Scrivere questa recensione non è certo impresa facile, anzi piuttosto ardua a dire il vero. È difficile parlare del niente, perché questo quattordicesimo episodio è stato un susseguirsi di nulla, di scene che si dimenticano cinque minuti dopo averle viste, di una trama inesistente, di una sceneggiatura scadente e noiosa.
Le uniche parti più o meno decenti dell’episodio sono quelle che vedono protagonosta Arizona e la contabile incinta di quattro gemelli. Si sottolinea il “più o meno” perché, sebbene sia sempre un piacere ricordarsi di quanto cazzuta sia la Robbins, non è stato niente di che. Non si vuole entrare nei dettagli del realismo dell’accaduto (bloccare un travaglio in corso, tenendo bloccati tre bambini su quattro nell’utero della mamma), in primo luogo perché chi scrive non ha nessuna nozione di medicina ma soprattutto perché si tratta di un telefilm e le licenze poetiche possono essere tollerate (entro certi limiti). Il problema è che non è stato emozionante come tanti altri casi medici che ci hanno appassionato in passato, quando ci si affezionava a certi pazienti e si temeva sul serio per la loro vita. Stavolta, ma come tante altre volte ultimamente, è tutto molto bello, ma finisce lì.
Piuttosto, sarebbe il caso di soffermarsi a pensare un attimo alla figura della donna: Grey’s Anatomy in queste dodici stagioni ci ha mostrato donne di successo, donne che hanno saputo conciliare la vita da chirurgo con quella di madre, donne che non vogliono figli ma che non vengono considerate meno donne per questo. Insomma, Grey’s Anatomy è uno show dalla parte delle donne. Eppure, nonostante quanto appena detto, fa qualche scivolone anche in questo senso, dando ulteriore conferma di aver perso lo smalto di un tempo e tutto ciò che lo rendeva speciale. Iniziando dalla Bailey che, ad un certo punto, chiede a suo marito se gli sta bene che lei sia il suo capo, cosa che non sarebbe male di per sé perché potrebbe rendere difficile conciliare la vita sentimentale da quella sul lavoro, ma che fa accapponare la pelle perché nella situazione inversa non è mai successo. Quante coppie abbiamo visto in cui è lui ad avere una posizione lavorativa superiore a quella della partner? E mai nessuno di loro ha chiesto alla propria fidanzata/moglie se la situazione le creasse dei problemi. Dettagli, direte voi, ma sono dettagli che non sfuggono quando si tratta di uno show come Grey’s Anatomy.
Per non parlare poi del Dr. Thorpe che tartassa Meredith di messaggi e chiamate, ai quali la Grey non risponde, e poi si presenta fuori dall’ospedale. Avrebbe dovuto far scattare lo “Stalker Allert”, ma che viene fatto passare come gesto romantico. In questo modo, invece di insegnare qualcosa di positivo come nei tempi d’oro, si sceglie di lanciare il messaggio sbagliato. Ormai Grey’s Anatomy è diventato un Teen Drama, che se vogliamo cavalca l’onda di Cinquanta Sfumature di Grigio in cui fare stalking a una donna è bello.
Inutile commentare le scene dedicate ad Amelia, un personaggio che aveva un bel potenziale, ma che è stato mal trattato e sminuito. Anche lei si è trovata costretta a lavorare con la Blake e, scoprendo le sue buone capacità come neurochirurgo (ironia della sorte?), è anche costretta a rivalutarla. Diciamo che tutto ciò potrebbe avere un senso se rappresentasse il punto di svolta definitivo per la Shepherd, altrimenti siamo stufi dei suoi alti e bassi continui.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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All Eyez On Me 12×13 | 7.53 milioni – 2.1 rating |
Odd Man Out 12×14 | 7.89 milioni – 2.1 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.