “giustizia” l’omicidio di Indira perpetrato da Cate.
I due ragazzi, rispetto al resto del gruppo, sembrano quelli più damaged dal comportamento eugenetico dell’Università nei confronti dei supereroi e sarà quindi interessante vedere se questo diverso atteggiamento spaccherà il gruppo oppure se determinati fattori esterni potranno alleggerire la tensione come già capitato (Andre ed Emma).
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A ridosso del finale della stagione, la valutazione di Gen V resta appesa ad un filo: da una parte c’è una serie violenta, splatter, che intriga nella visione e che amplia l’universo narrativo di uno show dalle infinite possibilità come The Boys; dall’altra c’è una serie debole dal punto di vista della sceneggiatura, con scelte narrative ovvie e abbastanza telefonabili con una venatura teen che si mostra predominante nei momenti meno opportuni. Far apparire in scena personaggi fondamentali della serie madre, tuttavia, sembra essere una buona scelta per scuotere leggermente la storia. Da riproporre.
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.