Ebbene sì, come nella migliore tradizione dei gialli, il colpevole è sempre il maggiordomo.
Nell’immagine, quindi, si può vedere The Last Empress, o meglio l’Imperatrice Eterna, a cui è intitolata la puntata.
Questo colpo di scena giunge del tutto inaspettato per il pubblico, anche perché nei libri di Asimov Demerzel è un uomo.
Tutto sommato, comunque, vengono rispettati certi parametri anni ’50, epoca in cui furono scritti i romanzi a cui lo show si ispira. La donna reggente all’ombra del trono, che un po’ serve, un po’ maneggia la figura regnante, è tipica di quel periodo. Grande importanza hanno anche le tre leggi della robotica, centrali nell’opera di Asimov: Demerzel è infatti l’ultima sopravvissuta della guerra fra gli umani e le macchine, avvenuta secoli prima.
RAPPORTI PIUTTOSTO COMPLICATI
L’episodio imbocca da subito la via che porterà alla rivelazione finale.
Già si semina perplessità quando si sente Dusk ripetere a pappagallo sempre le stesse parole, sempre nello stesso ordine, appena si parla di Demerzel.
Prima della spiegazione del fenomeno, però, un dubbio tragicomico viene seminato nella mente degli spettatori. I tre imperatori definiscono se stessi “fratelli”, ma in realtà sono cloni della stessa persona. Se, quindi, la regina Sareth preferisce Dawn a Day, si può definire tradimento? E in quali rapporti di parentela sarebbe Sareth, una volta sposato Day, con Dusk e Dawn? Ci sarà tempo, forse, per dirimere con calma la questione dopo che i tre Cleon avranno risolto i più urgenti problemi derivanti dagli attacchi alla loro incolumità personale.
Una cosa, nel frattempo, è chiara: la volontà di interrompere la dinastia genetica ha introdotto nell’equazione figure femminili come Sareth e la sua ancella, assolutamente non disposte ad essere semplici e obbedienti pedine.
UNA GRANDE SODDISFAZIONE
Non sempre, tuttavia, una serie tv deve riservare a chi la guarda colpi di scena inaspettati o originali deviazioni dai soliti schemi. A volte va benissimo anche un desiderio esaudito.
La scena in cui Brother Constant sta per essere decapitata ne è un esempio perfetto. Proprio mentre tanti spettatori avranno di certo sperato che arrivasse qualcuno a salvare la povera ragazza, fondamentalmente innocente, giunge Hober Mallow con tutta la cavalleria per toglierla dai guai. Il momento offre inoltre il pretesto per un’ottima sequenza d’azione, con scatenamento di Beki, ovvero quanto di più simile ad un drago ci sia nel mondo di questo show.
Una volta di più, questa storyline si dimostra un alleggerimento della narrazione, una pausa rinfrescante per il cervello del pubblico. Soprattutto se arriva fra momenti dove si discute di scenari futuribili riguardanti tutto l’universo.
UN ROMPICAPO ANCOR PIÙ COMPLICATO
Diventa davvero difficile e un po’ cervellotico spiegare, infatti, a quale punto stia la Fondazione di Seldon. Chi ha studiato qualcosa di metodo sperimentale sa cosa sia un gruppo di controllo. Si tratta di un gruppo scelto, per quanto possibile, con le stesse caratteristiche di quello oggetto dell’esperimento, che però non viene sottoposto alle condizioni dell’esperimento. Questo per verificare se esista o meno un’azione significativa della variabile al centro dello studio.
Questo, però, rende solo di poco meno difficile capire come funzioni precisamente la presenza di Hari Seldon in più luoghi, sia in forma fisica, sia in forma di ologramma. Neanche Salvor e Gaal capiscono bene la faccenda, pur con tutta la loro grandissima preparazione scientifica, ma questo consola poco.
Una cosa comunque è chiara: la Psicostoria si occupa di massimi sistemi, non di piccole esistenze individuali. Intanto continuano a saltar fuori figure che, con le loro decisioni, rischiano ogni momento di deviare i suoi luminosi calcoli e le sue mappe. In altre parole, mentre i personaggi “illuminati” procedono con piani di ampio respiro, devono dribblare ad ogni piè sospinto ostacoli molto più prosaici. Un esempio per tutti, Gaal, incappata in Tellem che l’ha scelta come sua nuova reincarnazione.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Mancano due episodi alla fine e lo show, con la rivelazione finale, ha sganciato una bomba non da poco. Questa serie si dimostra non per tutti, con i suoi temi complessi esposti in modo un po’ involuto, ma se ne fa una ragione e procede tenendo sempre alta la sua qualità.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).