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Cosa c’è di più sorprendente e sconvolgente di un outfit decente di Aria? Hanna che legge libri, quelli senza figure. Non solo, ma impara anche qualcosa da quello che legge. Non voglio essere cattiva con la povera Hanna Banana, ma finora non ha mai dimostrato grandi capacità intellettive e una cultura che andasse oltre la nuova collezione autunno-inverno. Capiamoci, ho sempre pensato che l’unica
“cervellona” delle fantastiche 4 fosse Spencer, ed è così. Per il resto mi sono sempre chiesta come avessero fatto, le altre tre, a sopravvivere per ben 4 stagioni. La mancanza di un qualsivoglia istinto di sopravvivenza è una caratteristica che accomuna PLL a tanti altri filmetti thriller americani di bassa qualità che propongono situazioni al limite del surreale. Ormai dovremmo averci fatto il cosiddetto callo, ma io continuo a non capire cosa spinge una ragazza, inseguita da un potenziale killer, a chiudersi in una stanza. Per carità, farsi prendere dal panico è perfettamente normale, siamo umani e ognuno di noi reagisce in modo diverso in situazioni pericolose, c’è chi si paralizza, chi riesce a mantenere la lucidità e chi, come Emily, desidera così ardentemente fare la “fine del topo” che non pensa minimamente a scappare, ma chiama il padre per farsi venire a prendere e poi pensa bene di chiudersi in una stanza. Come ho già detto, è normale farsi prendere dal panico, ma sono anni (non so esattamente quanto tempo sia passato dalla prima stagione ad ora) che vivi situazioni simili, qualcosa dovresti aver imparato, o no, Emily?
Spencer, invece, è vicina a scoprire chi sia “Bei Pantaloncini”. Era da un po’ che mi chiedevo chi potesse essere delle ragazze a smascherare Ezra e sono davvero contenta che si stiano avvicinando a scoprire la vera natura del professor Fitz. Io non credo che lui sia Big A, non sono nemmeno così sicura che faccia parte del Team A. Sono più propensa a credere che sia semplicemente uno stalker di Alison. Qualunque sia la verità sulla sua doppia natura, la faccenda è intrigante e sta dando un nuovo “sapore” ad una serie tv alla deriva da fin troppo tempo.
L’episodio in questione è stato più che decente: vuoi perché Spencer è vicina alla verità, vuoi perché c’era Mona (sorvolo sulla sua tresca con Mike Montgomery), vuoi perché Hanna che legge e tutti che se ne stupiscono era esilarante, vuoi per tutte queste cose messe insieme che rendono “Bite Your Tongue” una delle poche puntate più che sufficienti negli ultimi due anni. Certo, non sto dicendo che PLL sia tornato alla sua vecchia gloria, è ben lontano da ciò, ma almeno non è stato un episodio noioso, lento e inutile. In uno slancio di puro e probabilmente illusorio ottimismo, oso dire che la serie potrebbe essere sulla strada giusta, pur con le sue solite pecche a livello di trama orizzontale discontinua e incoerente. E’ l’alba di una nuova era?
Episodio veramente piacevole da guardare e ciò non accadeva da tempo. Speriamo che la serie tv continui su questa strada, dandoci almeno un pezzo di risposta alla volta.
“cervellona” delle fantastiche 4 fosse Spencer, ed è così. Per il resto mi sono sempre chiesta come avessero fatto, le altre tre, a sopravvivere per ben 4 stagioni. La mancanza di un qualsivoglia istinto di sopravvivenza è una caratteristica che accomuna PLL a tanti altri filmetti thriller americani di bassa qualità che propongono situazioni al limite del surreale. Ormai dovremmo averci fatto il cosiddetto callo, ma io continuo a non capire cosa spinge una ragazza, inseguita da un potenziale killer, a chiudersi in una stanza. Per carità, farsi prendere dal panico è perfettamente normale, siamo umani e ognuno di noi reagisce in modo diverso in situazioni pericolose, c’è chi si paralizza, chi riesce a mantenere la lucidità e chi, come Emily, desidera così ardentemente fare la “fine del topo” che non pensa minimamente a scappare, ma chiama il padre per farsi venire a prendere e poi pensa bene di chiudersi in una stanza. Come ho già detto, è normale farsi prendere dal panico, ma sono anni (non so esattamente quanto tempo sia passato dalla prima stagione ad ora) che vivi situazioni simili, qualcosa dovresti aver imparato, o no, Emily?
Spencer, invece, è vicina a scoprire chi sia “Bei Pantaloncini”. Era da un po’ che mi chiedevo chi potesse essere delle ragazze a smascherare Ezra e sono davvero contenta che si stiano avvicinando a scoprire la vera natura del professor Fitz. Io non credo che lui sia Big A, non sono nemmeno così sicura che faccia parte del Team A. Sono più propensa a credere che sia semplicemente uno stalker di Alison. Qualunque sia la verità sulla sua doppia natura, la faccenda è intrigante e sta dando un nuovo “sapore” ad una serie tv alla deriva da fin troppo tempo.
L’episodio in questione è stato più che decente: vuoi perché Spencer è vicina alla verità, vuoi perché c’era Mona (sorvolo sulla sua tresca con Mike Montgomery), vuoi perché Hanna che legge e tutti che se ne stupiscono era esilarante, vuoi per tutte queste cose messe insieme che rendono “Bite Your Tongue” una delle poche puntate più che sufficienti negli ultimi due anni. Certo, non sto dicendo che PLL sia tornato alla sua vecchia gloria, è ben lontano da ciò, ma almeno non è stato un episodio noioso, lento e inutile. In uno slancio di puro e probabilmente illusorio ottimismo, oso dire che la serie potrebbe essere sulla strada giusta, pur con le sue solite pecche a livello di trama orizzontale discontinua e incoerente. E’ l’alba di una nuova era?
PRO:
- La nuova passione di Hanna Banana: la lettura.
- Spencer vicina a smascherare Ezra
- Ezra sempre più inquietante e che si conferma essere “Bei Pantaloncini”
CONTRO:
- La stupidità di Emily
- A. che, oltre alle tantissime altre cose, sa destreggiarsi con operazioni dentistiche
Episodio veramente piacevole da guardare e ciò non accadeva da tempo. Speriamo che la serie tv continui su questa strada, dandoci almeno un pezzo di risposta alla volta.
Close Encounters 4×16 | 2.6 milioni – 1.2 rating |
Bite Your Tongue 4×17 | 2.49 milioni – 1.0 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.